Rapida reazione di ossidazione di una sostanza, detta combustibile, da parte di un agente ossidante, il comburente, accompagnata da un elevato sviluppo di calore e spesso di luce. Nella maggior parte [...] liberava sotto forma di calore formando la fiamma. Alla fine del 1700 A.L. Lavoisier dimostrò sperimentalmente che l’aria è un miscuglio di ossigeno e di azoto e che la c. è un fenomeno d’ossidazione nel quale l’ossigeno agisce da comburente mentre l ...
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Aggregati (clusters) costituiti da un elevato numero (sempre pari) di atomi di carbonio (da 40 a 190 ca.) e caratterizzati da un’elevata stabilità. Sono stati chiamati f. per l’analogia della loro struttura [...] sostituiti da atomi di tipo diverso. I più studiati sono quelli contenenti atomi di boro ( borafullereni) o di azoto ( azafullereni). Poiché questi atomi possiedono un elettrone di valenza in meno rispetto al carbonio, gli eterofullereni contenenti ...
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Fisico statunitense (Seneca Falls, New York, 1898 - Los Angeles 1973). Professore di fisica al California Inst. of technology di Pasadena e, dal 1946 al 1964, direttore dell'Osservatorio di Mount Wilson [...] la maggior parte della sua attività a ricerche di spettroscopia astronomica; ha per primo stabilito l'origine di alcune righe presenti nello spettro delle nebulose planetarie, prodotte da ossigeno e azoto in stadî di ionizzazione particolari. ...
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Kondorosi, Éva. – Biologa ungherese (n. Budapest). Vicepresidente dell’European research council e ricercatore presso l’Accademia ungherese delle scienze, ha legato il suo nome alle innovative ricerche [...] azotofissatori, e fornendo in tal modo un imprescindibile contributo alla comprensione dei meccanismi di fissazione dell’azoto, il cui campo di applicazione nell’ambito della sicurezza alimentare potrebbe consentire di ridurre la dipendenza dai ...
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Anestetici volatili. - Notevoli progressi si sono fatti in questo campo, anche grazie alla invenzione di speciali apparecchi per anestesia che permettono il ricupero degli anestetici dall'aria espirata [...] d'esplosione. Il suo uso come anestetico, per anestesia generale o per anestesia leggera, associata in tal caso a ossido di azoto e ossigeno, si è diffuso dopo il 1939, per merito del chimico Chalmers. Non può usarsi negli apparecchi a ricupero con ...
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laparoscopia
Indagine diagnostica consistente nella visione diretta del peritoneo parietale e viscerale e di numerosi organi intraperitoneali per mezzo di un particolare strumento (laparoscopio) che [...] locale novocainica, introducendo nel cavo addominale 3.000÷4.000 cm3 di gas (anidride carbonica o protossido di azoto) e, attraverso una piccola incisione cutanea in sede paraombelicale destra, l’estremità, munita di mandrino, del laparoscopio. Si ...
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purine
Composti chimici eterociclici azotati, costituiti dalla condensazione di un anello di pirimidina e uno di imidazolo con eventuali sostituenti. La purina propriamente detta è il composto costituito [...] ma meno forti dell’imidazolo; mostrano comportamento anfotero formando sali sia con gli acidi forti, per protonazione di un atomo di azoto, sia con le basi forti, per eliminazione di un protone imminico. In natura la purina non si trova libera, ma ...
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Chimico britannico (Glasgow 1852 - High Wycombe 1916). Premio Nobel per la chimica nel 1904, le prime ricerche di R. riguardarono la chimica organica: studiò gli acidi toluici, preparò la piridina da acido [...] carbonica, e stimolato dalle ricerche di J. W. S. Rayleigh, che aveva messo in evidenza una discrepanza tra le densità dell'azoto ottenuto dall'aria atmosferica e di quello ricavato per via chimica, R. ipotizzò che l'aria contenesse un gas raro più ...
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Ingegnere e chimico tedesco, nato a Colonia il 27 agosto 1874. Studiò ingegneria a Charlottenburg e chimica a Lipsia; nel 1899 entrò nella Badische Anilin- und Sodafabrik, di cui divenne presidente nel [...] 1919. Dal 1925 è presidente della I. G. Farbenindustrie. Conseguì nel 1931 il premio Nobel per la chimica, insieme con Friedrich Bergius.
Il suo nome è principalmente legato alla sintesi dell'ammoniaca dall'azoto atmosferico (processo Haber-Bosch). ...
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Tecnologo (Birmingham 1813 - West Dulwich, Londra, 1890). Ingegno versatile e concreto, è noto per aver ideato un processo di estrazione dell'argento dal piombo; in campo metallurgico diede un significativo [...] le innovazioni apportate da P. anche in altri settori (impiego della canfora come plastificante per la nitrocellulosa, vulcanizzazione a freddo della gomma con monocloruro di zolfo e ossidi di azoto, impermeabilizzazione di materiali plastici). ...
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azoto
ażòto s. m. [dal fr. azote, voce coniata (1787) dal chimico fr. L.-B. Guyton de Morveau, con il gr. ἀ- priv. e ζωή «vita»]. – Elemento chimico tri- e pentavalente, di simbolo N, numero atomico 7, peso atomico 14,007, appartenente al...
azotare
ażotare v. tr. [der. di azoto] (io aṡòto, ecc.). – 1. In agraria, concimare un terreno con fertilizzante contenente azoto. 2. In chimica, combinare con l’azoto, far reagire con l’azoto.