AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] e all'Astarte fenicia, pur non potendosi dedurre una derivazione da questa divinità semitica. Come dea della generazione A. appare, nella tradizione raccolta nella Teogonia (v. 190 ss.) di Esiodo, nata ...
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(gr. ᾿Αϕροδίτη) Divinità greca dell’amore, inteso anche come attrazione delle varie parti dell’Universo tra loro; simboleggia l’istinto naturale di fecondazione e di generazione e sotto questo aspetto [...] è simile all’Ishtar babilonese e all’Astarte fenicia. I Greci connettevano il nome di A. con la spuma del mare (ἀϕρός), dalla quale sarebbe nata, ma esso è in realtà di oscura origine. Il culto era particolarmente sviluppato a Cipro e a Corinto. In ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] in babilonese Hikuptah, divenuto in greco Αἴγυπτος. Confina a NE con Israele e, per un brevissimo tratto (11 km), con la Striscia di Gaza, territorio amministrato dall’Autorità Nazionale Palestinese, a S con la Repubblica del Sudan e a O con la Libia ...
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ANU (sum. an "cielo", accad. Anum)
Principale divinità sumerica, di carattere fondamentalmente uranico. A. era il dio del cielo, e il suo nome era rappresentato nella scrittura pittografica da una stella; [...] passò successivamente nel pantheon babilonese-assiro e in quello hittita. Fra le divinità mesopotamiche, A. godeva di una preminenza praticamente assoluta, e solo divinità a forte tinta nazionalistica, quali Assur in Assiria, gli furono talvolta ...
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MARDUK (ideogramma amar-ud; Ma-ruduk, Mar-du-ku; ebraico Mĕrodak)
G. Garbini
Dio della città di Babilonia, assurto a capo dal pantheon mesopotamico a partire dal XVIII sec, a. C.
Divinità in origine [...] a. C.). Il conseguimento da parte di M. della supremazia sugli altri dèi si manifestò principalmente con la sostituzione del dio babilonese a Enlil (v.), la principale divinità sumerica, e con una sua discendenza diretta da Enki (v.), il dio di Eridu ...
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Divinità maschile mesopotamica, di origine sumerica, che si trova associata con la dea Ishtar (v.). Dal mondo orientale è passata a quello classico con il nome di Adone (v.). Il suo nome appare originariamente [...] , in cuneiforme, l'ideogramma del dio.
Bibl.: A. Deimel, Pantheon Babylonicum, Roma 1914, pp. 104-106; G. Furlani, La religione babilonese e assira, I, Bologna 1929, pp. 280-85; E. Dhorme, Les religions de Babylonie et de l'Assyrie, Parigi 1949, pp ...
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MARISSA (ebr. Mārēshā Μάρισα, Μάρισσα)
M. Avi-Yonah
Città di Giuda, circa 60 km a S-O di Gerusalemme, nelle vicinanze di Lachish (v.). M. era una delle città di confine fortificate da Roboamo (II Cron., [...] xi, 8). Dopo l'esilio babilonese divenne un importante centro amministrativo, abitato dagli Idumei; sotto i Tolomei la visita di Zenone (258 a. C.) indica che essa continuò ad essere la residenza di un governatore, assistito da un economo e da un ...
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CRONOLOGIA e CRONOLOGICI, Sistemi
G. Pugliese Carratelli
S. Donadoni
S. Moscati
L. Moretti
A) Formazione dei sistemi cronologici e determinazione della cronologia. - B) Cronologia Egiziana e dell'Oriente [...] - Prima ed ovvia misura del tempo fu il giorno, con le due grandi divisioni, diurna e notturna; dalla suddivisione, risalente ai Babilonesi (Erodoto, II, 109, 3), di ciascuna di esse in dodici parti derivarono le ore. La settimana ebbe origine in età ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte
M. Avi-Yonah
La produzione artistica degli Israeliti ebbe probabilmente origine contemporaneamente alla loro storia nazionale intorno al XIII [...] sec. a. C., epoca in cui essi si stabilirono in Palestina. Tuttavia solo nel periodo posteriore all'esilio babilonese (VI sec. a. C.), con il diffondersi della cultura greca in Palestina, si è formata quell'arte che chiamiamo giudaica, con caratteri ...
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GILGAMESH (Gishbi[l]games, Gilgamesh; Γίλγαμος)
G. Garbini
Leggendario re della città sumerica di Uruk, protagonista del più importante poema mesopotamico, che da lui si intitola.
G., il cui nome compare [...] Leningrado-Mosca 1958, pp. 5-26. Poema di G.: R. C. Thompson, The Epic of Gilgamish, Oxford 1930; G. Furlani, Miti babilonesi e assiri, Firenze 1958, pp. 109-282. Iconografia: W. H. Ward, The Seal Cylinders of Western Asia, Washington 1910; M. Pézard ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.