CURCI, Giuseppe
Maria Primiceri
Nacque a Barletta (Bari) il 15 giugno 1808 da Angelo e da Irene Cortese.
Ricevette i primi insegnamenti musicali dallo zio Leonardo che gli insegnò anche la chitarra [...] e della cultura tra cui Giulietta Guicciardi, da un anno vedova del conte W. v. Gallenberg, celebre compositore di musica per balletti, la quale gli offrì la sua protezione e lo volle quale suo maestro di canto.
Dalla sua permanenza a Vienna il C ...
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MARCHESI, Marcello
Lorenza Miretti
Nacque a Milano, il 4 apr. 1912, da Luigi ed Enrichetta Volpi. Nella prima infanzia si trasferì a Roma dove rimase fino ai diciotto anni presso uno zio, alla morte [...] , su personaggi ed episodi "in cui tutti si possono identificare" (Grasso, 1992, p. 56); canzoni, pantomime e balletti, talvolta il coinvolgimento diretto del pubblico a casa e in studio, accompagnavano i numeri comici, corpus fondamentale dello ...
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MANENTI, Giovanni Piero (Giampiero)
Cecilia Luzzi
Figlio di Giovanni Battista, nacque probabilmente a Bologna tra il 1535 e il 1540. Il luogo di origine è attestato dall'appellativo "bolognese" sempre [...] dà risalto alla melodia della voce più acuta - e i ritmi e le suggestioni del ballo strumentale, che anticipano i celebri Balletti di G.G. Gastoldi. In particolare i nove "capricci" presentano un carattere di novità per la fusione di una forma vocale ...
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Righenzi (Righensi), Carlo. − Non è nota la data di nascita di questo attore, cantante, librettista, impresario musicale, maestro di canto e animatore di troupes operistiche itineranti, originario probabilmente [...] nel Carnevale 1663-64 sempre a Milano: Il Crispo e La farsa musicale, un’opera seria di soggetto storico-morale con balletti e abbattimento e un’opera comica che ha come esplicito modello le commedie fiorentine di Moniglia, nella quale ritorna, come ...
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FEDERICI, Vincenzo
Monica Guerzoni
Nacque a Pesaro nel 1764. Si ignora il nome dei genitori. Avviato dalla famiglia agli studi letterari e giuridici, imparò per diletto a suonare il cembalo sotto la [...] le opere londinesi Nitteti (1793) e Didone abbandonata (1794), attribuite al F. dal Fétis e dal Gervasoni.
Tra i balletti si ricordano: Annette et Lubin, coreografia di I. G. Noverre, Londra, Haymarket theatre, 28 apr. 1789; Alonzo the Brave ...
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TAGLIAPIETRA, Angelino,
Anna Scalfaro
detto Gino. – Nacque a Lubiana il 30 maggio 1887 da Costantino Lorenzo, direttore della filiale della cassa di assicurazione imperial-regia, e da Emilia Giuseppina [...] da requiem per soli coro e orchestra (1923), scritta in memoria della madre e idealmente dedicata a Giuseppe Verdi, nonché due balletti. Il primo, la fiaba musicale La bella addormentata nel bosco, fu allestito alla Fenice di Venezia l’11 e il 14 ...
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BOTTA, Bergonzio
Roberto Zapperi
Nobile pavese, nacque verso il 1454 da Giovanni. Con l'aiuto del fratello Giacomo, che fu per lungo tempo ambasciatore sforzesco presso la corte di Roma, il B. dovette [...] Il ballo, Milano 1898, p. 26 dell'introduzione; V. Parnac, Histoire de la danse, Paris 1932, pp. 53 s.; L. Rossi, Storia del balletto, Verona 1961, p. 14; G. Tani, B. B., in Encicl. dello Spett., II, Roma 1954, coll. 889 s.; F. Reyna, Des origines du ...
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MARLIANI, Marco Aurelio
Pietro Zappalà
– Nacque a Milano nell’agosto del 1805 dal conte Rocco e da Amalia Masera.
Il padre era avvocato e personalità molto in vista della aristocrazia milanese: fu anche [...] principali e una pronta replica a Londra, con lo stesso cast di cantanti.
Al 28 genn. 1839 risale la prima de La gipsy (balletto in tre atti su libretto di J.H. Vernoy de Saint-Georges e J. Mazilier, da La gitanella di M. de Cervantes), eseguito ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel XVI secolo il ballo si afferma nelle corti rinascimentali come una delle attività [...] de la royne, prototipo di una tradizione di ballet de cour che arriva oltre la metà del Seicento. Questo balletto svolge in modo particolarmente unitario il tema di Ulisse prigioniero di Circe, e presenta un’organizzazione spaziale, una scenografica ...
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BURNACINI, Ludovico Ottaviano
Amalia Barigozzi Brini
Figlio di Giovanni e di una Grazia, nacque forse a Mantova nel 1636. Iniziò a lavorare e studiò col padre che seguì a Vienna (intorno all'anno 1650), [...] grotteschi e quasi sempre accompagnati da elementi simbolici. Probabilmente la maggior parte di essi furono realmente utilizzati per opere o balletti.
Morì a Vienna il 12 dic. 1707.
Fonti e Bibl.: Denkmäler des Theaters, a cura di J. Gregor, München ...
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ballettare
v. intr. [dim. di ballare] (io ballétto, ecc.; aus. avere). – Camminare saltellando; ballare senza grazia; anche di cose, muoversi rapidamente, saltellare, vibrare e sim.
balletto
ballétto s. m. [dim. di ballo]. – 1. Ballo breve, o fatto per passatempo, per gioco: vogliamo fare un b. insieme?; fece un b. dalla gioia; in un b., in quattro b. (o sim.), in brevissimo tempo, in quattro e quattr’otto. 2. Azione...