Altro nome con cui è noto Angelo Broglio (Lavello 1370 ca. - Aversa 1421); soprannominato Tartaglia per la sua balbuzie, figlio di Raimondo del Balzo Orsini principe di Taranto, nel 1406, dopo la morte [...] del padre, ne ereditò la signoria di Lavello. Contemporaneo di Braccio da Montone e Muzio Attendolo Sforza, T. si formò alla scuola militare di Ceccolo Broglia da Trino, dal quale ereditò sul finire del ...
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Tartàglia, Niccolò. - Matematico (Brescia 1499 circa - Venezia 1557). T. affrontò molte questioni di matematica pura e applicata e scoprì, contendendola con G. Cardano, la formula risolutiva dell'equazione [...] Vita e opere
Forse figlio di un Micheletto "cavallaro"; T. è soprannome, che egli accettò come cognome, dovuto alla balbuzie procuratagli dalla ferita alla bocca infertagli da un soldato francese nel sacco di Brescia (1512). Fu autodidatta: si narra ...
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CASSINI, Alfonso
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 6 ag. 1858 da Gaetano e da Adelaide Albertazzi. Iniziò a lavorare nel teatro nel 1888 con la compagnia di Ermete Novelli come generico e, soprattutto, [...] illustrato e Arte drammatica. Nel mondo del teatro divenne egli famoso per una curiosa particolarità: nonostante una notevole balbuzie, una volta sulla scena riusciva a parlare con incredibile fluidità. Nella stagione 1901-1902, passò alla compagnia ...
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DANIO, Amato
Cinzia Cassani
Nacque a Saponara, ora Grumento Nova in provincia di Potenza, il 18 ott. 1619 da ricca famiglia gentilizia. Giovanissimo, fu condotto a Napoli a frequentare il corso di lettere [...] per qualche tempo l'avvocatura. Ma la professione forense non era la più adatta alla sua natura: la balbuzie e la timidezza non gli procacciarono, troppi successi. Tuttavia, ferratissimo in giurisprudenza, nella vecchiaia finì per entrare nell ...
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FENOGLIO, Giuseppe (Beppe)
Francesco M. Biscione
Nacque il 1ºmarzo 1922 ad Alba (Cuneo), primogenito di Amilcare, trasferitosi nella città dalla campagna circostante, garzone di macellaio e presto macellaio [...] che avrebbe poi ritrovato nella Resistenza. Era un adolescente amante dello sport, fantasioso, riflessivo, affetto da una leggera balbuzie allorché, negli anni del ginnasio, fu preso da una passione "letteraria" che si sarebbe dimostrata formativa e ...
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FRAJA-FRANGIPANE, Ottavio
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Pozzuoli (Napoli) il 10 sett. 1763 da Giuseppe e da Caterina Composta.
La famiglia paterna, che vantava un'antica quanto vaga discendenza [...] di attacchi epilettici, poi scomparsi lasciando anzi luogo a "una lieta e vigorosa salute", turbata solo da una lieve balbuzie) nel 1768 entrò nell'abbazia benedettina di Montecassino.
Il 10 sett. 1779 pronunziò i voti monastici: in quel periodo ...
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CERATI, Gregorio (al secolo Gaetano)
Marina Caffiero
Nacque a Parma il 7 febbraio 1730 dal conte Carlo, patrizio parmense di recente nobiltà, fratello di Gaspare, e dalla marchesa Isabella Dalla Rosa. [...] di Gregorio. Qui, compiuti gli studi di teologia, storia ecclesiastica e diritto canonico, poiché era affetto da balbuzie che gli impediva di dedicarsi all'insegnamento, fu assegnato soprattutto a cariche amministrative. Venne ordinato sacerdote il 3 ...
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BALBI, Domenico
Nicola De Blasi
Nacque a Venezia, ove svolse la propria attività letteraria nella seconda metà del sec. XVII. Nelle prefazioni ai suoi scritti, per giustificare certi scrupoli d'indole [...] (il cui prologo è recitato addirittura da Gíove), mentre le risultanze comiche, con meccanismo assai superficiale, si fondano sulla balbuzie del servo Gibbino. Precedono il testo tre sonetti, uno del B. in lode di G. Giustiniano che tien luogo ...
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EANDI, Giuseppe Antonio
Ugo Baldini
Nacque a Saluzzo (od. prov. di Cuneo) il 12 ott. 1735 da Andrea Valeriano, notaio del luogo, e Antonietta Garetti (secondo il biografo più attendibile, il nipote [...] a giovani provenienti dallo Stato sabaudo. Nel concorso del 1756 l'E. risultò il miglior concorrente (nonostante una balbuzie poi progressivamente dominata). L'ambiente del collegio e quello dell'ateneo torinese, modernizzato a partire dalla riforma ...
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FARNESE, Guido (Guitto, Guittone)
Angela Lanconelli
Vescovo di Orvieto dal 1302 al 1328, vicario papale a Roma (1307) e rettore della provincia del Patrimonio di S. Pietro in Tuscia (1319-1323), è generalmente [...] conosciuto da Bonifacio (il quale lo aveva gratificato del curioso soprannome di "totot", dovuto, si pensa, ad un difetto di balbuzie), era esponente di una famiglia - da lungo tempo fedele, oltre che ad Orvieto, anche alla causa della S. Sede - che ...
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balbuzie
balbùzie s. f. [tratto da balbuziente, sul modello di canizie e sim.]. – Disturbo dell’articolazione della parola (disartria) dovuto a uno spasmo intermittente dell’apparato fonatorio per cui il discorso riesce esitante, tronco e...
balbutire
v. intr. [dal lat. balbut(t)ire, der. di balbus «balbo»] (io balbutisco, tu balbutisci, ecc.; aus. avere), letter. – Balbettare, avere il difetto della balbuzie: quella fretta precipitosa, che mi faceva mangiare le sillabe, ballare...