Settore della medicina che ha per oggetto lo studio clinico e la terapia dei disturbi mentali e dei comportamenti patologici, distinti per origine, qualità, entità e durata delle manifestazioni. La delimitazione [...] dei processi psicofarmacologici e dei meccanismi d’azione delle varie sostanze psico- e neurotrope.
ultimo Husserl e, subito dopo, A. Schutz per il problema della social reality. L’analisi fenomenologica dei mondi vissuti rivela stili diversi di ...
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tossicodipendenza Condizione caratterizzata dall’incoercibile bisogno di far uso continuato di sostanze psicotrope in senso lato, senza alcun riguardo per il danno che ne deriva. A seconda che si faccia [...] parte alcuni aspetti criticabili e se attuati con valide precauzioni e integrati da una generosa e puntuale azione di sostegno psico-sociale, sono riusciti a impedire l’emarginazione del tossicodipendente e a far diminuire i crimini collegati con il ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] fiscali.
La m. legale insieme con la cosiddetta m. sociale, che si occupa dei problemi biologici e sanitari nei loro sui cicli biologici degli agenti infettanti che hanno permesso un’azione più razionale ed efficace, talora con medicamenti già noti ...
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Lo stato di sofferenza di un organismo in toto o di sue parti, prodotto da una causa che lo danneggia, e il complesso dei fenomeni reattivi che ne derivano. Elemento essenziale del concetto di m. è la [...] contribuisce a rendere il concetto di m. un prodotto politico-sociale al limite tra natura e cultura, carico di implicazioni etiche . Possono esserne responsabili molteplici agenti, alla cui azione i lavoratori sono spesso esposti senza un’adeguata ...
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Processo interiore suscitato da un evento-stimolo rilevante per gli interessi dell’individuo. La presenza di un’e. si accompagna a esperienze soggettive (sentimenti), cambiamenti fisiologici (risposte [...] ; b) la preparazione all’azione (Scherer parla di tendenze all’azione programmate filogeneticamente); c) la possibilità B. Rimé, con le sue ricerche degli anni 1990 sulla condivisione sociale delle e., ha inoltre mostrato che le e. non sono fenomeni ...
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Neurobiologa italiana (Torino 1909 - Roma 2012). Con Stanley Cohen, suo collaboratore per le ricerche sull'NGF (nerve growth factor, fattore di crescita nervoso), è stata insignita nel 1986 del premio [...] donne in grado di assumere posizioni direttive a livello sociale, politico e scientifico". Prosegue la sua attività di di una vita (2000); Tempo di mutamenti (2002); Tempo di azione (2004); Abbi il coraggio di conoscere (2005); I nuovi magellani ...
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Manifestazione collettiva d’una malattia (colera, influenza ecc.), che rapidamente si diffonde fino a colpire un gran numero di persone in un territorio più o meno vasto in dipendenza da vari fattori, [...] mettere in atto i provvedimenti adeguati per eliminarli o evitarne l’azione. (v. .) La diffusione capillare dell’assistenza sanitaria sotto clinico-biologico, incidenti negativamente sul piano sociale ed economico.
Il quadro generale della morbilità ...
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In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto [...] è fissato da un decreto del ministro del L. e delle politiche sociali. Il compenso è esente da tassazione e non influisce sullo stato di materiale è sempre equilibrata in virtù del principio di azione e reazione, il l. interno in corrispondenza a ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] un sistema normativo capace di fissare status, diritti e doveri delle p. sociali. Nello stesso tempo, fin dal saggio di M. Mauss sulla nozione di che è riconoscibile e qualificabile come soggetto di azione, causa del proprio agire. Nel diritto romano ...
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senescenza Il lento processo involutivo fisiologico che segue l’età matura. Negli ultimi decenni del 20° sec. si è assistito a un notevole cambiamento della durata della vita umana che, in poco più di [...] fenomeno fondamentalmente negativo, sia a livello personale sia a livello sociale. Alla base di questo atteggiamento c’è il pregiudizio deterioramento del soma e comprenderne il meccanismo di azione.
Due grandi problemi rimangono irrisolti: quello ...
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sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...
azione1
azióne1 s. f. [dal lat. actio -onis, der. di agĕre «agire», part. pass. actus]. – 1. a. L’agire, l’operare, in quanto espressione e manifestazione della volontà; s’identifica ora con atto (considerata in questo caso l’azione come atto...