Critico e filologo (Londra 1730 - ivi 1786). Fu (1756) deputy secretary alla Guerra, poi (1762-68) impiegato della Camera dei comuni. Ritiratosi dalla vita pubblica si dedicò tutto allo studio. È considerato [...] a Chaucer la sua vera fisionomia. Delle altre sue opere si citano: Fragmenta Plutarchi II inedita (1773); Dissertatio de Babrio (1776), con alcune favole d'Esopo inedite; Poems supposed to have been written at Bristol by Th. Rowley and others ...
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TYRWHITT, Thomas
Salvatore Rosati
Critico e filologo, nato a Londra il 27 marzo 1730, morto ivi il 15 agosto 1786. Nel 1756 fu nominata deputy secretary alla Guerra e nel 1762 divenne impiegato della [...] un più giusto apprezzamento anche di altre opere medievali. Tra le sue opere principali si ricordano: Dissertatio de Babrio (1776, con alcune favole esopiane inedite); la Poetica di Aristotele (postuma, 1794; di grande importanza); Poems supposed to ...
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LA PENNA, Antonio
Leopoldo Gamberale
Filologo classico, nato a Bisaccia (Avellino) il 9 gennaio 1925. Dopo gli studi universitari alla Scuola Normale Superiore di Pisa (1941-45), è stato borsista a [...] Scoli all'Ibis (1959) e infine quella dei Mythiambi Aesopei di Babrio, in collaborazione con M. J. Luzzatto (1986).
La vocazione storica tuttavia tralasciate né la dimensione filologica (edizione di Babrio) né quella letteraria (profilo di Fedro, ...
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Favolista latino (sec. 1° d. C.). Poco sappiamo della sua vita. Originario della Macedonia, fu a Roma liberto di Augusto; poi sotto il regno di Tiberio, dopo aver composto i primi due libri di favole, [...] : solo Marziale lo nomina; poi non è più citato fino al sec. 4°, cioè fino alla raccolta di Aviano, che deriva però più da Babrio che da F. direttamente. In seguito si venne formando un corpus di favole latine in prosa in cui molte delle favole di F ...
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Favolista greco, di lui si sono conservate circa 400 narrazioni appartenenti a questo genere letterario. Presso i Romani la favola esopica, volgarizzata e accresciuta da Fedro, servì ad usi scolastici, [...] poche con piante come personaggi; alla fine hanno una breve morale. Callimaco ne ridusse alcune in trimetri giambici scazonti, usati poi nella raccolta di 123 favole fatta da Babrio, che dimostra però derivazione da tradizioni favolistiche italiche. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Favolistica e satira, che hanno la loro origine nella letteratura classica, nel Medioevo trovano forme [...] , tra il IV e il V secolo, ha tradotto in distici elegiaci latini un gruppo di favole derivate prevalentemente da Babrio. Anche il testo di Aviano, di ampia diffusione manoscritta, ha trovato i suoi rimaneggiatori medievali, che tuttavia hanno goduto ...
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Questo tipo di racconto fantasticodidascalico, rispondente al bisogno umano di racchiudere entro una cornice narrativa, ove esseri razionali e irrazionali si muovono su un medesimo piano, una verità morale [...] , cioè tra i mezzi di dimostrazione oratoria. Esopo fu dunque, secondo la tradizione, il creatore di questo genere letterario. Babrio (v.) ne fu il maggior continuatore. Lunga favola animalistica di soli intenti comici è La battaglia delle rane e dei ...
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Figlio di Gnuro (Γνοῦρος), favoloso savio scita: l'esistenza storica è almeno dubbia. La menzione per noi più antica si trova in Erodoto (IV, 46, 76 segg.), il quale narra che Anacarsi, di ritorno in patria [...] un frammento in trimetri di un aneddoto anacarseo, di quelli che si trovano tra le favole di Fedro o di Babrio.
Ad Anacarsi furono anche attribuite, oltre ad altri scritti non conservati, lettere, delle quali abbiamo ancora dieci; nove in raccolte ...
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GIAMBO (ἴαμβος, iambus)
Angelo TACCONE
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I versi e i sistemi giambici hanno a base un piede che porta il nome di giambo e che è costituito, nella sua forma originaria e pura, di una breve seguita da [...] incontriamo, fra i poeti antichi, presso Ipponatte, e che diviene il verso dei mimiambi di Eroda e dei mitiambi di Babrio: in questo verso la penultima, che è breve obbligatoria nel trimetro comune è sempre lunga, talché il ritmo porge l'impressione ...
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OSCHI
Giacomo Devoto
. La nazionalità nata dalla fusione dei Sanniti con gli Opici, in seguito all'eliminazione della potenza etrusca nella seconda metà del sec. V ha assunto il nome di osca per un [...] Kaisillieis Minateis vuol dire "di Minio Cesillio figlio di Minato". Presso gli Umbri si usa Ner. T. Babr. per dire "di Nerio Babrio figlio di Tito". La differenza più importante per le risonanze che ha in epoca più tarda, probabilmente anche ...
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