Figlio (Alcsút, Ungheria, 1872 - Vienna 1962) di Giuseppe del ramo palatino d'Ungheria. Generale, nella prima guerra mondiale comandò reparti di truppe ungheresi sul fronte serbo e su quello russo; sul [...] al consiglio nazionale ungherese ma non al governo comunista di Béla Kun, al quale oppose un comitato a Szeged. Crollato Intesa e d'accordo con l'imperatore in esilio, esercitò i poteri sovrani, ai quali però dovette rinunziare il 23 agosto ...
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Musicologo ungherese (n. Debrecen 1920). Prof. (dal 1955) di estetica e teoria della musica nell'Accademia di musica di Budapest, della quale è anche stato rettore (1980-88); direttore (1973-80) dell'Istituto [...] scienze ungherese. Ha affrontato in chiave marxista i problemi dell'estetica musicale, soffermandosi in particolare su Debussy (Achille-Claude Debussy, 1959) e una su Bartók (Bartók Béla, 1965, 2a ed. 1970), del quale ha raccolto lettere, scritti e ...
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Figlio (n. 1052 - m. forse 1087) di Andrea I, fu incoronato re dal padre nel 1057 e gli fu data in sposa (1058) la figlia dell'imp. Enrico III, che riconobbe l'indipendenza dell'Ungheria dall'impero. Ma [...] lo zio Béla, fondandosi su precedenti accordi stipulati con il fratello Andrea, cacciò dal regno (1060) quest'ultimo (che morì durante la fuga) e S., e occupò il trono. S. riconquistò il trono (1063) con l'aiuto dell'imp. Enrico IV, ma lo perdette di ...
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Scrittore sloveno (Mengeš, Lubiana, 1830 - Novo Mesto 1905). Insegnante, nel 1867 fu costretto ad abbandonare il servizio per le sue idee liberali. Nei suoi racconti rielaborò i motivi della tradizione [...] ; Verske bajke "Favole religiose", 1881; Bajke in povesti o Gorjancich "Favole e racconti dei monti Gorjanci", 1882-88). Di notevole importanza i suoi volumi di ricordi (Moje življenje "La mia vita", 1905-06; Izprehod v Belo krajino "Passeggiata in ...
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Diplomatico romeno (Bucarest 1881 - Firenze 1958). Entrato nel servizio diplomatico durante la prima guerra mondiale, rappresentò il suo paese a Parigi, Belgrado, Budapest, Berlino; dal 1939 al 1940 fu [...] di guerra; per questo gli fu conferita la cittadinanza onoraria. Fra le sue opere: Firenze città aperta (1945); Suggerimenti per la pace (1945); I responsabili (1949); O primă experienţă comunistă în Ungaria (1957), sul tentativo rivoluzionario di ...
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Drammaturgo ungherese (Balmazújváros, Hajdú-Bihar, 1880 - Budapest 1974). Noto soprattutto come librettista del Mandarino meraviglioso di Béla Bartók (1918), è altresì autore di una ventina di commedie [...] brillanti-sentimentali tradotte e rappresentate anche all'estero, tra le quali: Hálás utókor ("I posteri grati", 1908); Falusi idill ("Idillio di villaggio", 1908); Taifun ("Il tifone", 1909); Róza néni ("Zia Rosa", 1913); Antonia (1925); Postás ...
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Nipote (m. 1061) di Stefano I, salì al trono nel 1046, richiamato dall'esilio dopo l'insurrezione xenofoba e pagana onde fu cacciato Pietro, che aveva offerto l'Ungheria in feudo all'imperatore Enrico [...] III. Andrea tenne testa a questo e ai pagani ristabilendo il cristianesimo; perì nel conflitto con il fratello minore Béla che gli successe sul trono. ...
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Lutoławski, Witold
Marta Tedeschini Lalli
Compositore polacco, nato a Varsavia il 25 gennaio 1913, morto ivi il 7 febbraio 1994. Studiò al conservatorio di Varsavia, dove fu allievo di J. Lefeld per [...] (1950-54) e la Musique funèbre. À la mémoire de Béla Bartók (1954-58). In questo brano, vertice della prima fase Concerto per violoncello e orchestra (1969-70, dedicato a Rostropovič), i Preludi e Fughe per 13 archi solisti (1970-72).
Nelle ...
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FALIER, Marino
Giorgio Ravegnani
Nacque verso il 1285 da Iacopo figlio di Marco, dei Falier della contrada dei Ss.Apostoli, e da Beriola figlia di Giovanni Loredan. Poche sono le notizie certe sugli [...] dieci fra il 1315 e il 1320 e fu più volte eletto fra i capi e fra gli inquisitori.
Come membro dei Dieci ebbe nel 1320, , nella lezione più comunemente riportata, suonano "Marin Falier de la bela moier, altri la galde [la gode] e lui la mantien". ...
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GOZZANO, Guido
Marziano Guglielminetti
Nacque a Torino il 19 dic. 1883, da genitori entrambi canavesani, più precisamente di Agliè. Il padre, Fausto, ingegnere (1839-1900), e la madre, Diodata Mautino, [...] Paris 1900). In particolare è F. Jammes ad attirare il G., sebbene i versi trasposti l'anno dopo nel cosiddetto Albo dell'officina dimostrino un'attenzione 5 agosto, e da Torino del passato. "La Bela Madamin la völô maridè", nella Nuova Antologia del ...
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