HUSAYN, Saddam
Guido Valabrega
ḤUSAYN, Ṣaddām (propr. Ṣaddām al-Takrītī; App. V, ii, p. 574)
Uomo politico iracheno. Dopo la grave sconfitta del febbraio 1991, Ḥ. riuscì a conservare le proprie cariche [...] Uniti, ma non la crisi del novembre 1998, culminata nei bombardamenti aerei statunitensi e inglesi del 16-20 dicembre.
bibliografia
F. Toniolo, Progetto Babilonia, Milano 1993;
O. Bengio, Saddam's word: political discourse in Iraq, New York 1998. ...
Leggi Tutto
citta
città
Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto [...] anche in altri Paesi dell’area suddetta, in alcuni dei quali, anzi, si ebbero i casi di più appariscenti dimensioni, quelli di Babilonia e Roma, evolute da piccole c.-Stato a capitali di vastissimi imperi. In genere, però, le c.-Stato, come del resto ...
Leggi Tutto
DELLA MARRA (de Marra), Angelo
Mario Caravale
Figlio, forse primogenito, di Giozzolino di Angelo, nacque probabilmente a Barletta in data da collocare intorno al 1220 (più prima che dopo), in quanto [...] maggio 1269, quando Carlo I ordinò al giustiziere di Terra di Bari di pagare le spese degli ambasciatori del sultano di Babilonia, in viaggio verso il Regno su navi genovesi, "iuxta provisionem et ordinationem Angeli de Marra quem in eorum comitiva ...
Leggi Tutto
Sumer
Nella Bassa Mesopotamia, il Paese di S. (sumerico ki-en-gi, accadico mat shumerîm) è distinto dal «Paese di Akkad» (sumerico ki-uri, accadico mat akkadim), come distinti sono i due rispettivi popoli [...] Ur, le dinastie del Sud (Isin, Larsa, Uruk) si richiamano al modello neosumerico, mentre quelle del Nord (Kish, Babilonia, Eshnunna, Assur) si rifanno a quello accadico. I testi scolastici (liste di parole ordinate per argomento) diventano bilingui ...
Leggi Tutto
Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] Jews, cit., pp. 713 segg. e anche pp. 673, 719, 729; per una discussione sull’effettiva autorità del patriarca ebreo di Babilonia, cfr. E.R. Goodenough, Jewish symbols in the Greco-Roman period, abridged ed. by J. Neusner, Princeton 1988, pp. 12-15 ...
Leggi Tutto
DELLA CROCE, Ottobuono
Giancarlo Andenna
Nacque nella seconda metà del secolo XII e all'inizio del Duecento era tra i nobiles viri che assistevano con i loro consigli il podestà del Comune. È menzionato [...] affari politici. Convinse in primo luogo il collega Guglielmo Spinola a recarsi per trattative economiche dal sultano di Babilonia. Contemporaneamente, d'accordo con gli altri consoli, inviati una galea ed ambasciatori al sultano del Marocco Mohammed ...
Leggi Tutto
Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo base di tale divisione è di solito l’anno (c. annuale), la cui durata è fissata in modo che si discosti il meno possibile dalla durata media astronomica [...] come l’aggiunta e l’intercalazione di mesi supplementari embolimi o il ricorso a particolari cicli periodici.
I c. nelle diverse civiltà
Babilonia e Assiria. - Solo nella prima metà del 2° millennio a.C. fu imposto nella regione un c. unico, lunare ...
Leggi Tutto
DE MARRA, Placido
Stefano Andretta
Nacque a Napoli intorno alla metà del sec. XVI da Giovanni Donato e Ippolita Carbone. Inesistenti sono le informazioni di rilievo sull'andamento della sua formazione [...] e di strenua difesa dei diritti ecclesiastici.
Pertanto fu difficile per il D. muoversi in una vera e propria "Babilonia" ove spesso era pressoché impossibile individuare un referente politico stabile e affidabile su cui imbastire un'iniziativa ...
Leggi Tutto
(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] Babilonesi succeduti agli Assiri: Nabucodonosor II conquistò Gerusalemme, la rase al suolo e ne deportò parte della popolazione in Babilonia. Con l’esilio ebbe termine l’antica storia autonoma della Palestina. Tuttavia continuò a vivere in essa una ...
Leggi Tutto
Vedi SARCOFAGO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SARCOFAGO (sarcophàgus; da σαρκοϕάγος, riferito a una pietra calcarea che si riteneva consumasse rapidamente i cadaveri)
F. Matz
Ch. Belting-Ihm
1. Egitto; [...] dominato dai Fenici, in Sicilia, a Malta e in Spagna. Il sarcofago d'oro nel quale Alessandro Magno fu traslato da Babilonia in Egitto presentava ancora forma antropoide (Diod., xviii, 26).
Il grande s. di calcare del re Ahiram di Biblo (fine del ...
Leggi Tutto
babilonia
babilònia s. f. [uso fig. del nome della città di Babilonia, altro e più com. nome della città di Babele (v. babele), che nella tradizione cristiana indica spesso un luogo di perdizione e di ignominia, oltre che di gran confusione]....
babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo...