fisamente (fissamente)
Bruno Basile
La forma avverbiale ricorre tre volte nel Convivio e tre nella Commedia. Nel linguaggio della prosa, D. impiega la voce come sinonimo di " intensamente ", in III I [...] affine a " in modo intento, concentrato " - in If XXI 22 io là giù fisamente mirava (dove la pregnanza dell'avverbio è tale che il Vellutello poteva scorgervi un suggerimento allegorico: " quando il senso è tanto fiso nella considerazione di un vizio ...
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inviare
Vincenzo Valente
Verbo di uso poetico, con una sola eccezione. Nel senso di " avviare per un cammino ", " indirizzare ", in Pg X 102 questi ne 'nvïeranno a li alti gradi, XXI 72 quel Segnor... [...] m'invïasti / verso Parnaso), detto da Stazio a Virgilio.
Due volte ricorre il sintagma ‛ i. l'occhio ': in If IX 109, con l'avverbio intorno, vuoi dire " volgere in giro lo sguardo " (cfr. IV 4 l'occhio... intorno mossi); in Pd XXXIII 44 nel qual [l ...
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brevemente (brievemente)
" In breve ", " concisamente ": accompagnato ai verbi ‛ dire ', ‛ rispondere ', ‛ parlare ', nel corso di un discorso o di un ragionamento: If II 86 dirotti brievemente; XIII [...] ', ‛ sapere ', ‛ scusare ', in Cv IV X 10, XVII 3, XXIII 15, I V 2.
In lf II 86 e XIII 93 l'avverbio ha piuttosto il significato di " speditamente ", " senza indugio ". E usato infine, come assoluto, in Cv IV V 10 ché brievemente, da Romolo ...
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ci
Riccardo Ambrosini
Mario Medici
. 1. Con sicura funzione di particella pronominale proclitica di prima persona plurale, ci ricorre 3 volte nella Vita Nuova, tra le quali una in poesia, XXXI 10 18 [...] il geminato cielo, / e la stella d'amor ci sta remota (Contini: " Ci [anche nel v. 4] ha il consueto valore pleonastico di avverbio locale, come ad esempio in Inf. V 96 [Mentre che 'l vento, come fa, ci tace] "; Pernicone: " Ci partorisce: ci mostra ...
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protendere
Alessandro Nlccoli
Compare come riflessivo con il significato di " tendersi in avanti ", ed esprime tensione fisica e immediatezza istintiva nell'azione: Pg XIX 65 'l falcon, che prima a' [...] accolta; il Torraca (ediz. 1905) e il Porena, invece, considerano le man commesse come un inciso e in su come un avverbio da unire a mi protesi; secondo questa spiegazione, il verso varrebbe: D., giunte " le mani in un gesto di disperazione e ...
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avverso
. Nel significato originario " che sta di fronte ": Pd XXVII 28 Di quel color che per lo sole avverso / nube dipigne da sera e da mane: indica il sole che si trova di fronte, all'alba e al tramonto, [...] degli antenati di D.; in Cv IV XIV 14 l'oppinione avversa è quella di un ipotetico contraddittore.
Con valore di avverbio, significa " contro ": Pd II 63 l'argomentar ch'io li farò avverso, cioè " in risposta ", per confutarlo: è Beatrice che vuole ...
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fare
Carlo Delcorno
. Dal latino facĕre, da cui già nel sec. VI deriva la forma contratta fare per analogia con dare. Usatissimo in D., copre pressoché tutta l'area semantica che il vocabolo domina [...] , Pd IV 13 e 77, V 82, XIII 127, XVII 133, XX 91, XXVI 88, XXVIII 85, Fiore LVI 9, CXIV 9. A volte si tratta invece di un avverbio di quantità: If IV 60 e con Rachele, per cui tanto fé; così If XVI 39, Pd XIV 134. Al loro posto si può avere anche una ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] (I secolo a.C.), il primo autore a farvi riferimento, se ne occupa nella sezione della tékhnē grammatikē ́ dedicata all’avverbio (epírrēma «aggiunta»). La prima fonte conservata in cui l’interiezione è inclusa tra le parti del discorso è l’Institutio ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] così così («né bello né brutto», «né bene né male»), il cui significato non è riducibile all’intensificazione dell’avverbio semplice così.
Nel caso delle ripetizioni occasionali di un nome, inoltre, il valore sembra essere più propriamente quello di ...
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mo
Bruno Bernabei
. Significa fondamentalmente " ora ", adesso ", ma anche " poco fa ", oppure " fra breve ", indicando un tempo presente, o da poco trascorso, o di prossimo accadimento. È usato assai [...] virtù. Sempre in riferimento a tempo presente e, più precisamente, all'età contemporanea, in Pd XII 82 e XXII 73.
Altrove l'avverbio significa " poco fa ", " or ora ": If XXVII 20 O tu... / che parlavi mo lombardo; Pd IV 32 questi spirti che mo t ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...