appena (a pena)
Mario Medici
L'avverbio (in una occorrenza congiunzione) è rappresentato dagli editori con grafia unita in due casi; negli altri (Commedia, una canzone) con grafia non unita che risalta [...] in genere per una maggiore espressività di richiamo etimologico.
1. È dato con grafia unita in Vn XXIV 7 4 e poi vidi venir da lungi Amore / allegro sì, che appena il conoscia, dove ha valore modale con ...
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davero
Riccardo Ambrosini
Vincent Truijen
vero Avverbio assertivo, attestato soltanto in Cv II XIV 17 E da vero non sarebbe qua giù generazione né vita d'animale o di piante: notte non sarebbe né die... [...] ma tutto l'universo sarebbe disordinato. La funzione espressiva di d. si distingue più da quella di ‛ veramente ' (sovente con valore restrittivo, come in Cv I I 2, Pd I 10) che da quella di per vero (If ...
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talvolta (tal volta)
Mario Medici
L'avverbio ha un limitato numero di occorrenze ed è assente in Rime, Fiore e Detto; per la sua rappresentazione grafica, in forma unita o no, vi è oscillazione pure [...] all'interno di una stessa opera da parte di un medesimo editore, anche per alcune incertezze d'interpretazione testuale; delle diversità relative a uno stesso caso secondo l'opzione dei vari editori come ...
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ora (avv.)
Mario Medici
1. Questo avverbio è spesso usato sia in prosa sia in poesia, nella quale ultima è prevalente la forma tronca ‛ or ', che è invece in minoranza in prosa (per es., nella Commedia [...] si hanno 174 casi di ‛ or ' contro 43 di ‛ ora '; nel Convivio gli ‛ ora ' sono 22, gli ‛ or ' 8). La forma ‛ ora ' si trova in rima in alcuni casi, anche con enjambement: Rime LXVII 47 vie più bella ora ...
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anti
Aldo Duro
. Come variante di ‛ anzi ', avverbio avversativo, " ma invece ", " ma piuttosto ", " al contrario "; compare soltanto nelle Rime dubbie, due volte nello stesso sonetto XXVI: ella non [...] " né fe' amor anti che gentil core, / né gentil core anti ch'amor natura ", Chiaro Tutta la pena 11), sia come avverbio avversativo (tra gli esempi più sicuri, quelli del Breve dell'arte della lana degli Statuti di Pisa pubbl. da F. Bonaini, Firenze ...
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tanto
Riccardo Ambrosini
1. L'aggettivo, pronome e avverbio t. ricorre in tutte le opere di D. con frequenza in probabile relazione con l'innalzarsi dell'enfasi descrittiva. Però, la media di t. è poco [...] la memoria non può ire - v. 9 - a ciò che D. ha visto e che significar per verba / non si poria, vv. 70-71).
5. Dell'avverbio t. 26 sono le attestazioni nella Vita Nuova, di cui 18 in prolessi consecutiva (II 2, XX 5 12, XXVI 3 e 5 1; in 8 casi t ...
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ove ('v'; 've)
Mario Medici-Ugo Vignuzzi,
L'avverbio di luogo si presenta nelle opere di D. in alternanza con ‛ dove '. Mentre nella Vita Nuova è nettamente prevalente o. (34 occorrenze, di fronte alle [...] 4, XV 14, IV II 4, X 8, XV 2, XVIII 4, XXI 13 (riferito al passo che precede), XXV 11, XXX 4.
3. L'avverbio si presenta in correlazione con ‛ là ' che precede (in un unico caso colà, Fiore CXXIV 2), in funzione di una determinazione rafforzata della ...
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omai
Bruno Bernabei-Mario Medici
1. L'avverbio ricorre con una certa frequenza in tutte le opere di D., a esclusione del Fiore e del Detto; nella Vita Nuova tuttavia due sole sono le occorrenze, e in [...] 59, XXI 76, Pd II 56, 122 e 124, V 34, VI 97, XXVII 120, XXIX 67 e 142.
1.2. Sempre sul piano formale, l'avverbio si accompagna in svariati casi a un verbo di modo imperativo o a forme esortative e simili, come in Rime L 53 Dunque vostra salute omai ...
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MERITAMENTE O MERITATAMENTE?
Entrambe le forme dell’avverbio sono corrette.
• Meritamente, derivato dalla base latina meritus (‘meritato, giusto’), è la forma più antica, ma oggi è poco usata
Meritamente [...] però ch’io potei / abbandonarti (U. Foscolo, Sonetti)
Il successo mondiale del film Le vite degli altri […] meritamente premio Oscar (www.larivistadeilibri.it)
• Meritatamente – derivato da meritato, ...
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manifestamente
Nella maggior parte dei casi questo avverbio - esclusivo della prosa della Vita Nuova e del Convivio - è unito a verbi di percezione (‛ vedere ', ‛ apparire ') e, posto per lo più a conclusione [...] di un ragionamento, o in frase parentetica, vale " chiaramente ", " evidentemente ", " facilmente ": Vn III 8 trovai che l'ora ne la quale m'era questa visione apparita, era la quarta de la notte stata; ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...