Composto eterociclico, di formula C4H5N, scoperto nel 1834 da F.F. Runge nel catrame di carbon fossile, riscontrato poi nell’olio di Dippel. È un liquido incolore, che imbrunisce all’aria, dall’odore non [...] . Ha carattere aromatico dovuto alla delocalizzazione dei 4 elettroni π dell’anello e alla coppia elettronica non impegnata dell’azoto ed è chimicamente simile al fenolo, però i derivati alchilati hanno deboli proprietà basiche; il p. libero trattato ...
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In chimica, si dice di elemento o composto che manifesta scarsa o nulla tendenza a reagire. In particolare si comportano come i. i gas rari (elio, neo, cripto ecc.), che formano prodotti di combinazione [...] chimici soltanto in particolari condizioni. Le atmosfere i. sono costituite da gas i., quali i gas rari, l’azoto e altri, e vengono impiegate in molte operazioni tecnologiche (fusione di metalli, saldatura, reazioni chimiche).
Nella tecnica della ...
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elettroaffinità Tendenza di un atomo ad attrarre elettroni, formando ioni negativi secondo la reazione:
Me + e– → Me–
Quantitativamente è misurata dall’energia liberata nella reazione precedente, solitamente [...] piccola tanto che la formazione di ioni non avviene, o avviene difficilmente, come si verifica per il boro e l’azoto. Anche i metalli alcalini e alcalino-terrosi che tendono a dare ioni positivi hanno basse affinità elettroniche, mentre gli alogeni ...
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Elemento chimico che possiede caratteristiche chimiche e fisiche assai differenti da quelle che caratterizzano lo stato metallico (chiamato un tempo metalloide). I n. sono cattivi conduttori del calore [...] o neutro, in soluzione possono dare origine solo a ioni negativi (anioni). Alcuni n. sono gassosi a temperatura ordinaria (azoto, idrogeno, ossigeno) o facilmente liquefacibili (cloro); altri sono liquidi molto volatili (bromo) o solidi a basso punto ...
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Fisico statunitense (Tapolca, Ungheria, 1902 - Santa Monica 1991); prof. di fisica all'univ. di California dal 1940, presidente dell'Unione geofisica e geodetica internazionale dal 1963 al 1967. È noto [...] per i suoi studî di spettroscopia, con particolare riguardo all'alta atmosfera: riuscì per primo a riprodurre in laboratorio lo spettro delle aurore polari e accertò la presenza di azoto atomico nell'alta atmosfera. ...
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glutammina
Ammide dell’acido glutammico. È un amminoacido neutro, abbondante nelle proteine e presente, libero, in molti tessuti animali e vegetali. È l’unico amminoacido capace di passare rapidamente [...] metabolizzato. La g. serve da deposito di ammoniaca, che si libera in presenza dell’enzima glutamminasi e fornisce l’azoto amminico ad altri composti nel corso di svariati processi di sintesi biologica (per es., biosintesi dei nucleotidi purinici e ...
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Sostanze che hanno azione biologica simile a quella dell'adrenalina, oppure sostanze la cui molecola è simile a quella dell'adrenalina. Fra le due definizioni vi sono rapporti stretti, se pure non assoluti. [...] di azione adrenalinosimile sono: a) la soppressione dell'ossidrile alcoolico secondario (tipo II); b) la soppressione del metile all'azoto (tipo III); c) la soppressione di uno dei due ossidrili fenolici (tipo IV); d) un leggero allungamento della ...
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WIELAND, Heinrich Otto
Chimico, nato a Pforzheim, Baden, il 4 giugno 1877, morto a Monaco di Baviera il 5 agosto 1957; prof. di chimica a Monaco, direttore, dopo il raggiungimento dei limiti di età, [...] . Premio Nobel per la chimica per il 1927.
Ha svolto importanti ricerche di chimica organica (azione degli ossidi di azoto sui doppî legami, idrazina, radicali liberi, alogenazione e nitrazione del benzene, ecc.). Oltre ai suoi studî sugli acidi ...
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L’insieme dei processi mediante i quali molti microrganismi per la produzione dell’energia necessaria alle loro attività metaboliche utilizzano l’energia chimica prodotta dalla demolizione del glucosio [...] sviluppo o per sopperire ai loro fabbisogni energetici debbono contenere, oltre a composti del carbonio, anche azoto, fosforo e componenti secondari. Come fonti di azoto si usano di solito: ammoniaca, sali di ammonio, urea e in qualche caso composti ...
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In geofisica, la luminosità diffusa del cielo notturno dovuta alla liberazione, durante le ore notturne, dell’energia solare immagazzinata nell’alta atmosfera durante il giorno sotto forma di energia di [...] dissociazione o ionizzazione. L’emissione più intensa si ha nell’infrarosso, essenzialmente a opera dell’OH; nel visibile le emissioni più importanti sono quelle dell’ossigeno e, in minor misura, dell’azoto. ...
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azoto
ażòto s. m. [dal fr. azote, voce coniata (1787) dal chimico fr. L.-B. Guyton de Morveau, con il gr. ἀ- priv. e ζωή «vita»]. – Elemento chimico tri- e pentavalente, di simbolo N, numero atomico 7, peso atomico 14,007, appartenente al...
azotare
ażotare v. tr. [der. di azoto] (io aṡòto, ecc.). – 1. In agraria, concimare un terreno con fertilizzante contenente azoto. 2. In chimica, combinare con l’azoto, far reagire con l’azoto.