Sultano selgiuchide (sec. 11º), fondatore dell'Impero musulmano dei Turchi selgiuchidi in Asia Anteriore. Regnò dal 1037 al 1063 a. C., e fu il primo dei "Grandi Selgiuchi", che si succedettero formalmente [...] . I rapporti con il califfo furono al centro della sua politica e culminarono nel suo ingresso vittorioso a Baghdād (1055), dove ricevette il titolo di "re d'Oriente e Occidente"; più tardi (1062) ottenne di sposare una figlia del califfo stesso ...
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ir Califfo fatimida d'Egitto (n. 1029 - m. 1094), salito al trono nel 1036. Il suo lungo regno parve segnare l'apogeo della potenza fatimida (nel 1059 fu per un momento riconosciuto califfo persino a Baghdād) [...] e della corrente religiosa ismailita, ma conobbe anche crisi gravissime, superate grazie all'energico visir Badr al-Giamālī. Lo stato fiorente dell'Egitto sotto al-M. ci è stato descritto dal viaggiatore ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] oltre a finanziarlo con i fondi waqf. Quindi, oltre al bīmāristān di Damasco, la Madrasa di al-Daḫwar e la Mustanṣiriyya di Baghdad che si occupavano soprattutto di medicina, questo è il primo esempio a noi noto nella storia dell'Islam di un luogo in ...
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al-Mustansir, Abu Tamim
Califfo fatimide d’Egitto (n. 1029-m. 1094). Salito al trono nel 1036, il suo lungo regno segnò l’apogeo della potenza fatimide (nel 1059 fu per un momento riconosciuto califfo [...] persino a Baghdad) e dell’ismailismo, ma conobbe anche gravissime crisi interne causate dallo strapotere dei mercenari turchi e berberi. Questi furono infine repressi grazie all’energico visir armeno Badr al-Jamali, che pose da allora il califfato ...
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Sultano ottomano (n. 1612 - m. 1640), salito al trono nel 1623, dapprima sotto la reggenza della madre. Energico fino alla crudeltà, ristabilì la disciplina nell'esercito, domò la rivolta dell'emiro druso [...] Fakhr ad-dīn, conquistò (1635) Tabrīz e (1638) Baghdād, togliendola ai Persiani. La sua persona e la sua corte ci sono descritte da Evliya Çelebi. ...
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Emiro, figlio di ‛Alī, già re del Ḥigiāz, nato a eṭ-Ṭā'if (Arabia) nel 1914; ha studiato in Egitto e in scuole militari inglesi. Quando alla morte del re dell'‛Irāq, Ghāzī, figlio di Faiṣal I, (avvenuta [...] 1939) fu proclamato re suo figlio Faiṣal II, la reggenza fu affidata ad ‛Abd el-Ilāh, zio materno di Faiṣal. Costretto a ritirarsi a Bassora nel 1941, al tempo della sollevazione irachena, ritornò a Baghdād e riprese l'esercizio dei suoi poteri. ...
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Sultano musulmano d'India (sec. 13º), la maggiore personalità della dinastia dei cosiddetti re schiavi. Regnò dal 1210 al 1235 e con una serie di campagne vittoriose s'impadronì dell'India a N dei Monti [...] Vindhya. Fu in rapporto col califfato di Baghdād, e proseguì la costruzione del Quṭb Minār. ...
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Califfo abbaside (sec. 9º), che regnò dall'862 all'866. Il suo breve regno si svolse tutto nella lotta col cugino al-Mu῾tazz e fra gli intrighi dei generali turchi Waṣīf e Bughā. Riportò (865) la residenza [...] califfale da Sāmarrā a Baghdād, ma poco dopo fu costretto ad abdicare e ucciso. ...
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Dinastia araba, originaria della tribù dei Banū Mazyad che, migrata dall'Arabia nell'Iraq, si stabilì lungo la riva destra del Tigri, e nel sec. 11º riuscì a estendere il proprio potere su quei territorî, [...] sottraendoli al diretto dominio del califfo di Baghdād. Il quarto principe della dinastia, Ṣadaqa (1086-1108), fondò la città di al-Ḥilla sull'Eufrate, che divenne la capitale, ed ebbe una notevole prosperità commerciale e artistica. I M. promossero ...
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al-Amin, Muhammad
Califfo abbaside (n. 787-m. 813). Figlio di Harun al-Rashid, regnò dall’809. Il suo tentativo di privare il fratello al-Ma’mun del diritto a succedergli scatenò una guerra civile, nel [...] corso della quale A., assediato in Baghdad dalle truppe favorevoli al fratello, fu ucciso mentre cercava di fuggire. ...
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zona verde
loc. s.le f. In un’area interessata da un conflitto armato, zona militarmente protetta e sorvegliata. ◆ E sotto una delle tende gli uomini della Kfor e i serbi firmano un piccolo ma fondamentale accordo: a quasi due anni dalla fine...
Esse Bi
Esse Bì s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla SB, Silvio Berlusconi. ◆ Emilio Fede non ha solo una cotta per Esse Bì, è anche un iperbushista d’assalto: l’ha voluto dimostrare sgridando in diretta, sul suo...