Figlio (n. 1031 circa - m. 1093) del conte Baldovino V il Pio, sposò (1063) Gertrude, vedova del conte Fiorenzo d'Olanda, e alla morte del fratello BaldovinoVI s'insediò anche nella contea diFiandra [...] (1070) spodestando i nipoti minorenni, Arnolfo e Baldovino. Il suo governo segnò per la Fiandra l'inizio dell'ascesa commerciale e industriale. ...
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LILLA (fr. Lille; A. T., 32-33-34)
Maximilien SORRE
Nicola OTTOKAR
Citta della Francia, capoluogo del dipartimento del Nord. Il nome, nella forma latina Isla, si trova menzionato nella continuazione [...] opera diBaldovino IV conte diFiandra. Nel 1213 la città venne distrutta da Filippo Augusto, re di Francia, ma più tardi fu di nuovo ricostruita e tornò ai conti diFiandra. Sotto il dominio di questi, Lilla divenne un ricco centro industriale. Vi ...
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MARGHERITA detta di Costantinopoli, contessa diFiandra e di Hainaut
François L. Ganshof.
Nata a Valenciennes nel 1202, morta a Lilla il 10 febbraio 1280. Figlia diBaldovino IX conte diFiandra e di [...] del Hainaut; ma la sorella di lei, Giovanna, contessa diFiandra e di Hainaut, spinta dal re di Francia, chiese e ottenne dal fiamminga.
Nel 1278 M. cedette il governo della Fiandra al figlio Gui che vi era già associato.
Bibl.: C. Duvivier, La ...
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WEINGARTEN
Luigi GIAMBENE
Hans MOHLE
L'abbazia benedettina di W. fu fondata originariamente come monastero di monache dalla famiglia dei Guelfi (Welfen) nel 920, poi fu affidata ai benedettini nel [...] disciplina monastica vi era in decadenza. Fu celebre la sua biblioteca ricca specialmente di manoscritti di trovatori. Molto nel 1090 all'abbazia da Giuditta figlia diBaldovino V conte diFiandra e seconda moglie di Guelfo IV. Nel 1803 l'abbazia fu ...
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GREGORIO X, papa
Ludovico Gatto
Tedaldo Visconti nacque a Piacenza agli inizi del XIII secolo e appartenne alla famiglia cittadina dei Visconti, non imparentata con l'omonima casata milanese.
Poco sappiamo [...] arcidiaconale di Liegi.
Negli anni 1248-52 Tedaldo frequentò l'Università di Parigi, press'a poco nello stesso periodo in cui vi Michele VIII Paleologo che lo aveva tolto a BaldovinodiFiandra, gli sembrava inoltre direttamente minacciato dai Turchi ...
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La Romània veneziana
Giorgio Ravegnani
La conquista
La spartizione
Dopo la conquista di Costantinopoli, i vincitori si spartirono l'Impero bizantino seguendo i criteri che avevano stabilito ancor [...] BaldovinodiFiandra, più gradito alla sua parte di quanto non fosse il rivale Bonifacio di Monferrato. Il doge aveva già da tempo una posizione di on the Latin Empire of Constantinople, London 1976, VI): testo del giuramento, pp. 552-553, F. ...
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Innocenzo III
Werner Maleczek
Lotario nacque nel 1160 o 1161 a Gavignano, nel Lazio meridionale, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una altrimenti sconosciuta [...] vedove, al conte BaldovinodiFiandra nel 1199, poi imperatore di Costantinopoli nel 1204, a re Giovanni di Gerusalemme nel 1212, era stato preceduto dalla pubblica scomunica del conte Raimondo VIdi Tolosa. Nel frattempo erano anche però andate in ...
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Veneziani fuori Venezia
Jadran Ferluga
Seguire le sorti dei Veneziani fuori Venezia, fuori della loro città e provincia, non è compito facile: poche sono le notizie che possediamo, e per di più sparse. [...] ad Ossero, Arbe e Veglia, e a Zara. Il governo ducale vi insediò quali suoi diretti rappresentanti nobili veneziani, o legò a sé, di Ossero e nel 1205 fu legato di Venezia presso BaldóvinodiFiandra, imperatore di Costantinopoli.
L'isola di Arbe ...
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Insegne del potere e titoli ducali
Giorgio Ravegnani
Investitura e insegne ducali
Scrive il cronista Boncompagno da Signa che verso il 1173 il doge di Venezia aveva alcune insegne regali (quedam regalia [...] Deum laudamus. Il tripudio della folla era al culmine:
non vi è parola o scritto che possa riprodurre le voci che allora Enrico Dandolo e il neo-eletto imperatore latino di Oriente, BaldovinodiFiandra, entrarono al palazzo imperiale: "tuti do [ ...
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Antonio Paolucci
Arte contesa
Clariora artificum excellentium
opera ad exteros avecta…
Diritto di provenienza' e universalità del museo
di Antonio Paolucci
8 dicembre 2002
I direttori di 18 fra le più [...] non vi fu domus di cittadini abbienti che non esibisse opere di artisti greci o orientali. L'importazione forzosa di opere germaniche, francesi e veneziane guidate da BaldovinodiFiandra, Bonifacio di Monferrato, Enrico Dandolo. Del bottino ...
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