PRETESTA
Gioacchino MANCINI
La toga era l'abito nazionale romano proprio dell'uomo libero. Già il fanciullo la indossava, ma non tutta bianca come l'adulto, bensì distinta da un orlo (clavus) di lana [...] dall'infanzia era festeggiata e si celebrava nel giorno dei Liberalia, il 16 marzo, insieme con i festeggiamenti in onore di Bacco. Il giovinetto, deposta la pretesta e assunta la toga virile, veniva accompagnato da un largo seguito di familiari e di ...
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Scultore, nato a Stoccarda il 15 ottobre 1758, morto ivi l'8 dicembre 1841. Tra i suoi maestri furono P.F. Lejeune e Nikolas Guibal. Nel 1775 la scuola fu trasferita a Stoccarda, dove il D. strinse amicizia [...] tentativi realistici dei suoi primi ritratti e decise di tutta la sua vita artistica. Gran successo ebbe una sua statua di Bacco (ora a Stoccarda), del 1788. Nel 1790 fu nominato professore nella Karlschule di Stoccarda e un anno appresso compì la ...
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Scultore tedesco, nato il 23 novembre 1845 a Berlino, morto ivi il 20 febbraio 1916; figlio di Karl Begas il Vecchio. Nel 1869 si recò a Roma; nel 1889 ebbe un posto d'insegnante all'accademia di Cassel. [...] la Moltkebrücke; la Caccia al Cignale nel grande crocevia del Tiergarten. Nella galleria nazionale si trovano Sileno con Bacco fanciullo (1876), i Fratelli (1878), Ritratto di Hans von Marées (1878). Il monumento di Bismarck a Hannoversch-Minden ...
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CAPEZZALI, Bonavita
Martino Capucci
Nacque a Pisa il 20febbr. 1604 da Alessandro e Clarice Roncioni. La famiglia era di antica origine corsa, ma risiedeva a Pisa da tempo.
Nell'università pisana il [...] T. P., è la 15a della parte II); F. Inghirami, Storia della Toscana. Biografia, I, Fiesole 1843, p. 378; G. Imbert, Il "Bacco in Toscana" di F. Redi e la poesia ditirambica, Città di Castello 1890, pp. 105 s.; A. Belloni, Il Seicento, Milano 1955, pp ...
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È il nome di due personaggi del sec. IV, padre e figlio, il secondo dei quali ha particolare importanza nella storia del pensiero cristiano.
Ma nemmeno Apollinare il Vecchio è insignificante. Nativo di [...] , già lettore della chiesa, alle declamazioni del retore Epifanio, dove fu recitato una volta un inno in onore di Bacco. Il vescovo Teodoto privò per questo della comunione i due Apollinari: essi erano difensori dell'ortodossia nicena, il vescovo ...
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POUSSIN, Nicolas
René Schneider
Pittore, nato a Villers, presso Les Andelys (Normandia) nel 1594, morto a Roma il 19 novembre 1665. Formatosi a les Andelys sotto la guida di Quentin Varin, verso il [...] , studiando il Tiziano, dipinge voluttuosi Baccanali di tinte calde e di tocco vivace (a Dresda, a Chantilly); L' educazione di Bacco (al Louvre); poi i quattro Baccanali o Trionfi per il duca di Richelieu, 1638-1639 (oggi nella raccolta P. Jamot a ...
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BORRI, Pasquale
Daniela Ricci Albani
Nato a Milano nel 1820, fu tra i migliori allievi di C. Blasis, di cui seguì i corsi alla scuola di ballo del Teatro alla Scala, secondo la testimonianza del Regli [...] e F. Taglioni, e di C. Gioia.
Nel 1843 il B. si esibì con grande successo al Teatro La Fenice di Venezia nelle Nozze di Bacco e Arianna di E. Viotti e in Giovanna di Napoli di G. Villa al Teatro Nuovo di Padova, dove venne giudicato "novatore perché ...
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GIRON, Charles
Paul Ganz
Pittore, nato a Ginevra il 2 aprile 1850, morto a Genthod-Bellevue (Ginevra) il 9 giugno 1914. Studiò prima a Ginevra con F. Diday poi alla Scuola di belle arti a Parigi. Dopo [...] Basilea). Il G. ebbe successo anche come ritrattista, in Svizzera e all'estero. Dipinse pure scene mitologiche (L'educazione di Bacco, a Ginevra). Il G. seppe ritrarre con morbida pennellata il vario giuoco delle luci e dell'atmosfera.
Bibl.: Pages d ...
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Città del Libano centro-settentrionale, nella Valle della Beqaa, legata fin dalle origini al culto del dio semitico Baal. Le primitive fasi di frequentazione risalgono al Bronzo Antico. In età ellenistica [...] risale verosimilmente al regno di Filippo l’Arabo (244-48). Il secondo santuario, ben conservato, detto ‘il tempio di Bacco’, ha un’interessante decorazione interna. Un terzo tempio è a pianta circolare. La città era dotata anche di un teatro ...
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GALEOTTI, Giuseppe Ilario
Alessandra Toncini Cabella
Figlio del pittore Sebastiano e di Maria Domenica Crivellini nacque a Firenze nel 1702.
Le notizie sulla vita e l'opera del G. sono fornite dalla [...] del G. appare variamente incentrata sia su temi mitologici e ovidiani (Il pomo della discordia; Pallade e l'Innocenza; Apollo e Dafne; Bacco e Arianna; Cefalo e Aurora) sia su temi sacri (Agar e Ismaele; Ester e Assuero; Tobia e l'angelo; Rebecca al ...
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Bacco
(gr. Βάκχος, lat. Bacchus). – Nella mitologia classica, nome del Dio del vino, chiamato più spesso dai Greci Dioniso. In espressioni letter., oggi scherz., indica il vino, spec. come vizio del bere: uomo dedito, devoto a B., amico di...
bacca
s. f. [lat. bacca, baca]. – 1. In botanica, frutto completamente carnoso, senza endocarpo legnoso, spesso di notevoli dimensioni, con un solo seme (per es., il dattero) o più semi (come il pomodoro); si differenzia dalla drupa, che è...