CARPITELLA, Diego
Giovanni Giuriati
Nacque a Reggio di Calabria il 12 giugno 1924. Il padre, Salvatore, era colonnello dell’esercito; la madre, Rosa, maestra elementare, era nata a Pantelleria, dove [...] Einaudi (Esiste in Italia un fondo di musica popolare indipendente dalla tradizione ‘colta’? Una discussione sul libro di BélaBartók, in Notiziario Einaudi, V (1956), 1-2, pp. 7-10).
Un’altra proposta critica importante che Carpitella elaborò ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Ogni suono ha un corpo e rimanda inevitabilmente a una fonte sonora. Nella storia della [...] dionisiaca delle musiche extracolte non solo in Stravinskij, ma anche in Claude Debussy, Maurice Ravel, Manuel De Falla, BélaBartók e altri antiromantici) a scapito di quelli individuali, civilizzati, sentimentali e misurati.
Nel periodo fra le due ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la musica diventa parte attiva di quella ricerca d’identità [...] soggetto della destrutturazione e ricomposizione formale della musica colta. Con Mahler – così come con Liszt e come sarà con BélaBartòk e con Ferruccio Busoni – è l’idea stessa della storia della musica a cambiare, dal momento che, nella sua ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il folk music revival è stato in Europa un fenomeno complesso che ha attraversato tutto [...] europei da intenti nazionalisti e da un concetto di popolo-nazione di derivazione ottocentesca, trova in Ungheria con BélaBartók (1881-1945) e Zoltán Kodály (1882-1967) un’articolata realizzazione.
In Italia questa fase della riproposta del folklore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento, la danza e la musica affrontano un profondo rinnovamento estetico e tecnico, [...] sia nei coreografi meno aggiornati che negli spettatori più conservatori.
Tuttavia, ancor prima dell’apparizione di Stravinskij, BélaBartók (1881-1945) e altri compositori d’avanguardia sulla scena del teatro coreografico, la danza d’arte ha ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le relazioni tra la musica colta europea (prevalentemente basata sulla scrittura) e [...] ’incontro tra la musica colta e le tradizioni musicali, si verifica nell’opera di BélaBartók (1881-1945). Compositore, pianista e ricercatore ungherese, Bartók è il massimo rappresentante di una tendenza assai diffusa nell’Est europeo: quella cioè ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea che la musica rappresenti un “marchio nazionale” nasce alla fine dell’Ottocento. [...] con elementi folklorici. Antonin Dvorák (1841-1904), Leós Janácek (1854-1928), Zóltan Kodály, per certi aspetti persino BélaBartók (1881-1945), incarnano la grandezza della “nazione” che attende di trovare una propria autonomia. Ma la musica è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le musiche di tradizione orale sono state per secoli appannaggio prevalente in Europa [...] della seconda guerra mondiale, la più completa ricerca con documentazione fonografica sulle musiche contadine europee si deve a BélaBartók (1881-1945), a proposito della tradizione ungherese, bulgara e rumena.Nel 1947 per opera di Maud Karpeles ...
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TURCHI, Guido
Cesare Fertonani
Nacque a Roma il 10 novembre 1916, secondogenito di secondo letto di Francesco, giornalista che scrisse per l’Osservatore romano e il Corriere della sera, ed Emma Giuliani. Studiò [...] esempi di Petrassi e Casella, esso risente al contempo della lezione decisiva di autori come Paul Hindemith e BélaBartók. Caratteristica di Turchi è, in ogni caso, l’asistematicità dell’approccio compositivo, nella definizione di una cifra personale ...
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forme musicali
Ennio Speranza
I diversi modi di organizzare i suoni nella storia della musica
L'organizzazione dei suoni ha dato vita con il passare dei secoli a diverse forme musicali. Tragedia greca, [...] i compositori inventano anche nuove forme sempre più personali. Un esempio è la forma ad arco dell'ungherese BélaBartók che costruisce spesso le sue musiche in modo simmetrico (ABCBA).
Menzioniamo inoltre gli esperimenti dell'americano John Cage ...
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