lì
Mario Medici
1. L'avverbio è presente nelle Rime soltanto con 2 occorrenze e nella Commedia con 64, così distribuite: Inferno 6, Purgatorio 25, Paradiso 33. In un caso è usato in rima, ovviamente [...] quella luce, Dio], e fuor di quella / è defettivo ciò ch'è lì perfetto.
In alcuni casi è ulteriormente determinato da altri avverbi o da complementi: If VII 28 Percotëansi 'ncontro; e poscia pur lì / si rivolgea ciascun; Pg X 55 Era intagliato lì nel ...
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quando (categoria temporale)
Giorgio Stabile
Avverbio di tempo che ricorre con valore sostantivato in Pd XXI 46, XXIII 16, XXIX 46 e 12; in quest'ultimo luogo è in forma latina, come suggerisce la correlazione [...] con ubi, secondo un uso corrente del linguaggio scolastico.
Nella terminologia filosofica medievale, il latino quando è un calco del greco ποτέ, presente nelle opere aristoteliche dove, in uso tecnico, ...
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oïl
Pier Vincenzo Mengaldo
L'avverbio affermativo francese antico (in francese moderno oui: 〈 hoc ille [fecit] >), assente nell'italiano di D., compare varie volte nel De vulg. Eloquentia. Una prima [...] volta quando D., spiegando come un originario idioma unitario europeo nunc tripharium videatur, precisa: nam alii oc, alii oïl, alii sì affirmando locuntur, ut puta Yspani, Franci et Latini (VE I VIII ...
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quanto
Riccardo Ambrosini
1. Di q. - avverbio, aggettivo e pronome relativo e interrogativo, ma anche dimostrativo nel sintagma ‛ tutto q. ' (v. 8.), sostantivo (v. 9.), preposizione (v. 5.) e congiunzione, [...] 15, IX 1, XII 10 e 17).
2.2. Queste correlazioni sono più frequenti, in genere, nel Convivio, e pongono a confronto due aggettivi o avverbi (III V 12 tanto lungi da Maria quanto da Lucia; XII 14, IV XI 2 tanto quanto la cosa perfetta, tanto è in sua ...
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più (piue)
Riccardo Ambrosini
1. Dell'avverbio e aggettivo (anche sostantivato) p. le attestazioni, circa 1200 complessivamente, sono 54 nella Vita Nuova, 78 nelle Rime, 391 nel Convivio e 661 nella [...] 103. Sono coordinati due sostantivi in Cv II III 15 (v. 4.2.) e Pd XXIX 84 ne l'uno è più colpa e più vergogna. Due avverbi, in Pd XVI 72 taglia / più e meglio una che le cinque spade.
6.1.1. Rarissimo, invece, è il tricolon di Cv I V 14 concedesi ...
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sì (sie)
Riccardo Ambrosini
1. L'avverbio sì - 136 volte nella Vita Nuova, 123 nelle Rime, 540 nel Convivio e 798 nella Commedia; in rima di Pg XXIII 8 l'epitetico sìe - raramente ha funzione affermativa, [...] quelle fiere; XXXII 25, Pd VII 113 Né tra l'ultima notte e 'l primo die / sì alto o sì magnifico processo...
7.1. Sì rafforza un avverbio o un nesso avverbiale in Vn XXVI 2 e XXXIX 2, Rime XCVI 14 'l ben è sì poco ricolto!, e CVI 84 sì tosto si rifà ...
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talora (tal ora)
Mario Medici
L'avverbio è presente nelle opere di D., un limitato numero di volte (18), con la seguente distribuzione: Vita Nuova 6 occorrenze, Rime 2, Convivio 3, Inferno 3, Purgatorio [...] e LXXX 26; Cv I I 4 tal ora sarà da ogni Studio non solamente privato, ma da gente studiosa lontano (l'avverbio è concordemente rappresentato dagli editori con grafia non unita); III Amor che ne la mente 80 li nostri occhi per cagioni assai / chiaman ...
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proemialmente
Documentato nel solo Convivio, l'avverbio ha il significato di " con funzione e carattere di proemio ": III I 13 Questa canzone... ha tre parti. La prima è tutto lo primo verso [stanza], [...] nel quale proemialmente si parla (cfr. l'identica formula in IV II 1). Piuttosto col valore di " nel proemio ", in II I 1 e IV II 18 ...
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PEGGIORE O PEGGIO?
L’uso dell’avverbio peggio come aggettivo con il valore di ‘peggiore’ è tipico del parlato, e dunque sconsigliabile nello scritto e nel parlato di una certa formalità
le peggiori [...] sconfitte e non le peggio sconfitte
Non mancano, tuttavia, esempi di quest’uso anche nei secoli scorsi
Le peggio di tutte erano quelle di Niccolò d’Arezzo (G. Vasari, Le vite) ...
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assolutamente
. " In modo perfettamente distinto ". L'avverbio si collega al valore del termine absolute comune nel linguaggio filosofico medievale, e nell'unica occorrenza di Cv III XII 12, dove si [...] afferma che Dio Vede... questa [la Filosofia] nobilissima di tutte [le cose] assolutamente, in quanto perfettissimamente in sé la vede e in sua essenzia, indica la chiarezza e la distinzione della visione ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...