PERIANDRO (Περίανδρος, Periander)
Alberto Gitti
Tiranno di Corinto figlio di Cipselo. Successo al padre verso il 627 a. C. in una signoria assai solida, ne proseguì degnamente la politica. Fu uomo intellettualmente [...] : continuò l'azione paterna contro la classe nobile, a cui i Cipselidi avevano strappato il potere. Favorì il culto di Bacco, prima perseguitato, ne fece uno dei più importanti culti pubblici, e ne regolò la liturgia. Nacque da questa il nuovo ...
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SERIO, Luigi
Raffaele Giglio
(Luigi Felice Antonio). – Nacque a Napoli il 21 maggio 1744 da Francesco, originario di Vico Equense, ma credenziero nell’arrendamento del grano a Napoli, e da Angela Miceri.
Nella [...] ma anche a Roma, Firenze e Livorno.
Tra i testi poetici di questa fase spicca Bacco in Mergellina. Sobrio fra litterati (Napoli 1768): un ditirambo che risente del Bacco in Toscana (1666) di Francesco Redi e che fu scritto per motivi encomiastici in ...
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Antica città del Ḥawrān (Auranitide; v.), già facente parte del regno dei Nabatei; il suo nome indigeno era Buṣrà (generalmente interpretato come "fortezza"), che vive ancora nella forma araba più recente. [...] tre chiese a pianta rettangolare, un episcopio con sala centrale a tre absidi (τρίκογχον) e la cattedrale dedicata ai martiri Sergio, Bacco e Leonzio, dell'anno 511-12. Esistono pure avanzi di monumenti arabi, tra cui la cittadella, dell'età ayyūbide ...
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ARCHITETTURA - Area bizantina
A. Iacobini
Nella storia dell'a. di Costantinopoli e del Mediterraneo orientale il sec. 6° segna il momento di più netta rottura con la tradizione tardoantica e paleocristiana, [...] (527), Giustiniano fece erigere, accanto alla sua residenza di principe (il palazzo di Hormisdas), la chiesa dei Ss. Sergio e Bacco, che andava ad affiancarsi a una sua precedente fondazione, la basilica dei Ss. Pietro e Paolo del 518-519. Il nuovo ...
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COLONNA, Landolfo
Massimo Miglio
Figlio di Landolfo, come risulta da una bolla di Bonifacio VIII del 3 febbr. 1298, nacque intorno al 1250; la famiglia era del ramo dei Colonna signori di Gallicano. [...] , e gli erano affidate le chiese di S. Pastore e di Gallicano nella diocesi di Preneste e dei SS. Sergio e Bacco.
Dal 1299 il C. è già sicuramente canonico residenziale a Chartres, tradizionale prebenda dei Colonna, in una casa presso la cattedrale ...
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Vedi RHESAPHA dell'anno: 1965 - 1996
RHESAPHA (Ruṣāpha, Raṣappa, Reṣef, ῾Ρησάϕα, Rhesapha)
C. Bertelli
Città della Siria del N, a S del Thapsakus a circa 35 km dall'Eufrate.
In passato, quando forse [...] un terminus ante per la basilica B di R. - o, per lo meno, per l'aggiunta dell'ambiente all'estremo N. Con Sergio e Bacco era venerato nel VI sec. anche Leonzio, il cui nome appare per due volte in graffiti nel vano S. Infine si deve ricordare, al ...
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BERTINI, Romolo
Luciano Marziano
Nacque a Firenze il 7 apr. 1611. Avviato al sacerdozio, entrò in casa del cardinale Leopoldo de' Medici quale cappellano e poi come segretario. I suoi rapporti con il [...] consentanea all'Uomo di lettere e al dotto umanista.
Notevole è la circostanza che il Redi, nelle sue "annotazioni" al Bacco in Toscana, fra gli altri autori citati a sostegno dei propri esperimenti linguistici, chiami in causa il Bertini. Questi fu ...
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Ventrone, Luciano. – Pittore italiano (Roma 1942 - Collelongo, L’Aquila, 2021). Interrotti gli studi di architettura nel 1968, ha affidato al linguaggio pittorico una ricerca serrata che, precisatasi nell’ambito [...] dalle stupefacenti nature morte che destrutturano la materia fisica (tra le numerose altre, Moon light, 1991; Il dono di Bacco, 2011; Gita a Tindari, 2012; Solleone, 2013), da ritratti (Ritratto di Federico Zeri, 1984; Ritratto di Woody Allen,1995 ...
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Caravàggio, Michelangelo Merisi (o Amerighi) detto il. - Pittore (Milano 1571 - Porto Ercole 1610), detto C. dal paese d’origine della famiglia. Allievo di S. Peterzano a Milano (1584), intorno al 1592 [...] e la Maddalena, Roma, Galleria Doria Pamphilj), e più ancora in quadri un tempo considerati di genere, come il Bacco (Firenze, Uffizi), il Bacchino (Roma, Galleria Borghese), il Ragazzo con canestro di frutta (ivi), la Buona ventura (Parigi, Louvre ...
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Architetto e scultore (Firenze 1486 - Venezia 1570), allievo di Andrea Contucci, detto il S., dal quale ereditò anche il toponimico. Seguito il maestro a Roma (1505 circa), partecipò ai lavori iniziali [...] della lezione scultorea di Andrea Sansovino, per quanto inizi a trasparire una decisa influenza michelangiolesca: è il Bacco (1514 circa, Firenze, Museo Nazionale) a tradire decisamente questa tendenza, accentuata dal soggiorno fiorentino degli anni ...
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Bacco
(gr. Βάκχος, lat. Bacchus). – Nella mitologia classica, nome del Dio del vino, chiamato più spesso dai Greci Dioniso. In espressioni letter., oggi scherz., indica il vino, spec. come vizio del bere: uomo dedito, devoto a B., amico di...
bacca
s. f. [lat. bacca, baca]. – 1. In botanica, frutto completamente carnoso, senza endocarpo legnoso, spesso di notevoli dimensioni, con un solo seme (per es., il dattero) o più semi (come il pomodoro); si differenzia dalla drupa, che è...