(ebr. e fenicio Ba‛al) Presso i Semiti, nome o epiteto della divinità, concepita come proprietaria o protettrice di un luogo o altrimenti caratterizzata: B. delle mosche (B. zĕbūb, Belzebù), dei cieli (B. shāmayim) ecc. L’origine e il carattere primitivo sono discussi: indubbio pare il legame con la vegetazione, quindi con le acque e il cielo, la pioggia ecc. L’animale sacro era il toro; il culto era ...
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Nome d'un idolo venerato nella città filistea di Accaron, al quale si rivolse Ochozia re di Israele in occasione d'una sua malattia: II [IV] Re, I, 2-16. Il nome significa secondo la lettera Baal delle [...] , 25; Marco, III, 22; Luca, XI, 15, 18, 19). Questa forma supporrebbe un ebraico Ba‛al zĕbūl col senso di Baal della dimora, forse alludendo alla dimora divina dell'idolo, oppure al mondo sotterraneo, dimora del principe dei demonî: tale applicazione ...
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(gr. Βῆλος, grecizzazione del semitico Baal) Mitico re dell’Egitto, figlio di Posidone e di Libia, fratello di Agenore, marito di Anchinoe (o Anchiroe), padre di Egitto e Danao (e, secondo altri mitografi, [...] anche di Fineo e Cefeo). Nella tarda tradizione greco-romana fu dato il nome di B. a eroi e personaggi leggendari orientali, e un B. figurò nella genealogia di Didone ...
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Città della Siria, ai piedi dell'Antilibano, a 1170 m. sul mare, a 34°10 N. e 36° 10′ È. Ha circa 6000 abitanti, la metà musulmani sciiti, un quarto musulmani sunniti e un quarto cristiani. E capoluogo [...] fertile campagna circostante. È luogo di villeggiatura elegante, con varî alberghi.
Antica città fenicia dedita al culto di Baal, chiamata Heliopolis dai Seleucidi e Colonia Julia Augusta dai Romani, seguì, dopo la conquista musulmana, le sorti di ...
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(gr. ᾿Ελαγάβαλος; lat. Elagabălus) Divinità solare siriaca, era il Baal di Emesa. Erodiano ci fornisce, grecizzato, il nome originario del dio, Elaiagabalos, cioè il «dio della montagna»: forse perché [...] il suo tempio a Emesa era situato sulla rocca. E. conobbe un momento di grande ma effimera fortuna a Roma con il principato di Elagabalo (lat. M. Aurelius Antoninus, detto Elagabalus o Heliogabalus; Emesa ...
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Tanit Divinità femminile dell’Africa settentrionale punica, di origine fenicia, paredra di Baal (➔) e più specificamente di Ba‛al Ḥammōn. Era la dea della fecondità e portava specialmente l’epiteto di [...] faccia di Baal. La diffusione del suo culto è attestata dalle molte stele votive rinvenute nella Cartagine preromana, in cui si vedono raffigurati il disco, la falce lunare e il cosiddetto simbolo di T., che sembra ritrarre approssimativamente una ...
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Fu così denominata dai Greci, che identificarono Baal con Elios, il Sole, la città siriana nota ancora oggi come Bá′albek (v.). La sua origine e la sua storia più antica, sono oscure. Fu dichiarata colonia [...] romana all'inizio del sec. I d. C; restano pochi avanzi del teatro e le cospicue rovine dell'acropoli.
È questa la più grandiosa costruzione romana pervenutaci; succedette forse a un più antico luogo di ...
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