FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] del Municipio), dipinto per la cappella del palazzo, il Cristo in gloria con santi (Firenze, palazzo Pitti), ed infine un Bacco ed una Pietà (entrambe a Napoli, Capodimonte). Verso il 1599 egli fornì anche il disegno per due opere di argenteria con ...
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DELLA ROBBIA, Giovanni Antonio
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 19 maggio 1469, terzogenito dello scultore Andrea di Marco e di Giovanna Paoli.
La casa natale di via Guelfa, ch'egli abitò sino [...] , sacri (Cristo, al Victoria and Albert Museum di Londra, ed altri esemplari; Pope-Hennessy, 1964) ed allegorici (Bacco, al Bargello, già nelle collezioni medicee, ed altri esemplari).
L'episodio di maggiore significato scultoreo nell'attività del D ...
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CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] Forse un po' di poesia si trova nei canti e ditirambi d'imitazione, più che greca, laurenziana: Le nozze di Bacco e della Neve, Le vendemmie di Castelgandolfo, La mascherata di Parnaso snodano disinvolti ma piuttosto smorti polimetri (vi s'ispirò il ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] o portalampade (alti cm. 52-53), che recano incisi i nomi di coloro che li donarono alla chiesa dei Ss. Sergio e Bacco del villaggio di Kaper Koraon (Baltimora, Mus. of Art; Mundell Mango, 1986, nrr. 11-12). Essi sono caratterizzati, come del resto ...
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CALICE
C. Barsanti
Bicchiere di forma particolare, usato nella liturgia per la consacrazione del vino nel corso della messa. Il termine deriva dal gr. ϰύλιξ 'coppa' (Braun, 1932, p. 20) e appare già [...] (602-610), recano iscrizioni votive con i nomi dei pii donatori, nonché delle chiese - per es. Ss. Sergio e Bacco del villaggio di Kaper Koraon - alle quali erano destinati (Mundell Mango, 1986; 1988; Effenberger, 1992).I quattordici c. appartenenti ...
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Adriano I
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno Teodoto, [...] un altare per le reliquie), e SS. Cosma e Damiano, che, insieme a quella preesistente dei SS. Sergio e Bacco (restaurata perché distrutta dal crollo del tempio della Concordia), occupavano antichi edifici romani già trasformati in chiese. A. decorò ...
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La croce in Oriente
Mauro della Valle
In questo contributo si tratterà della croce da Paolo ai Padri della Chiesa, fino alla fine dell’Iconoclastia: le origini e la diffusione del culto della vera croce [...] sarebbe interessante capire quale sia stata la decorazione (aniconica o meno) della chiesa costantinopolitana di S. Sergio (e Bacco), dedicata dai due sovrani negli anni Venti del VI secolo e ancor oggi esistente, seppur completamente priva della sua ...
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Bacco
(gr. Βάκχος, lat. Bacchus). – Nella mitologia classica, nome del Dio del vino, chiamato più spesso dai Greci Dioniso. In espressioni letter., oggi scherz., indica il vino, spec. come vizio del bere: uomo dedito, devoto a B., amico di...
bacca
s. f. [lat. bacca, baca]. – 1. In botanica, frutto completamente carnoso, senza endocarpo legnoso, spesso di notevoli dimensioni, con un solo seme (per es., il dattero) o più semi (come il pomodoro); si differenzia dalla drupa, che è...