(fr. académie; sp. academia; ted. Akademie; ingl. academy).
Accademia platonica.
'Ακαδημία (Acadēmĭa) o 'Ακαδήμεια (Acadēmīa) o, ancora, secondo una forma più antica, ‛Εκαδήμεια, fu il nome che dall'eroe [...] condizione.
Appunto in questo parco, o nelle immediate vicinanze, Platone, tornato nel 387 ad Atene, tenne da avuto a presidenti, sia pure per breve tempo, F. Hayez e M. d'Azeglio; a professori di architettura G. Piermarini, L. Pollak, C. Boito; di ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] che la lunghezza da S. a N. Dall'estremo sud - Porta d'Azeglio - al piazzale della stazione corrono oltre 30 m. di dislivello, da 76, secondo triumvirato, ebbe luogo in una insula del Reno, vicino a Bononia.
All'età del secondo triumvirato spetta la ...
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ROSSINI, Gioacchino
Compositore, nato a Pesaro il 29 febbraio 1792, morto a Passy (Parigi) il 13 novembre 1868.
La vita e le opere. - Il padre del R., Giuseppe, nativo di Lugo in Romagna e trombetta [...] sere, e la folla vi accorreva dalla provincia e dalle città vicine. La fama acquistatasi dal R. con quest'opera fu tanto grande il buon umore del R., che, in compagnia di M. D'Azeglio, N. Paganini e G. Pacini, trascorse a Roma un carnevale memorabile ...
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Regione dell'Italia settentrionale che nelle varie epoche ha assunto limiti diversi, tanto che di essa si hanno definizioni ora più ampie, ora più ristrette, risultandone un significato di "Romagna" con [...] alla ricerca di uno sbocco meno dannoso per le campagne vicine: il ritorno diretto al Po fu tentato ancora, ma il Farini, Lo stato rom. dal 1815 al 1850, Firenze 1850; M. D'Azeglio, Degli ultimi casi di Romagna, Lugano 1847; A. Comandini, Cospir. di ...
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METASTASIO, Pietro
Arturo Pompeati
Poeta, nato a Roma il 3 gennaio 1698, morto a Vienna il 12 aprile 1782.
La vita nel periodo italiano. - Figlio di Felice Trapassi, d'Assisi, già soldato del papa e [...] , quale del resto lo considerarono poi molti critici vicini a noi, primo il Carducci. Sennonché, pur non Vittorio Alfieri: che ebbe appunto il merito, come scrisse il D'Azeglio, di aver trovato l'Italia metastasiana e di averla lasciata alfieriana ...
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RIMINI (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Aldo FORATTI
Goffredo BENDINELLI
Augusto CAMPANA
Alberto PINCHERLE
Mario MENGHINI
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Città dell'Emilia, nella provincia di Forlì, presso la riva dell'Adriatico, [...] politiche e patti di commercio (anche marittimo) con città vicine e lontane, consolida la sua potenza su un largo gli Ultimi casi di Romagna di cui scrisse allora il D'Azeglio) e la contemporanea pubblicazione del Manifesto chiedente riforme, steso ...
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Ciclismo
Claudio Gregori
Come nasce la bicicletta
Le origini della bicicletta sono avvolte nella leggenda che narra di come il conte de Sivrac nel 1790, in piena Rivoluzione francese, avrebbe inventato [...] del 1894, da Milano a Torino, arrivando solo in corso D'Azeglio dopo 26 ore di corsa. È un pistard, uno specialista della Bartali e l'8 agosto, alla Tre Valli Varesine, lo marca da vicino e poi lo brucia in volata. La rivalità tra Coppi e Bartali ...
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ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] sua precoce vecchiaia, e si trasferì finalmente a Parigi per seguire da vicino la stampa del suo teatro e non essere lontano dalla sua donna nobili piemontesi, tra cui Prospero Balbo e Cesare d'Azeglio, padre di Massimo, profughi in Toscana, egli ebbe ...
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Democrazia Cristiana
Roger Aubert
di Roger Aubert
SOMMARIO: 1. Nozioni generali. 2. Gli antecedenti: a) primi tentativi nel periodo della Rivoluzione francese; b) dall'‟Avenir" (1830) all'‟Ère nouvelle" [...] 626) o di alcuni gesuiti italiani, come p. Taparelli d'Azeglio, che avevano creduto di trovare nella tradizione tomista una giustificazione della più timidamente quello che si faceva nei paesi vicini, ma anche perché, sotto l'influenza dei principali ...
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CAVOUR, Camillo Benso conte di
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque a Torino il 10 ag. 1810, secondogenito di Michele e Adele de Sellon, nell'avito palazzo nel quale convissero a lungo quattro famiglie [...] i legami con uomini e gruppi a lui più vicini in quella che considerava la "capitale intellettuale" d'Europa tutto è salvo" (Castelli, Carteggio, p. 361: a M. d'Azeglio, 7 giugno).
Fonti e Bibl.: R. Romeo nel suo saggio biobibliografico sul ...
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scalfarizzare
v. tr. Assimilare ai comportamenti o alle scelte politiche di Oscar Luigi Scalfaro, ex presidente della Repubblica. ◆ Il timore del centrodestra, adesso, è che l’opposizione cerchi di beatificare Carlo Azeglio Ciampi, e di additarlo...
maroniano
s. m. e agg. Sostenitore di Roberto Maroni; di Roberto Maroni. ◆ Replica infatti Maroni: «[Carlo Azeglio] Ciampi non ha toccato questi argomenti. E tale comportamento dimostra che gli è bastato leggere i giornali di questi giorni...