certo
Bruna Cordati Martinelli
. È di uso piuttosto vasto, sia come aggettivo (o pronome) che come avverbio, nei significati ancora comuni nella lingua moderna.
1. Come aggettivo, riferito a persona, [...] rime 145, XIII 13, XIV 15, If VII 117, XXVIII 4, Pg XXVII 25, Pd IV 94, Fiore III 11, LXXII 8.
L'uso dell'avverbio è però variato dal punto di vista stilistico, a seconda del contesto in cui si viene a trovare. Nella Vita Nuova per es. il valore di c ...
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subitamente
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere (mai nel Fiore e nel Detto), alternandosi con l'avverbio ‛ subito ' o con la locuzione avverbiale ‛ di subito ', che hanno i medesimi significati. [...] , sì subitamente / che l'atto suo per tempo non si sporge; Cv III IX 9.
Qualche dubbio ha suscitato nel Porena il valore dell'avverbio in Pd XX 5 lo ciel, che sol di lui [del sole] prima s'accende, / subitamente si rifà parvente / per molte luci, in ...
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quantunque
Mario Medici
È presente, in un numero limitato di occorrenze, come aggettivo, come pronome neutro, come avverbio e come congiunzione.
Come aggettivo, in Vn XXXIII 5 1 Quantunque volte, lasso!, [...] è di bontate.. Un esempio come pronome neutro assoluto anche in Fiore CXXXIX 2 'l male e 'l ben sapea quantunque n'era.
Come avverbio, col valore di " quanto ", " tanto quanto ", in Pg XII 6 qui è buono con l'ali e coi remi, / quantunque può, ciascun ...
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là giù (là giue; là giuso)
Mario Medici
Rappresentato dagli editori con grafia non unita, l'avverbio è presente solo nella Commedia. Si ha un solo caso della forma epitetica là giue, in rima, in Pd XXI [...] 101 onde riguarda come può là giùe (in rima con parole sue, e chi fue); e due sono le presenze di là giuso, in If XXI 17 bollia là giuso una pegola spessa, e in Pd II 50 là giuso in terra (v. anche GIÙ).
Con ...
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pena
Emilio Pasquini
Accantoniamo ovviamente tutti gli esempi già registrati nella voce ‛ appena ', sia per l'avverbio modale o di quantità sia per l'unico caso di congiunzione temporale (ne resta fuori [...] soltanto Fiore CCII 4 a pena mai maggiore gioia attendo), puntando invece sul sintagma ‛ con p. ', di valore analogo (" a, con fatica ", " difficilmente ", " a stento "), in Pg XIX 17 con pena / da lei ...
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villanamente
In Fiore CCXXI 5 e poi villanamente la rampogna (Venere nei confronti di Vergogna), dove l'avverbio ha il valore di " in modo rude ", " in maniera dura ". ...
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non-statuto
(non statuto), s. m. Regolamento che non ha l’ufficialità di uno statuto.
• È un avverbio palindromo il grimaldello che può scardinare il quadro politico italiano. Una parolina di tre lettere [...] che non ha significato, ma li nega tutti: non. Il MoVimento 5 Stelle, si legge nel suo «non statuto», è una «non associazione», «non è un partito» e «non lo diventerà in futuro», non ha «organismi direttivi ...
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PRESENTATIVI, AVVERBI
Gli avverbi presentativi sono avverbi usati per presentare, indicare, mostrare, annunciare un evento. L’unico avverbio di questo tipo usato nell’italiano contemporaneo è ecco.
Ecco [...] si trova di solito a inizio di frase e si unisce spesso con i pronomi ➔personali atoni mi, ti, ci, vi, lo, la, li, le, ne
Eccoci, finalmente siamo arrivati
Piuttosto frequente è anche l’uso in funzione ...
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volaggio
Luigi Vanossi
L'aggettivo, formato sul francese antico volage, " volubile ", " incostante " (da voler, " volare "), compare, assieme al corrispondente avverbio di modo, in Fiore LXI 5 E se [...] le vieni.
La figura verbale (chiasmo con paronomasia) rispecchia quella del Roman de la Rose, dove però è usato l'avverbio nicement, da nice, " sciocco ", " stupido ": " E s' il se contient nicement, / Nicetement vous contenez " (vv. 7726-27). Volage ...
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adesso
Freya Anceschi
. Nei due esempi che lo documentano in D., entrambi nel Purgatorio e in rima, l'avverbio di tempo ha due valori diversi, che nella lingua antica sono i più frequenti, accanto a [...] quello di " sempre ". In XVIII 106 0 gente in cui fervore aguto adesso / ricompie forse negligenza e indugio, vale, come ancor oggi, " ora ", " nel momento presente "; in XXIV 113 noi venimmo al grande ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...