mirare
Freya Anceschi
Un valore molto frequente, nei 135 esempi con cui il verbo ricorre nelle varie opere di D., è " guardare intensamente, fissamente, con partecipazione emotiva ", in definitiva " [...] , XXV 88, XXVIII 123, Pg VIII 8 e 47, XII 33, XIX 10, Pd XXXI 109, XXXIII 110.
L'azione è talvolta rafforzata da un avverbio modale: voi le vedete Amor pinto nel viso, / là 've non pote alcun mirarla fiso (Vn XIX 12 56); quella donna che miri fisuzzo ...
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SOGGETTO
Nell’analisi logica, il soggetto (dal latino subiectum ‘che sta sotto, che è alla base’) è l’elemento della frase a cui si riferisce il predicato, con il quale concorda nel numero, nella persona [...] l’articolo femminile
«Per» è usato nel complemento di mezzo
E si può usare anche a inizio di frase
Troppo è un avverbio molto diffuso
Oh può esprimere sorpresa
Il soggetto grammaticale è il soggetto della frase dal punto di vista della grammatica e ...
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Grosso, Stefano
Steno Vazzana
Padre somasco, professore nei licei (Albissola Marina 1824 - ivi 1903), apprezzato scrittore in greco e latino. Censore del testo della Commedia procurato dalla Crusca, [...] sono da ricordare: una Lettera filologica su D. e i poeti greci a P. Fanfani; due lettere a C. Negroni sull'avverbio parte (Novara 1880); una a I. Ferrari (Bologna 1881) sulle postille del Tasso alla Commedia, sulle quali ritornerà ancora (Fallo e ...
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altrettanto
Come aggettivo, nel significato di " in ugual numero ": Cv III V 16 lo quale montare e discendere intorno a sé allor vede con altrettante rote quante vede Maria; V 18 (due volte); Rime dubbie [...] da un partitivo, per " la stessa quantità ": Rime LXVII 2 altrettanto di doglia / mi reca la pietà quanto 'l martiro.
Come avverbio ricorre solo in Pd II 69, e vale " nella stessa misura ": una sola virtù... / più e men distributa e altrettanto. ...
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PARAGONE, COMPLEMENTO DI
Nell’analisi logica, il complemento di paragone è un complemento indiretto che indica il secondo termine del confronto tra due cose o esseri animati, o tra due qualità appartenenti [...] che bella
Negli spinaci c’è meno ferro che nella rucola
• Con il comparativo di uguaglianza, il complemento di paragone è introdotto dalla congiunzione come o dall’➔avverbio quanto
Il mio skateboard è rosso come il tuo
Mio padre è alto quanto me. ...
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imperatore
Nome assunto dai sovrani successori di Augusto nel governo di Roma e più volte ripreso per designare la somma autorità politica. Col nome di i. fu indicato originariamente in Roma antica chi [...] , nell’antico senso delle acclamazioni militari, da allora in poi venne ripetuto dopo il nome, accompagnato dall’avverbio numerale indicante quante volte quell’i. avesse ricevuto l’acclamazione imperatoria. Più in generale, il termine poté essere ...
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liberamente
Bruno Bernabei
Ricorre spesso nella Commedia col significato fondamentale di " spontaneamente ", ed esprime un sentimento di magnanimità, di sollecita cortesia, differenziandosi in molteplici [...] lo trattare del vero... acciò che, fugate le male oppinioni, la veritade poi più liberamente sia ricevuta: l'avverbio può significare " senza ostacolo " richiamando il concetto che la liberazione dall'errore schiude all'uomo la via alla verità ...
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Gli avverbi temporali sono ➔ avverbi e locuzioni avverbiali (➔ avverbiali, locuzioni) che indicano il momento in cui si svolge un’azione indicata dal predicato, o quello in cui è dato registrare una certa [...] si hanno le forme ieri l’altro mattina / sera, ecc., dopodomani mattina / sera, ecc.
In questo primo gruppo rientrano anche gli avverbi o le locuzioni avverbiali indicanti l’unità-anno. Per indicare l’anno in corso si ha quest’anno; per l’anno ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] in relazione fra di loro altri elementi lessicali. Se l’elemento che segue la preposizione è un nome, un pronome, un avverbio o un aggettivo, si determina una relazione fra esso e altri costituenti della frase:
(1) Gli attori si muovono con una ...
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cotanto
Riccardo Ambrosini
1. Con funzione avverbiale, c. appare nelle tre attestazioni della Vita Nuova, sia in poesia (XXIII 19 19, in rima) sia in prosa, ove però se ne distinguerà il significato [...] il sommo duce, Pd XIX 88 Cotanto è giusto quanto a lei consuona (ove c. è soggetto). Apre il verso, ma come avverbio, in Pd XI 12 cotanto gloriosamente accolto. Il raccordo immediato con ‛ quanto ' ritorna, all'interno di verso, in If XXXIV 109, Pg ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...