VICINO da Ferrara
Valentina Catalucci
Con la definizione di «Vicino da Ferrara» Roberto Longhi, nella sua Officina ferrarese del 1934, conferì un nome di comodo alla personalità di unartista attivo [...] pp. 83-138; G. Sassu, Verso e oltre Schifanoia, in Cosmè Tura e Francesco del Cossa: l’arte a Ferrara nell’età di Borsod’Este (catal.), a cura di M. Natale, Ferrara 2007, pp. 415-425; M. Toffanello, Le arti a Ferrara nel Quattrocento. Gli artisti e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Alessia Trivellone
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La supremazia della famiglia Bentivoglio, affermatasi a Bologna fra il 1445 e il [...] città dopo aver subito un ingiusto trattamento da parte del duca Borsod’Este per i lavori nel Salone dei Mesi nel Palazzo di della Morte e della Fama (1488-90); al secondo la pala d’altare. Per una breve stagione Francia, che si firma talora “ ...
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ACCOLTI, Francesco (detto Francesco Aretino o, per antonomasia, l'Aretino)
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Figlio di Michele e di Margherita Roselli, nato ad Arezzo tra il 1416 e il '17, fu scolaro di Francesco Filelfo a Siena tra [...] cortese fermezza dai priori di Siena), questi insegnò ininterrottamente fino al 1457, quando, il 19 agosto, venne da Borsod'Este nominato professore di diritto canonico e civile a Ferrara; gli era inoltre confermata la carica di consigliere del duca ...
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ARCOLANO (Hercolano, De Arcolis), Giovanni
Mario Crespi
Nacque a Verona nel 1390-93 dal notaio Amolfo, di antichissima e nobile famiglia originaria della borgata veronese di Arcole, e dalla sua prima [...] e dipinti.
Morì nel gennaio del 1458 a Ferrara, città della quale era cittadino onorario dal 1455 per decreto di Borsod'Este, e fu sepolto nella chiesa ferrarese di S. Domenico, vicino alla cappella dei Giocoli, detta del Crocifisso.
Bibl.: S. De ...
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Miniatore e umanista (n. in Ungheria 1430 circa - m. Bologna dopo il 1471), familiare di Giovanni Hunyadi (v.). Certosino (dal 1445 circa), vicario, poi (1469) priore della Certosa presso Ferrara, consigliere [...] del duca Borsod'Este, successivamente (1471 circa) a Pavia. Scrisse e miniò per Mattia Corvino il De regiis virtutibus (1467), ora alla Biblioteca Vaticana, e per Ercole I d'Este il De origine clarissime illustrissimeque domus (attualmente alla ...
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Scultore (m. Ferrara 1453), nato forse a Firenze, attivo dapprima a Padova, quindi (dal 1443) a Ferrara, alla corte estense; fu detto anche Niccolò del Cavallo dal monumento equestre a Niccolò III d'Este [...] in terracotta col Miracolo di s. Eligio (Museo civico), la porta laterale degli Eremitani e due tondi con busti di santi. Con lui collaborò il figlio Giovanni che, tra l'altro, compì (1454) il monumento a Borsod'Este, iniziato dal padre. ...
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Umanista (n. Reggio nell'Emilia 1439 - m. forse a Mantova 1493 circa). Dopo avere studiato a Modena, attorno al 1458 si trasferì a Ferrara, dove seguì le lezioni di Guarino Veronese, e dove visse alla [...] di Federico Gonzaga, del cui figlio Francesco fu precettore. Lasciò poemetti (Triumphus in Borsium Atestinum carmen; Carmen de apparatu contra Turcum, dedicato a Borsod'Este; De casibus Herculis in insania), elegie, epigrammi, egloghe e satire. ...
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Pittore e medaglista (Reggio nell'Emilia 1440 circa - Ferrara 1504), figlio naturale di Niccolò III d'Este. Lavorò a Milano e a Pavia (1461-69), al servizio degli Sforza, poi a Ferrara (1469-74) per Borso [...] ), un affresco dell'oratorio della Concezione a Ferrara (ora nella Pinacoteca) e tre medaglie, di cui due dedicate a Ercole d'Este e datate (1472). Gli sono attribuiti, tra l'altro, alcuni ritratti negli affreschi del palazzo Schifanoia a Ferrara. ...
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Fiorentino (prima metà del sec. 14º), uomo di corte di Obizzo III d'Este, intorno a cui fiorì presto una vasta leggenda, già raccolta dal Sacchetti, che lo dipinse capace di qualunque beffa a scopo di [...] del G., in prosa e in versi. La novellistica parla di un secondo G., che sarebbe vissuto, nel sec. 15º, sotto Niccolò III e Borsod'Este: ma non è che un effetto della tendenza, comune ai narratori di aneddoti, ad avvicinare gli eroi ai proprî tempi. ...
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Miniatore, nato probabilmente a Modena, ma detto Tedesco a ricordo dell'origine paterna; attivo dal 1441 al 1479. Fu a Ferrara al servizio di Lionello d'Este. Si ricordano di lui un Breviario e un Messale, [...] oggi perduti. Ebbe anche parte nella famosa Bibbia di Borsod'Este. La sua arte fu continuata dal figlio Martino. ...
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miniatura
s. f. [der. di miniare]. – 1. a. L’arte di dipingere in piccole proporzioni, con colori e oro, su pergamena, carta, rame, avorio, ecc. In origine, la decorazione dei codici col minio. b. In senso concr., lavoro d’arte eseguito con...