BIANCHI, Eliodoro
Vittorio Frajese
Nacque a Cividate al Piano (Bergamo) il 6 maggio 1773 da Massimo e da Claudia Balestra. Ancora fanciullo, ebbe i primi insegnamenti di musica da suo padre, buon musicista [...] composizione.
Celebri maestri composero per il B. arie nelle loro opere: Rossini scrisse per lui una parte nel Ciro in Babilonia (Teatro Comunale di Ferrara, carnevale 1812), nell'Aureliano in Palmira (Milano, Teatro alla Scala, 1814)e nell'Edoardo e ...
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(fr. bible; sp. biblia; ted. Bibel; ingl. btble).
Sommario: Natura e carattere della Bibbia: Nome e divisione, autorità e ispirazione, p. 879; numero dei libri e canone, p. 882; ordine dei libri e carattere [...] più antichi (e sono assai rari) possono risalire al secolo nono; il primo che porti una data non sospetta (Leningrado, Codice babilonico dei profeti) è dell'anno 916. Accade perciò che fra gli originali e le più antiche copie a noi giunte passano da ...
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PETROLIO (dal lat. petra "pietra" e oleum "olio"; fr. pétrole; sp. petróleo; ted. Petroleum; ingl. petroleum)
Enzo MINUCCI
Alessandro MARTELLI
Alberto MARRASSINI
Leonardo MANFREDI
Mario Giacomo LEVI
Carlo [...] , Strabone e altri, già in tempi remoti il petrolio veniva adoperato nelle lampade, in luogo dell'olio d'oliva, in Babilonia e in Egitto. Per lo stesso scopo veniva adoperato l'olio minerale di Ecbatana (come Plutarco narra nella vita d'Alessandro ...
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È, in senso lato, il complesso delle forze armate organizzate di uno stato. In senso più ristretto, e oggi prevalente, è soltanto il complesso delle forze militari operanti per terra, differenziate dalle [...] ed efficienza militare delle grandi monarchie orientali, e rinviando per notizie più diffuse alle voci relative ai singoli paesi (babilonia e assiria; egitto; ebrei; persia, ecc.) e all'articolo generale guerra, arte della, vediamo come in Egitto l ...
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POLIGAMIA (dal gr. πολύς "molto" e γάμος "nozze")
Renato BIASUTTI
Plinio FRACCARO
Mario TIRELLI
Carlo AVETETTA
Il termine significa "nozze plurime" e dovrebbe avere valore comprensivo tanto per [...] si cautelava contro l'entrata in casa di mogli secondarie, che erano quindi ammesse, ma in posizione subordinata. Anche in Babilonia la monogamia è proclamata fino dagl'inizî del III millennio a. C., ma il codice di Hammurabi permette la poligamia ...
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TIRO (arabo Ṣūr)
Arnaldo MOMIGLIANO
Angelo PERNICE
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Antichissima città della Fenicia, oggi ridotta a un piccolo centro marittimo di 5-6 mila abitanti nella Repubblica Libanese. Sorge su una penisoletta, [...] dovette recuperare la sua libertà, se nel 585-573 era di nuovo assediata e conquistata definitivamente da Nabucodonosor II di Babilonia. Dal dominio babilonese, essa passò poi sotto l'impero persiano, e vi rimase fino al 332, salvo un breve periodo ...
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KUBILAY (anche Khubilāy, Kublāy, e Qūbilāy, ecc.)
Giorgio Levi Della Vida
Khān dei Tatari, figlio di Qūbilāy, figlio di Genghiz Khān (v.), fondatore della dinastia che dominò la Cina, col nome di Yüan [...] Tatari Khānbalik: trasferimento che richiama, appunto perché dovuto a cause analoghe, quello della capitale dell'Impero macedonico a Babilonia sotto Alessandro. E se l'immenso accrescimento della potenza tatara fece di K., il più potente sovrano del ...
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. Faraone della XXVI dinastia che regnò dal 570 al 526 a. C. Il suo nome è una variante, dialettale forse, dell'antico egiziano a‛ḥ-mq̂śe (j‛ḥ-j-mśjw) "è il dio luna che sta generato (nel neonato)". Secondo [...] alla sua ricostruzione. Una politica di eguale cordiale intesa perseguì con i Lidî. E con Creso di Lidia e con Nabonidu di Babilonia strinse lega nel 547, allorché l'ascesa di Ciro sul trono di Persia turbò la quiete dell'Oriente. Ma gli alleati dell ...
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IOACHIM (ebr. Yĕhōyaqīm; i Settanta 'Ιωακίμ; la Volgata Joakim)
Giuseppe Ricciotti
Uno degli ultimi re di Giuda, figlio di Giosia, che regnò dal 608 al 597 a. C. Egli era secondo figlio di Giosia (v.), [...] la morte. Quanto alla notizia di II Cron., XXXVI, 6, secondo cui Nabucodonosor avvinse in catene I. per portarlo prigioniero in Babilonia, sembra che la deportazione fosse un'intenzione non tradotta poi in atto: a ogni modo è certo da riferirsi alla ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] de Lugduno pone l’idea di costituire l’unica Chiesa dopo che quella maggioritaria sarebbe divenuta la meretrice di Babilonia, per cui dal tempo di Silvestro nessuno in essa avrebbe potuto conseguire la salvezza eterna89.
In Italia l’inquisitore ...
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babilonia
babilònia s. f. [uso fig. del nome della città di Babilonia, altro e più com. nome della città di Babele (v. babele), che nella tradizione cristiana indica spesso un luogo di perdizione e di ignominia, oltre che di gran confusione]....
babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo...