rusticamente
Lucia Onder
Con il valore generico di " rozzamente ", l'avverbio compare in un solo luogo (Cv I II 3), dove si dice che è volgare, rozzo, villano sia il lodare sia il biasimare quando si [...] parla di sé stessi: Non si concede per li retorici alcuno di sé medesimo sanza necessaria cagione parlare, e da ciò è l'uomo rimosso, perché parlare d'alcuno non si può che il parladore non lodi o non ...
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inforsarsi
Angelo Adami
Verbo parasintetico coniato da D. su ‛ forse ', " avverbio che significa dubitazione " (Buti), analogamente a ‛ indovarsi ', ‛ insemprarsi ' e simili; vale, quindi, " essere [...] in dubbio ".
Ricorre soltanto in Pd XXIV 87, ove D. dichiara a s. Pietro di aver ben compreso l'essenza della Fede: esta moneta... / Sì ho, sì lucida e sì tonda, / che nel suo conio nulla mi s'inforsa, ...
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finora
Mario Medici
Rappresentato dagli editori in grafia unita, l'avverbio, apocopato (finor) davanti a dentale, è presente una sola volta nelle opere di D.: If XXVII 101 finor t'assolvo, e tu m'insegna [...] fare / sì come Penestrino in terra getti.
Dai commentatori è generalmente inteso come " fin d'ora ", " già a partire da questo momento ", cioè con riferimento a un punto, presente, del tempo con proiezione ...
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no (non; nol; nolle; nollo)
Riccardo Ambrosini
1. ‛ No ', sia come avverbio negativo che come negazione sostantivata, è contrapposto a ‛ sì ' in un passo delle Rime (L 47 che 'l si e 'l no di me in vostra [...] 3, XII 17, XXV 7, 8 e 9 (cfr. 8.), XXXIII 2.
Quest'uso appare anche in poesia, ove spesso n. è rafforzato da altro avverbio, quale ‛ già ', ‛ punto ' (v. sopra), e nel sintagma ‛ non perché ': VII 4 7 Amor, non già per mia poca bontade, / ma per sua ...
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non-
[dall'avv. di negazione non]. – Prefisso che coincide con l’avverbio di negazione non; si può trovare preposto a un altro avverbio o a un aggettivo per esprimerne il valore opposto, anche se in [...] modo spesso attenuato (non male, non sempre, non brutto, non frequente). Quando non è premesso a un sostantivo, ne indica il contrario, dando luogo a una coppia di parole antonime formate dalla stessa ...
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SE NO O SENNO?
Sono corrette entrambe le grafie di questo avverbio, che significa ‘altrimenti, in caso contrario’.
Oggi, la forma separata se no è più diffusa di quella con ➔univerbazione e ➔raddoppiamento [...] sintattico sennò
Sennò, perché l’avrebbe fatta venire? (M. Mazzucco, Vita)
Levati la maglietta, se no te la levo io (D. Maraini, Buio) ...
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dietro (Diretro; Dirietro)
Riccardo Ambrosini
1. ‛ Dietro ' ricorre una sola volta, con funzione di avverbio, in Vn VII 4 10 ch'io mi sentia dir dietro spesse fiate: questa locuzione con ‛ dire ' , che [...] , XXV 57, Pg XIII 30; che dietro: Pg V 62, Pd I 9; in dietro in dietro: If XVII 101, unico caso di reduplicazione dell'avverbio). Una sola volta d. è in rima: If XXIII 23.
4.1. L'uso più frequente di d., con 48 occorrenze, è quello preposizionale, 47 ...
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Frustrazione
Mario Reda
Vittorio Volterra
Il termine frustrazione (che deriva dall'avverbio latino frustra, "invano") è stato introdotto da S. Freud per indicare la situazione psicologica conseguente [...] al mancato od ostacolato appagamento di un bisogno. La frustrazione può essere utile per lo sviluppo dell'Io e per i suoi adattamenti, ma, se eccessiva, può essere nociva in quanto può facilitare la messa ...
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oltre (oltra)
Antonio Lanci
Termine ad alta frequenza, che ricorre ora come avverbio, ora come preposizione, spesso modificato da ‛ più '. La forma latineggiante ‛ oltra ' (cfr. il latino ultra) si registra [...] via là oltra si dismonta, " assai più in là " (Mattalia); Pg XXIV 115 Trapassate oltre sanza farvi presso, ove l'avverbio, apparentemente pleonastico rispetto al ‛ tra ' del verbo, " in realtà rende più perentorio l'ordine, il divieto di fermarsi ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...