MERITAMENTE O MERITATAMENTE?
Entrambe le forme dell’avverbio sono corrette.
• Meritamente, derivato dalla base latina meritus (‘meritato, giusto’), è la forma più antica, ma oggi è poco usata
Meritamente [...] però ch’io potei / abbandonarti (U. Foscolo, Sonetti)
Il successo mondiale del film Le vite degli altri […] meritamente premio Oscar (www.larivistadeilibri.it)
• Meritatamente – derivato da meritato, ...
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QUI O QUI?
La grafia corretta di questo avverbio di ➔luogo è qui, senza accento. Tranne nei pochi casi in cui è necessario distinguerli da forme omofone (➔monosillabi accentati e non accentati), i monosillabi [...] vanno scritti senza l’accento grafico.
Storia
Fino alla fine dell’Ottocento e ai primi del Novecento era diffusa anche la forma accentata
Quì la bramata pace, ed il riposo / lieto godrai (G. Leopardi, ...
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QUA O QUA?
La grafia corretta di questo avverbio di ➔luogo è qua, senza accento. Tranne nei pochi casi in cui è necessario distinguerli da forme omofone (➔monosillabi accentati e non accentati), i monosillabi [...] vanno scritti senza l’accento grafico.
Storia
Fino alla fine dell’Ottocento e ai primi del Novecento era diffusa anche la forma accentata
Quà una batteria di parole amorose, là una batteria di sospiri ...
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PERALTRO O PER ALTRO?
Entrambe le grafie di questo avverbio sono accettabili, anche se quella più diffusa nell’italiano contemporaneo è peraltro, con ➔univerbazione
L’incidenza delle spese del personale [...] sul totale del costi, peraltro, si è ridotta progressivamente («La Repubblica»)
L’accordo prevede per altro termini stringenti («La Repubblica») ...
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PERLOMENO O PER LO MENO?
Entrambe le grafie di questo avverbio sono accettabili, anche se la grafia più diffusa nell’italiano contemporaneo è perlomeno, con ➔univerbazione
Diego vuole farle una foto, [...] non ha il flash, forse basta il cono di luce del lampione, lui perlomeno ci prova (M. Mazzantini, Venuto al mondo)
Solo nei dintorni di via Tuscolana negli ultimi anni hanno aperto otto centri commerciali ...
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SE NO O SENNO?
Sono corrette entrambe le grafie di questo avverbio, che significa ‘altrimenti, in caso contrario’.
Oggi, la forma separata se no è più diffusa di quella con ➔univerbazione e ➔raddoppiamento [...] sintattico sennò
Sennò, perché l’avrebbe fatta venire? (M. Mazzucco, Vita)
Levati la maglietta, se no te la levo io (D. Maraini, Buio) ...
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In grammatica, la capacità di confronto che possiede l’aggettivo (e l’avverbio) e che trova espressione in mezzi morfologici e sintattici. Questo confronto parte da una forma normale, detta positiva, alla [...] nel periodo la funzione che ha nella proposizione il complemento di paragone, e anch’esse dipendono da aggettivi o avverbi di grado comparativo («abbiamo meno tempo di quanto ci occorrerebbe»). La forma del verbo è sempre esplicita; soltanto le ...
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ALTROCHE O ALTRO CHE?
La grafia univerbata altroché si usa quando l’avverbio ha il valore di esclamazione affermativa
Se mi piace? Altroché!
La grafia separata altro che, invece, si usa quando la [...] locuzione indica esclusione o preferenza rispetto a un altro elemento
Fatti, altro che chiacchiere
Altro che il luna park, altro che il cinema, altro che Internet (Jovanotti, Il più grande spettacolo ...
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Oltre che come rafforzativo (come avverbio: è proprio un genio; o come aggettivo: ce la farà con le sue proprie forze; ➔ avverbi; ➔ aggettivi), proprio è usato come aggettivo possessivo e, a differenza [...] di suo e loro, può riferirsi solo al soggetto o all’elemento designativo più prossimo (vedi sotto). Tale proprietà consente di evitare fraintendimenti: mentre una frase come
(1) Marco ha incontrato Maria ...
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PRESENTATIVI, AVVERBI
Gli avverbi presentativi sono avverbi usati per presentare, indicare, mostrare, annunciare un evento. L’unico avverbio di questo tipo usato nell’italiano contemporaneo è ecco.
Ecco [...] si trova di solito a inizio di frase e si unisce spesso con i pronomi ➔personali atoni mi, ti, ci, vi, lo, la, li, le, ne
Eccoci, finalmente siamo arrivati
Piuttosto frequente è anche l’uso in funzione ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...