(gr. ᾿Ασσυρία) Regione storica nella Mesopotamia, comprendente l’alta valle del Tigri, fino alle montagne dell’Armenia, e le valli del Grande e del Piccolo Zāb. Le città più importanti, oltre la capitale [...] caduta di Ninive); convenzionalmente è divisa in un periodo paleo-assiro (fino alla metà del 2° millennio, spesso con predominio politico babilonese e culturale sumero e accado), uno medio-assiro (fino al 1000 ca. a.C.) e uno neo-assiro (fino al 612 ...
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Bīsutūn (o Bīsitūn o Bīstūn) Contrafforte roccioso della catena a E della pianura di Kirmānshāh, in Iran. È noto per il monumento rupestre fatto incidere da Dario I a memoria delle sue gesta. Sotto il [...] rilievo raffigurante il Gran Re che trionfa sui nemici prostrati o in catene, è la triplice iscrizione cuneiforme (in antico persiano, babilonese, elamitico), il cui studio diede avvio alla decifrazione dei caratteri cuneiformi. ...
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DEA SYRIA
B. M. Felletti Maj
La Dea S., divenuta popolare in Italia attraverso i suoi erranti sacerdoti, che ne recavano l'immagine fra gli strati più umili della popolazione, là dove si trovavano mercanti [...] , 24 ss.), è la grande divinità femminile della Siria, Atargatis, la dea sposa di Hadad. Essa differisce dall'Ishtar babilonese, sebbene talora si confonda con la fenicia Astarte (v.). È forse di origine anatolica, quindi affine alla Magna Mater, ma ...
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ERIDU
G. Garbini
Città nella Mesopotamia meridionale, corrispondente all'odierna località di Abu Shahrain (Iraq), posta 11 km a S-O di Ur.
Sommariamente esplorata nel 1918-19 da C. Thompson e H. R. [...] Hall, è stata scavata in tre campagne (1946-49) da una missione irachena diretta da Fuad Safar. Un testo rituale babilonese afferma che E. fu la prima città emersa dal caos primordiale; l'antichità che si attribuiva a E. (sede di una leggendaria ...
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ACHEMÈNIDE, Arte
Gli Achemènidi, una dinastia originaria della Persia, dalla metà del VI al IV sec. a. C. (330 a. C., morte di Dario III) regnarono su gran parte dell'Asia Anteriore.
Lo stato degli Achemènidi [...] e culturale subìta dall'antico Oriente anteriore: nel 612 a. C. cadeva Ninive, sotto gli sforzi combinati del risorto stato babilonese retto da Nabopolassar (625-605 a. C.) e del giovane regno iranico dei Medi saldamente guidato da Ciassare (633-584 ...
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ASSIRA, Arte
G. Furlani*
L'Assiria, cioè la regione che si estende dal fiume Khābūr alla zona ad E del corso superiore del Tigri (v. cartina sotto Mesopotamia), non ebbe fino alla seconda metà del II [...] vita degli Assiri, segnatamente delle classi più elevate, vita molto più larga e varia di quella, per esempio, dei Babilonesi al tempo della I dinastia, e perciò la glittica a. diverge parecchio da quella del vicino meridionale.
Scene di adorazione ...
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Pittura, scultura o fotografia che ritrae, cioè rappresenta la figura o la fisionomia di una o più persone.
Il r. nell’antichità
L’arte egizia ebbe un particolare interesse per la riproduzione di tratti [...] rappresentazione dei corpi. Efficaci esempi di r. di dinasti e di personaggi non mancano nell’arte assiro-babilonese e ittita, mentre l’arte cretese-micenea nel suo stile prevalentemente miniaturistico e decorativo non affrontò problemi ritrattistici ...
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Vedi MITHRA e MITREI dell'anno: 1963 - 1973
MITHRA e MITREI
M. J. Vermaseren
La religione del dio iranico e persiano M. si venne costituendo attraverso un lungo e complicato processo che, iniziatosi [...] Achemènidi, nel 330 a. C.) e al contatto con l'ellenismo. Al sincretismo religioso iranico-babilonese (assimilazione del dio solare M. al babilonese Shamash, il Sole) seguì un più accentuato sincretismo irano-ellenico, di cui è documento cospicuo il ...
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sinagoga Nel giudaismo postesilico, luogo di riunione per la preghiera e la lettura sacra. Con riferimento a epoche più recenti, adunanza religiosa di appartenenti alla religione ebraica e il tempio stesso [...] (più propriamente in ebraico bēt kĕneset «casa dell’assemblea»).
È probabile che l’istituto della s. risalga al periodo dell’esilio babilonese (586-38 a.C.) e che si sia mantenuto anche dopo il ritorno a Gerusalemme; distrutto il Tempio (70 d.C ...
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MICHELE Arcangelo, santo
E. Federico
Arcangelo il cui nome, che in ebraico significa 'chi come Dio?' (Mīkā'el), è più volte esplicitamente citato nei libri vetero e neotestamentari e nei testi apocrifi [...] uno degli arcangeli riconosciuti dalla Chiesa, i cui nomi ebbero origine, secondo la tradizione rabbinica, durante la cattività babilonese, nonostante la credenza in simili entità fosse precedente al contatto con l'impero di Babilonia (Bussagli, 1991 ...
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babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.