Uomo politico palestinese (Baghdād 1940 - al-Kuwait 2001). Nel 1959 fu tra i fondatori dell'Unione Generale degli Studenti Palestinesi (GUPS). Dopo aver lavorato per l'Organizzazione per la Liberazione [...] della Palestina (OLP), entrò a far parte dell'Esercito di Liberazione Palestinese (1967). Nel 1979 fondò a Gerusalemme la Società per gli Studi Arabi di cui rimase presidente fino alla morte. Nel 1982 ...
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Scrittore arabo musulmano (Baghdād inizio sec. 10º - Il Cairo 965 d. C.), autore specialmente di opere storico-geografiche. Viaggiò molto, visitando la Persia, il Hindū Kush, l'India, la Cina e infine [...] le isole di Giava e del Madagascar. La sua opera maggiore, compendio di una analoga assai più vasta, ora perduta, è Murūǵ adh-dhahab wa ma῾ādin al-giawāhir ("Campi auriferi e miniere di pietre preziose"), ...
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Fisico britannico (n. Baghdad 1962). Di padre iracheno e madre britannica, docente di Fisica teorica all'Università del Surrey, ha affiancato all’attività scientifica quella di divulgazione, conducendo [...] produzioni della BBC e collaborando con testate giornalistiche quali il Guardian e l’Observer. Tra i suoi testi vanno citati: Black holes, wormholes and time machines (1999; trad. it. 2003); Quantum: a ...
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Architetta irachena (Baghdād 1950 - Miami 2016) naturalizzata britannica. Artista dal linguaggio provocatorio che ha disegnato un nuovo modo di concepire lo spazio architettonico, è stata la prima donna [...] a vincere il premio Pritzker (2004), il massimo riconoscimento nell'ambito dell'architettura.
Laureatasi in matematica all'American University di Beirut, nel 1977 ha conseguito la laurea in architettura ...
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Filologo arabo (n. 1073 - m. Baghdād 1144), professore nell'università Niẓāmiyya di Baghdād. Tra le sue opere è importante una raccolta delle parole straniere, soprattutto iraniche, passate in arabo (Kitāb [...] al-mu'arrab) ...
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Naturalista e scrittore arabo musulmano (Baghdād 1162 - ivi 1231), è noto soprattutto per una sua descrizione dell'Egitto (trad. di S. De Sacy, 1810). ...
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Scrittore e poeta arabo (n. Baghdād 1863 - m. 1936), la maggior figura della moderna letteratura araba nell'Iraq. La sua ricca produzione lirica ha una forte impronta filosofica, di tipo pessimistico e [...] sociale ma mostra anche una notevole potenza fantastica ...
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Generale e politico musulmano (n. Baghdād 755); d'origine persiana, entrò al servizio degli Abbasidi, aiutandoli efficacemente a conquistare il potere, ma fu messo a morte da al-Manṣūr, perché sospetto [...] di congiura. La sua figura politica e religiosa resta in parte tuttora enigmatica ...
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Re del Ḥigiāz (Mecca 1879 - Baghdād 1935), figlio dello sceriffo della Mecca al-Ḥusain. Cooperò alla rivolta araba contro i Turchi (1916-18), e salì al trono nel 1924, all'abdicazione del padre, ma fu [...] costretto poco dopo, per l'occupazione wahhabita del Ḥigiāz, a lasciare il trono e il paese ...
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Letterato arabo (Iṣfahān, Persia, 897 - Baghdād 967), autore, oltre a opere minori, del Kitāb al-aghānī ("Libro dei canti"), fonte preziosa per la storia della cultura araba antica, per le notizie intorno [...] agli autori dei versi e delle melodie e ai cantori delle cento "arie" o poesie musicate ivi raccolte ...
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zona verde
loc. s.le f. In un’area interessata da un conflitto armato, zona militarmente protetta e sorvegliata. ◆ E sotto una delle tende gli uomini della Kfor e i serbi firmano un piccolo ma fondamentale accordo: a quasi due anni dalla fine...
Esse Bi
Esse Bì s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla SB, Silvio Berlusconi. ◆ Emilio Fede non ha solo una cotta per Esse Bì, è anche un iperbushista d’assalto: l’ha voluto dimostrare sgridando in diretta, sul suo...