Adattamento latino mediev. del nome dell'astrologo musulmano Abū ῾Alī al-Khayyāt (1a metà del sec. 9º), forse di Baghdād. Un suo opuscolo astrologico ha avuto due traduzioni latine. ...
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Scrittore arabo di origine saudita (Amman 1933 - Damasco 2004). Dopo aver vissuto in numerosi paesi arabi ha soggiornato a Baghdād (1975-81), quindi, in seguito a problemi col regime iracheno, in Francia [...] (fino al 1986) e successivamente in Siria. I suoi romanzi, alcuni tradotti anche in Europa e negli USA, riflettono le esperienze dell'autore, particolarmente sensibile ai conflitti mediorientali. Tra i ...
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Abu Nidal
Nome di battaglia (ar. «il combattente») di Sabri Khalil al-Banna, capo politico e mercenario palestinese (Jaffa 1937-Baghdad 2002). Nel corso della sua carriera di guerrigliero per la causa [...] palestinese e al soldo di vari regimi mediorientali, fondò il Consiglio rivoluzionario di al-Fatah (1974), opposto a ogni trattativa di pace, e compì gravi atti terroristici, fra cui l’attacco a Fiumicino ...
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Famiglia di medici di origine siriaca, nestoriani, così chiamati da un B., il cui figlio Giorgio nel 765 fu chiamato a Baghdād dal califfo al-Manşūr; medici di corte furono pure B. (m. 801) figlio di Giorgio, [...] il figlio di questo Gabriele, e B. figlio di Gabriele; la vedova di ῾Ubaidallāh, figlio di questo, ebbe in seconde nozze Gabriele (m. 1007), il cui figlio, Abū Sa῾īd ῾Ubaidallāh, lasciò alcuni scritti ...
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ir Califfo abbaside (sec. 13º), penultimo della dinastia, regnò dal 1226 al 1242. A lui risale la fondazione della Madrasa Mustanṣiriyya a Baghdād. ...
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Generale del califfo al-Ma'mūn, governatore e poi emiro del Khorāsān (820-822), dove fondò una dinastia indipendente del califfato di Baghdād. È famosa un'epistola, a lui attribuita, di consigli e ammaestramenti [...] politici al figlio ῾Abdallāh ...
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Califfo abbaside (n. 1093 - m. 1135), salito al trono nel 1118. Fu il primo abbaside che dopo l'insediamento dei Buwaihidi a Baghdād tentò di recuperare il diretto potere politico nell'Iraq. Lottò per [...] questo contro i Selgiuchidi, ma fu infine ucciso per ordine del sultano Mas῾ūd ...
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Pseudonimo del poeta arabo Abū ῾Alī Muḥammad (765-860) vissuto con alterne vicende di favore e disgrazia alla corte degli Abbasidi di Baghdād. Il suo temperamento satirico e le sue convinzioni sciite dettero [...] alla sua produzione poetica un carattere di fronda, aggressivo e polemico; la parte conservataci è importante come documento storico dell'epoca ...
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Scrittore arabo, che verso il 1010 d. C. compose nell'Iraq una specie di mimo (hikāya), narrante la giornata d'un parassita di Baghdād, Abū l-Qāsim: opera appesantita da sfoggio di erudizione, ma notevole [...] per realismo descrittivo ...
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Generale arabo dell'epoca abbaside, che tra il 908 e il 933 fu l'arbitro e quasi il dittatore alla corte califfale di Baghdād, dove i califfi al-Muqtadir e al-Qāhir dovettero subire la sua onnipotente [...] influenza; al-Qāhir riuscì infine a sbarazzarsi di lui facendolo giustiziare ...
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zona verde
loc. s.le f. In un’area interessata da un conflitto armato, zona militarmente protetta e sorvegliata. ◆ E sotto una delle tende gli uomini della Kfor e i serbi firmano un piccolo ma fondamentale accordo: a quasi due anni dalla fine...
Esse Bi
Esse Bì s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla SB, Silvio Berlusconi. ◆ Emilio Fede non ha solo una cotta per Esse Bì, è anche un iperbushista d’assalto: l’ha voluto dimostrare sgridando in diretta, sul suo...