GIARDINO
G. Lugli
L. Guerrini
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
Vicino Oriente. - Gli antichi decantarono come una delle meraviglie del mondo i grandi g. di Babilonia, [...] di lamine di piombo. Così i g. durarono molti secoli ed erano ancora in piena efficienza sotto i re di Persia (v. babilonia).
Quando Lisandro andò ambasciatore presso Ciro il Giovane a Sardi (408 a. C.) ebbe ad ammirare la bellezza degli alberi, l ...
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(gr. Μεσοποταμία) Nome con cui l’antichità classica designava la regione dell’Asia Anteriore compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate, dalle pendici meridionali degli altopiani anatolico e armeno fino alla [...] , subendovi anche gravi disfatte (Carre, 53 a.C.). Traiano tentò con successo l’impresa (115-117): occupò le città di Babilonia, Seleucia, e la capitale Ctesifonte; avanzò poi a sud fino al Golfo Persico, dove dichiarò la M. nuova provincia dell ...
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ziqqurat Torri templari mesopotamiche, di origine sumerica, costruite a gradini, con un sacello alla sommità e una gradinata d’accesso esterna (v. fig.). La più famosa è la E-temen-an-ki di Babilonia. [...] Nella sua varietà è manifesta la natura di ‘struttura di comunicazione’ tra cielo e terra della z., in stretta consonanza con il simbolismo cosmico di tutta l’architettura sacra mesopotamica; di qui il ...
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BĒL ("signore, padrone")
G. Garbini
L È la principale divinità del pantheon palmireno. Il nome sembra di origine babilonese e, invero, è innegabile la identificazione di B. con la più importante divinità [...] di Babilonia, Bēl-Marduk, specialmente dall'epoca dei Seleucidi; è tuttavia possibile che con questo nome i Semiti di Palmira indicassero Bōl, divinità autoctona, del cui culto restano tracce in Siria. Identificato più tardi con Zeus, B. aveva le ...
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Vedi MESOPOTAMICA, Arte dell'anno: 1961 - 1995
MESOPOTAMICA, Arte
H. A. Groenewegen-Frankfort
Il termine Mesopotamia è greco (Μεσοποταμία) e indica la regione dell'Asia Anteriore compresa tra i fiumi [...] dopo la caduta di Ninive nel 612 a. C. Il caldeo Nabopolassar, comandante assiro nel S; si installò come re di Babilonia. Nessun trattato di arte m. può ignorare del tutto il periodo neo-babilonese, non fosse altro che per il palazzo di Nabucodonosor ...
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Vedi NIPPUR dell'anno: 1963 - 1996
NIPPUR (sumerico Nibru; od. Nuffar)
C. A. Pinelli
Città sumerica, fu per circa 2500 anni il centro religioso e culturale della pianura mesopotamica. Essa si trovava [...] , a 75 km S-E da Babilonia ed era divisa in due parti pressoché uguali da un'antica diramazione dell'Eufrate, chiamata Khebar o Kabaru ed ora nota come Shatt en-Nil.
L'agglomerato urbano vero e proprio (case d'abitazione, emporî, ecc.) si estendeva ...
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Vedi MITHRA e MITREI dell'anno: 1963 - 1973
MITHRA e MITREI
M. J. Vermaseren
La religione del dio iranico e persiano M. si venne costituendo attraverso un lungo e complicato processo che, iniziatosi [...] a Babilonia, si compì specialmente in Asia Minore al tempo della diaspora iranica (dopo la caduta dell'impero persiano degli Achemènidi, nel 330 a. C.) e al contatto con l'ellenismo. Al sincretismo religioso iranico-babilonese (assimilazione del dio ...
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Vedi ZIQQURAT dell'anno: 1966 - 1973
ZIQQURAT (accadico ziqqurat, ziggurat, dal verbo zaqaru, "essere elevato")
A. Bisi
Torre templare mesopotamica.
Gli autori più antichi che diano notizia delle torri [...] cosiddetta Tavoletta Smith o dell'Ésagila, un testo cuneiforme babilonese del II millennio, che dà le misure del santuario di Marduk in Babilonia con i suoi due complessi principali, il tempio e la z. o É-temen-an-ki: di quest'ultima sono notate in ...
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ARRAPKHA
G. Castellino
Città dell'alta Mesopotamia identificata, da Scheil e Albright, con l'odierna Kirkūk sul fiume Adhem.
La menzione più antica della città risale ai tempi di Hammurapi (Cuneif. [...] stile della glittica di tali tavolette è più vicino a quello sumerico che non a quello contemporaneo di Babilonia, ma mostra un duplice influsso forestiero: egiziano, nella riproduzione del disco solare alato; egeo, nella rappresentazione dell'albero ...
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(ebr. ῾Ēlām) Nell’Antico Testamento nome della regione situata a O del corso inferiore del Tigri, sede di una delle grandi civiltà dell’Asia antica. I Babilonesi e gli Assiri la chiamavano Elamtu. Suo [...] lasciarono che fosse amministrato da governatori indigeni. Il re di E. Kudur-Nakhkhunte si liberò della dominazione straniera e conquistò Babilonia. Kudur-Mabuk s’impadronì anche della città di Larsa. Suo figlio Rīm-Sin fu sconfitto da Hammurabi. L’E ...
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babilonia
babilònia s. f. [uso fig. del nome della città di Babilonia, altro e più com. nome della città di Babele (v. babele), che nella tradizione cristiana indica spesso un luogo di perdizione e di ignominia, oltre che di gran confusione]....
babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo...