BRUNI, Domenico (Luigi)
Silvana Simonetti
Nacque a Fratta (ora Umbertide) nel 1758 da Pietro, muratore, e da Francesca Brischi. Fin da bambino studiò lettere, lingue e canto, quest'ultimo con particolare [...] per l'alloggio; inoltre, gli venne concesso uno spettacolo a suo beneficio.
Al Teatro dell'Ermitage, a Pietroburgo, il B. cantò con esito assai favorevole alcune opere di Cimarosa nel 1788: La felicità inaspettata (24 febbraio), Atene edificata (29 ...
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BOSCHI, Giuseppe Maria
Giovanni Scalabrino
Non si conoscono di lui né il luogo (Napoli per alcuni, Viterbo per altri), né le date di nascita e di morte; sposò il contralto Francesca Vanini che fu cantante [...] Mancini e nell'anno successivo nell'Etearco del modenese G. Bononcini. Il 24 febbr. 1711 nel Rinaldo di Haendel il B. cantò nella parte di Argante rivaleggiando con successo con il cantante Nicolino nella veste del protagonista. In tale opera, che è ...
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BERTALDI, Maria (detta Marina Balducci)
Ada Zapperi
Nacque a Genova nel 1758. Si ignora da quale maestro avesse appreso l'arte del canto, ma, secondo notizie riportate dal Croce, godeva di una fama lusinghiera: [...] fra' quali io sono maschio", e in altre lamenta di doversi difendere da ingiuste e maligne insinuazioni.
A Palermo la B. cantò al Teatro S. Cecilia durante la stagione del carnevale 1781-1782 nella Ipermestra del Martin y Soler e nelle due opere ...
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BOTTERO, Alessandro
Clara Gabanizza
Nacque a Genova il 26 dic. 1831. Figlio di un negoziante, studiò il violino per diletto e a sedici anni, non volendo dedicarsi al commercio, fuggì di casa.
Le sue [...] successo e l'opera rimase il suo cavallo di battaglia per molti anni in Italia e all'estero. Nel biennio 1858-1859 il B. cantò ancora al Teatro di S. Redegonda Il diavolo della notte di G. Bottesini e Scaramuccia di L. Ricci, oltre al Don Bucefalo ...
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BOCCHERINI, Giovanni Antonio Gastone
Claudio Mutini
Fratello del più celebre Luigi, nacque a Lucca da Leopoldo e da Maria Santa Prosperi il 4 febbr. 1742.
Scarse notizie si hanno sulla sua giovinezza. [...] Instradato dal padre agli studi musicali, il B. cantò da contralto in Lucca durante le feste di S. Croce negli anni 1751, 1754 e 1755; nel 1757 figura nel corpo di ballo del teatro S. Salvatore di Venezia; sullo scadere dello stesso anno è a Trieste, ...
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BASADONNA, Giovanni
Ulisse Prota-Giurleo
Nato a Napoli nel 1806, apprese l'arte del canto dal grande tenore Andrea Nozzari, che trascorse a Napoli l'ultimo periodo della sua carriera. Il B. debuttò [...] Sancia di Castiglia (4 nov. 1832) e Roberto Devereux (29 ott. 1837), che Donizetti scrisse espressamente per lui. A Napoli il B. cantò anche, a più riprese, dal 1831 al 1844, al Teatro del Fondo, ma in breve fu assai ricercato nei maggiori teatri d ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] ., in Speculum, 1928, pagina 218 segg.; N. Rousseau, L'École grégorienne de Solesmes, Tournai 1910. - Sul canto liturgico bizantino: J. B. Rebours, Traité de psaltique, Parigi 1906; sull'armeno: P. Bianchini, Chants liturgiques de l'Église arménienne ...
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Canto caratterizzato da perfetta educazione della voce, rispetto alle varie esigenze musicali, allo scopo di preservare la bellezza del suono. Mezzi per raggiungere tale fine sono l’emissione sempre morbida [...] rinforzare o stemperare una nota ecc.
Periodo, scuola, stile del b. si dicono per eccellenza quelli della pratica virtuosistica italiana dei sec della poetica belcantistica fu la cooperazione tra il canto e la verità drammatica del personaggio. Contro ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] A. Caro, M. Bandello, G. di Tarsia, L. Tansillo, B. Tasso, B. Rota, A. di Costanzo ecc., e il folto gruppo delle poetesse una funzione fondamentale per la formazione e lo sviluppo del canto liturgico cristiano. In tale opera spiccano le figure di s ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] più significativo è l’apparire, nel 1748, dei primi tre canti del Messias, con cui s’impone F.G. Klopstock, poeta de Velde, si trovano significative opere di Behrens, W. Gropius e B. Taut, che offre le prime prove di ricerca di forme espressioniste.
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
cantare2
cantare2 v. tr. e intr. [lat. cantare, intensivo di canĕre «cantare»]. – 1. a. intr. (aus. avere) Modulare la voce, seguendo un ritmo vario ma determinato, dall’uno all’altro grado della serie dei suoni: c. a solo, in coro; c. da...