Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] antico – come composti, ora non sono più avvertiti come tali ma costituiscono piuttosto delle unità indivisibili: è questo il caso di avverbi come davanti (dal latino de ab ante), allora (da ad illam horam), qui (da eccum hic), oggi (da hodie, a sua ...
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efficacemente
Vincenzo Valente
E poi dimostrata essa, più efficacemente si tratterà la presente allegoria (Cv III XI 2). L'avverbio, non più usato fuori di questo luogo, vale " in modo efficace, persuasivo [...] ", e denota la possibilità di conseguire più chiara cognizione di un'idea (qui l'identità allegorica tra la filosofia e la donna amata), mediante un più rigoroso ordine dimostrativo. È un esempio applicato ...
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balire
Lucia Onder
Dal francese baillir, " governare ", " reggere "; compare in rima in due luoghi del Fiore, unito con l'avverbio mal ': la Santa Chiesa sì è mal balita [" mal diretta ", " mal governata [...] "], / po' che la sua città è assalita / per questi apostoli, ch'or son, novelli (XCVIII 2); quel villano / ... fia mal balito [" ridotto a mal partito "], / se Gelosia gli mette addosso mano (XXIV 10).
Nelle ...
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RELATIVE, PROPOSIZIONI
Nell’analisi del periodo, le proposizioni relative sono proposizioni ➔subordinate introdotte da un pronome o da un avverbio relativo che esprimono una qualità riferita a un elemento [...] (detto antecedente) contenuto nella proposizione ➔principale.
In base al loro significato, le proposizioni relative si distinguono in:
– relative restrittive, che forniscono un’indicazione indispensabile ...
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D'ALTRONDE O DALTRONDE?
La forma corretta è d’altronde, con la preposizione semplice da soggetta a ➔elisione prima dell’avverbio di luogo altronde.
La forma daltronde, risultato di una ➔univerbazione, [...] è oggi da considerarsi errata ...
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ne ('nde)
1. Della particella ‛ ne ' due sono le funzioni: a) sostitutiva-riferenziale, sia come pronome (v. 3.) che avverbio (v. 3.1.); b) pronominale, con significato di " (a) noi " (v. 4.). La prima [...] funzione, che corrisponde ai significati " di, da, con ciò " e " da questo, quel luogo ", " da qui, lì ", è in genere più frequente della seconda. Tuttavia le attestazioni di ‛ ne ' nelle opere di D. sono ...
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TUTT'OGGI O TUTTOGGI?
La forma corretta è tutt’oggi, con il pronome indefinito tutto soggetto a ➔elisione prima dell’avverbio oggi
a tutt’oggi non è stata fatta una riforma degli studi di medicina [...] (I. Cavicchi, Medicina e sanità: snodi cruciali)
La forma tuttoggi, risultato di una ➔univerbazione, è oggi poco diffusa e legata soprattutto a usi scarsamente sorvegliati
il complesso venne trasformato ...
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AVVERBIALI, LOCUZIONI
Le locuzioni avverbiali sono ➔locuzioni composte da due o più parole che hanno nel loro insieme funzione di avverbio. Possono essere formate con diversi elementi:
– con una preposizione
a [...] – con la preposizione a usata due volte
a mano a mano
– con le preposizioni di e in
di male in peggio
– con la reduplicazione di nomi, aggettivi, avverbi o verbi
passo passo, bel bello, quasi quasi, stringi stringi.
VEDI ANCHE proposizioni ...
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VALUTAZIONE, AVVERBI DI
Gli avverbi di valutazione esprimono un giudizio su quanto espresso da un verbo, un aggettivo o un altro avverbio, e si distinguono in tre gruppi:
– avverbi di affermazione, come [...] voglio venire a casa con te
Nemmeno un bacio che sia stato mai sprecato (L. Ligabue, Ci sei sempre stata)
– avverbi di dubbio, come magari, forse, quasi, circa, eventualmente
Magari fossi io al tuo posto!
Eventualmente può provare a rivolgersi al ...
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vilmente
Alessandro Niccoli
In Vn XXIII 22 36 Io presi tanto smarrimento allora, / ch'io chiusi li occhi vilmente gravati, l'avverbio sottolinea l'abbattimento, lo sconforto morale da cui D. è colto [...] al pensiero che Beatrice possa morire. Ha senso analogo nelle parole rivolte dal nuovo pensiero d'amore per la Donna gentile all'anima, nel commento a Cv II Voi che 'ntendendo 40-41 (Tu non se' morta, ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...