MESSICO (A. T., 147-148)
Emilio MALESANI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gioacchino SERA
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Carlo TAGLIAVINI
Pino FORTINI
Gennaro MONDAINI
Giuseppe MOLTENI
Carlo DE [...] e perciò hanno una velocità minore e una minore capacità erosiva. La vegetazione va dalle distese di erbe e di mesquites entro la stessa zona tropicale. Occorre ricordare poi l'azione dei temporali tropicali o extratropicali, che alterano spesso l' ...
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(A. T., 59-60).
Sommario. - Geografia: Nome ed estensione (p. 602); Geologia e Morfologia (p. 602); Clima (p. 604); Idrografia (p. 604); Flora (p. 604); Fauna (p. 604); Dati sulla popolazione (p. 605); [...] Terminato il periodo orogenico è seguita una notevole opera erosiva, mentre le zone più depresse furono occupate dal Mare La grande industria è in gran parte gestita da società per azioni (1305 con un capitale di circa 8 miliardi di corone), ...
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LIGURIA (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Raffaele CORSO
Osvaldo ROSSI
Francesco Balilla PRATELLA
Piero BAROCELLI
Mario LABO'
Vito Antonio VITALE
È la più piccola delle regioni italiane, con una [...] e a carattere torrentizio, con piene improvvise e grande potenza erosiva e di trasporto. Ma alle due estremità occidentale e di sollevamento, ha avuto qua e là la prevalenza, l'azione distruttrice delle onde è quella che ha avuto la maggior parte ...
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MADAGASCAR (A. T., 118-119)
Giuseppe COLOSI
Guillaume GRANDIDIER
George MONTANDON
Gioacchino SERA
Camillo MANFRONI
Agostino GAIBI
Renward BRANDSTETTER
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Grande isola dell'Oceano Indiano, posta [...] calda, la più piovosa, e hanno grande potenza erosiva; i più importanti sono: l'Antanambalana che sfocia lasciava Madagascar, l'occupazione dell'isola era compiuta; dappertutto l'azione della Francia era sentita sotto la forma, non solo di un ...
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Nasceva a Madrid, il 17 gennaio 1600, da Diego Calderón de La Barca e da Ana María de Henao y Riaño. Trascorse i primi anni a Valladolid, dove il padre dovette trasferirsi seguendo le sorti della corte, [...] esordiscono e si svolgono in cospetto degli elementi, e la loro azione si protende entro la sagoma architettonica che la natura e la anima egli incide e ingigantisce la passione tormentata ed erosiva, sicché ne esplode la tragedia finale, fatale, ...
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(dal gr. βραδύς "lento", e σεισμός "movimento"). Lente oscillazioni dell'ordine di pochi decimetri al secolo, di zone più o meno estese della crosta terrestre; il nome venne introdotto nella scienza dal [...] più o meno evidenti le tracce della multiforme attività erosiva del mare, come marmitte dei giganti, grotte e cunicoli 50 m. s. m. poggianti talora su rocce striate dall'azione glaciale.
Anche nella Scandinavia si hanno prove di sollevamento, più ...
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TERMITI (lat. scient. Isoptera)
Athos Goidanich
Insetti sociali polimorfi, rappresentati da caste feconde alate e attere e da caste sterili attere di operai e di soldati di varie forme e di ambedue i [...] che gli insetti digeriscono quasi unicamente grazie all'azione di Protozoi Flagellati simbionti, del gruppo degli la straordinaria importanza agrogeologica assunta dalla loro attività erosiva, scavatrice ed edificatrice, per cui le grandi ...
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Ernia diaframmatica. - È la protrusione nella cavità toracica di un viscere addominale attraverso una fessura normale o patologica del diaframma (v. diaframma; XII, p. 725). L'erniatura avviene sempre [...] , M. Nemours-Auguste). Il succo, normalmente acido, esercita un'azione fortemente irritante e peptica sulla mucosa esofagea e provoca un'esofagite che può essere grave, erosiva, ulcerosa, emorragica, perforante. La sintomatologia dell'e. cardiale è ...
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(lat. ablatio, da aufero "porto via"; fr. ablation; sp. ablación; ted. Abspülung, Abtragung, Ablation; ingl. ablation).
I. Termine di geografia fisica, che indica il processo di rimozione del materiale [...] ghiaccio in lento movimento dei ghiacciai sopra il materiale più disgregato, in contrapposto sempre all'azione più propriamente erosiva sul terreno compatto (corrosione eolica, abrasione costiera, esarazione glaciale).
Ablazione è inoltre per taluni ...
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NIAGARA (A. T., 130-131)
Giuseppe Caraci
È il nome col quale gl'indigeni indicavano il tratto del S. Lorenzo (55 km.) compreso fra i laghi Erie e Ontario (e che adesso segna in questa zona il confine [...] e durante il Pleistocene reso continuo e uniforme dall'azione delle correnti glaciali -; ma poiché quelle condizioni andarono occupata dal Niagara e di conseguenza anche nell'attività erosiva del fiume. Comunque, la retrocessione del ciglio delle ...
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valle
s. f. [lat. vallis (o valles) -is]. – 1. In geografia fisica, forma concava del suolo costituita da due opposti pendii (fianchi o pareti) che si incontrano in basso lungo una linea (filone di v.) o una striscia pianeggiante (fondo di...