Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] il giudizio è espresso in lettere alfabetiche (A, B, C) secondo un prevedibile ordine di moralità discendente 1956, entrambe dirette da Cecil B. De Mille, autore anche dell’agiografico e violento Il re dei re (The King of Kings, 1927). Da menzionare ...
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Restauro e conservazione
Gianluca Farinelli
Davide Pozzi
La disciplina del restauro cinematografico è un territorio dai confini incerti, ancora privo di regole codificate, di metodologie condivise, [...] opere di Abel Gance o di Ernst Lubitsch, di John Ford o di King Vidor: se ci si accontenta delle videocassette e dei DVD se ne Secondo gli stessi curatori del restauro (Peter Williamson, Gillian B. Anderson, Paul C. Spehr ed Eileen Bowser), la ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] insieme con quelli del cosiddetto filone catastrofico: come mostrare King Kong o Godzilla che avanzano distruggendo i grattacieli di tensione psicologica, e The whispering chorus (1918) di Cecil B. DeMille con la sua media di nove piani ravvicinati e ...
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Cinema nel cinema
Pietro Piemontese
Il metacinema
Al cinema, gli avvenimenti sembrano raccontarsi autonomamente tanto assomigliano al modo in cui si vedono nella quotidianità. Il cinema intrattiene [...] Hollywood. Show people (1928; Maschere di celluloide) di King Vidor è la storia di un'aspirante attrice che arriva a che l'attrice fa proiettare nella sua casa. Inoltre, compare Cecil B. DeMille sul set di Samson and Delilah (1949; Sansone e Dalila ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] Mack Sennett, Charlie Chaplin, Thomas Ince, Rex Ingram, Cecil B. DeMille, Marshall Neilan, Frank Borzage. In quegli anni, Sergej M. Ejzenštejn e Dziga Vertov, da Griffith a Chaplin e a King Vidor, da Eric von Stroheim a Josef von Sternberg ‒ che si ...
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Tecnica
Paolo Bertetto
Procedimenti tecnici e sviluppi tecnologici
Come grande esperienza della modernità il cinema è insieme una macchina tecnologica e industriale e un'arte di tipo assolutamente nuovo. [...] e corpi e dislocava lo spettatore stesso dentro lo spazio. B. Salt (1983) rammenta come nel 1897 fu inventata una testa . Gone with the wind (1939; Via col vento) di King Vidor costituisce il momento di piena affermazione spettacolare del colore, che ...
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Movimenti di macchina
Dario Tomasi
Ogni singola ripresa di un film può essere statica o dinamica. Nel primo dei due casi ci si trova di fronte a un'inquadratura fissa, nel secondo invece a un movimento [...] Gance, anche negli Stati Uniti registi come King Vidor diedero un loro contributo essenziale alla York1977, 1981² (trad. it. Bologna 2002, pp. 78-83, 184-94).
B. Salt, Film style and technology: history and analysis, London 1983, 1992².
D. ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] tra l'altro, in Metropolis (1927) di Fritz Lang.
Prototipo del film di trucchi si può considerare King Kong, diretto nel 1933 da Merian C. Cooper ed Ernest B. Schoedsack, i cui effetti speciali erano coordinati da Willis O' Brien: film in cui ogni s ...
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Cinecittà
Riccardo Martelli
Complesso di teatri di posa fondato a Roma nel 1937. La sua creazione fu una delle tappe della politica di sostegno alla cinematografia avviata dal regime fascista all'inizio [...] solo sei: War and peace (1955; Guerra e pace) di King Vidor, Helen of Troy (1956; Elena di Troia) di Robert Wise 1988.
L. Tornabuoni, Cinecittà tra presente e futuro, Roma 1988.
B. Torri, Cinecittà e l'industria, Roma 1988.
Cinecittà tra cronaca e ...
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Fantastico, cinema
Alessandro Cappabianca
Tra i generi cinematografici, il fantastico appare forse il meno facilmente definibile, presentando numerose tangenze con l'horror, l'avventura, la fantascienza, [...] per es., il risveglio della Mummia), spaziale (il gigantismo di King Kong) o sociale (i delitti di Mr. Hyde). A questo con Spencer Tracy. Ma fu soprattut-to King Kong (1933) di Merian C. Cooper e Ernest B. Schoedsack a costituire il testo capitale del ...
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n-word (N-Word, N-word) s, f, inv. Eufemismo sostitutivo dell’ingl. nigger e, in ogni altra lingua, del termine corrispondente (in it. negro). ◆ Nell'America del primo presidente nero c'è voluto un editore di Montgomery, Alabama, la città in...
bromance s. m. inv. La relazione di stretta amicizia tra due uomini. ◆ Di solito è la femmina, che si intrufola tra due maschi e rovina la pace. Qui sarà un maschio, a rovinare l’armonia della coppia. Il fatto è che Peter, alla vigilia delle...