Generale e politico musulmano (n. Baghdād 755); d'origine persiana, entrò al servizio degli Abbasidi, aiutandoli efficacemente a conquistare il potere, ma fu messo a morte da al-Manṣūr, perché sospetto [...] di congiura. La sua figura politica e religiosa resta in parte tuttora enigmatica ...
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Re del Ḥigiāz (Mecca 1879 - Baghdād 1935), figlio dello sceriffo della Mecca al-Ḥusain. Cooperò alla rivolta araba contro i Turchi (1916-18), e salì al trono nel 1924, all'abdicazione del padre, ma fu [...] costretto poco dopo, per l'occupazione wahhabita del Ḥigiāz, a lasciare il trono e il paese ...
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Letterato arabo (Iṣfahān, Persia, 897 - Baghdād 967), autore, oltre a opere minori, del Kitāb al-aghānī ("Libro dei canti"), fonte preziosa per la storia della cultura araba antica, per le notizie intorno [...] agli autori dei versi e delle melodie e ai cantori delle cento "arie" o poesie musicate ivi raccolte ...
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Sultano selgiuchide (n. 1055 - m. Baghdād 1092), il terzo dei "Grandi Selgiuchidi" sotto cui si mantenne unitario l'Impero turco fondato da Toghrul Beg nell'Asia anteriore. Succedé (1072) al padre Alp [...] Arslān, e guerreggiò con successo a oriente sottomettendo al suo impero la Transoxiana e il Turchestan cinese, a occidente continuando la vittoriosa guerra paterna contro i Bizantini. Ebbe come fido coadiutore ...
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Scrittore arabo-palestinese (Bethlehem 1919 - Baghdād 1995). Compì gli studî in Palestina e in Gran Bretagna e dal 1944 al 1948 insegnò letteratura inglese a Gerusalemme; dopo la nascita dello Stato d'Israele [...] si trasferì in Iraq. Letterato poliedrico, poeta, filosofo, critico d'arte e traduttore, è noto soprattutto per i suoi romanzi, tra i quali si ricordano: aṣ-Ṣurākh fī layl tawīl ("Le urla nella lunga notte", ...
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Filosofo e scienziato musulmano (n. Baghdād - m. 870 circa), chiamato in Oriente "il filosofo degli Arabi" e noto in Occidente con il nome latinizzato Alchindus. Scrisse oltre 270 opuscoli (la maggior [...] parte perduta) su quasi tutto il dominio del sapere. Fra quelli superstiti particolarmente notevoli due, tradotti rispettivamente col titolo De intellectu e De quinque essentiis, e un trattato di ottica, ...
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Sultano buwaihide di Persia (Ispahan 936 - Baghdād 983). Riuscì, con una serie di fortunate campagne, a riunire nelle sue mani tutti i dispersi dominî dei Buwaihidi, e a imparentarsi col califfo abbaside [...] di Baghdād, che gli conferì il titolo di sultano. Alla sua corte fu il poeta al-Mutanabbī. ...
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Uomo politico e generale iracheno (Tikrit, Baghdād, 1914 - Baghdād 1982). Partecipò alla rivoluzione del febbraio 1963 che abbatté Qāsim e portò il Ba῾th al potere, divenendo primo ministro e membro del [...] RCC (Consiglio del comando della rivoluzione). Nel novembre 1963 un colpo di stato militare estromise dal governo il partito Ba῾th e il presidente della repubblica ῾Arīf assunse i pieni poteri. Nel luglio ...
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Poeta e rapsodo arabo (Kūfa 695 - Baghdād 772 circa), famoso come raccoglitore, trasmettitore e insieme falsificatore della poesia araba preislamica. Si deve a lui la raccolta delle Mu‛allaqāt. ...
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zona verde
loc. s.le f. In un’area interessata da un conflitto armato, zona militarmente protetta e sorvegliata. ◆ E sotto una delle tende gli uomini della Kfor e i serbi firmano un piccolo ma fondamentale accordo: a quasi due anni dalla fine...
Esse Bi
Esse Bì s. m. inv. Trascrizione della realizzazione fonetica della sigla SB, Silvio Berlusconi. ◆ Emilio Fede non ha solo una cotta per Esse Bì, è anche un iperbushista d’assalto: l’ha voluto dimostrare sgridando in diretta, sul suo...