continuamente
Lucia Onder
. L'avverbio, derivato da ‛ continuo ', nel significato comune di " in modo continuo ", " senza interruzione nel tempo ", in If XIV 24 è usato per indicare la pena dei sodomiti [...] che camminano incessantemente, continuamente, sotto la pioggia di fuoco. Ha lo stesso valore in Vn XV 1 mi giunse uno pensamento forte, lo quale poco si partia da me, anzi continuamente mi riprendea, e ...
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typice
Avverbio latino da typus (" figura "); è equivalente di figuraliter e vale " in senso figurato ". Occorre due volte nella Monarchia.
Nel primo caso (III IV 12 ad id quod superius dicebatur dico [...] per interemptionem illius dicti quo dicunt illa duo luminaria typice importare duo haec regimina) si fa riferimento a Gen. 1, 16, dove si tratta della creazione del sole e della luna, due realtà che, nell'interpretazione ...
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incontanente
Vincenzo Valente
Avverbio di uso prevalentemente prosastico che, derivando dalla locuzione avverbiale latina in continenti (tempore), vale " in un tempo continuo ", e pertanto indica due, [...] azioni che stanno in rapporto di tempo così strettamente consecutivo da potersi dire simultanee. Infatti, in If III 61 Incontanente intesi e certo fui, tra il vedere, il capire e l'essere certo di D., ...
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nondimeno
Riccardo Ambrosini
L'avverbio restrittivo n. (" tuttavia ", " ciononostante "), chiaro corrispondente del latino nihilominus, è attestato soltanto in Cv III VII 6 avvegna che posti siano qui [...] gradi generali, nondimeno si possono porre gradi singulari; If IX 13 I' vidi ben sì com'ei ricoperse / lo cominciar con l'altro che poi venne, / che fur parole a le prime diverse; / ma nondimen [ma non ...
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almeno
Fernando Salsan
Avverbio che significa eccezione o termine nel meno; può spiegarsi " se non altro ", in Pg XVI 96 discernesse / de la vera cittade almen la torre; Cv II Voi che 'ntendendo 61, [...] I VIII 5, IV XXVIII 17, Detto 46, Fiore LIX 9, CXXVI 9, CXLIII 7, CXLVIII 14, CLXVIII 7. Introduce un compenso minimo rispetto alla negazione, in correlazione con la congiunzione ‛ se non ', in Pg XXXIII ...
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etternalmente
Carlo Chirico
L'avverbio ha nove presenze in D.: tre nel Convivio, una nell'Inferno, una nel Purgatorio e quattro nel Paradiso.
I significati sono fondamentalmente due. Il primo, riferito [...] in senso pregnante a Dio, è spiegabile " da sempre e per sempre "; l'altro, indicante il modo di essere di cosa che ha avuto inizio nel tempo e non avrà più fine, è una pura e semplice determinazione temporale ...
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punto (avverbio)
Andrea Mariani
Significa " un po' ", " alquanto ", " una minima parte ". È usato in frasi positive in If XV 38 (qual... / s'arresta punto, " chi si ferma appena "), Fiore XXII 13, LXXXI [...] 6 (mi potrò io in te punto fidare?; cfr. CCXXXII 13, in frase negativa), Cv 14, CXLIII 14 (con valore forse pleonastico), CLXXVII 1, Detto 255.
In tutti gli altri casi è in frasi negative, seconda parte ...
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dipoi
Riccardo Ambrosini
Avverbio di tempo, " successivamente ", " quindi ", attestato in Vn XXII 6, a conclusione di una narrazione (cfr. XXII 3 ss.): molte donne s'adunaro colà dove questa Beatrice [...] piangea pietosamente... Allora trapassaro queste donne... donne anche passaro presso di me... Appresso costoro passaro altre donne, che veniano dicendo... Altre dipoi diceano di me: " Vedi questi che non ...
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sottosopra
Andrea Mariani
L'avverbio ha il senso oggi vulgato: " a testa in giù ", " a rovescio ". Compare in due luoghi dell'Inferno, sempre preceduto da ‛ così '; indica uno ‛ stato ', una ‛ condizione [...] ', ed è riferito a persona.
Più forte l'espressione in XXXIV 104, in cui a D. sembra di vedere Lucifero fitto / sì sottosopra: " conficcato " nel suolo, " in su con le gambe " (Landino): " sottosopra, ...
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diversamente
Giovanni Aquilecchia
L'avverbio ricorre ventuno volte nell'opera di D.: quattro nella Commedia (Paradiso) e diciassette nella prosa del Convivio. L'accezione è quella prevalente già nella [...] lingua del Duecento e mantenutasi tale nella lingua di oggi, con una duplice distinzione principale, secondo che riferimento sia fatto a differenza modale o quantitativa.
Vale " in maniera diversa " o ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...