Musicista (Parigi 1803 - ivi 1856). Allievo di F.-A. Boïeldieu, compose musica teatrale di genere prevalentemente giocoso (53 opere tra cui riscosse particolare successo Le postillon de Longitumeau, 1836; [...] otto balletti e altro) alla cui briosa facilità corrispose una larga quanto breve fortuna. Tuttora in repertorio è il balletto romantico Giselle (1841). ...
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Musicista (Ginevra 1890 - Naarden, Paesi Bassi, 1974). Allievo di J. Lauber, fu poi prof. all'Istituto Jacques-Dalcroze di Ginevra e diresse il Technicum della stessa città. Si affermò con balletti, oratorî [...] (Le vin herbé, 1938), pagine sinfoniche (suites, sinfonie, concerti, ballate, Petite symphonie concertante, 1945, ecc.), da camera e opere teatrali (Der Sturm, 1956; Monsieur de Pourceaugnac, 1963). È ...
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Musicista romeno (Bucarest 1898 - Parigi 1985), naturalizzato francese (1955). Allievo di V. d'Indy, è stato professore al conservatorio superiore e alla Schola cantorum di Parigi. Ha composto musica teatrale [...] (opere, balletti), sinfonica e da camera (quartetti, sonate). ...
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Musicista (Pavia 1884 - ivi 1948). Compositore e direttore d'orchestra, studiò al conservatorio di Milano con A. Galli e V. Ferroni. Scrisse 8 opere teatrali (tra cui Anima allegra, 1921), 4 balletti (il [...] più fortunato fu Vecchia Milano, 1928), oratorî, messe, mottetti, musiche sinfoniche, pezzi per organo ...
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Musicista statunitense (Elmira 1884 - New York 1920). Studiò a Berlino con E. Humperdinck. Influenzato dalla musica russa e orientale, scrisse interessanti lavori, fra cui il mimodramma Sho-Jo (1917) e [...] i balletti The Kairn of Koridwen (1916) e The White Peacock (1919). ...
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Musicista statunitense (Brooklyn 1900 - New York 1990). Allievo di R. Goldmark a New York e di N. Boulanger a Parigi, si è affermato come uno dei principali esponenti della musica americana, componendo [...] alle esperienze della musica contemporanea europea, ma con accenti spiccatamente personali, hanno avuto particolare successo i balletti Billy the kid (1939), Rodeo (1942), Appalachian spring (1944), Dance panels (1963), le composizioni per orchestra ...
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Musicista (Lubeza, Minsk, 1903 - New York 1978). Allievo a Berlino di F. Busoni, studiò poi anche a Stoccarda e a Parigi. Compose l'opera Der Tod des Grigori Rasputin (1959), sei balletti, l'oratorio Job [...] (1939), una Symphonie lyrique (1930), una Symphonie biblique (1941), ecc. Pubblicò inoltre il volume Old friends and new music (1951) ...
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Musicista italiano (Modugno 1891 - Bari 1955). Studiò con Ottorino Respighi; appartenne al movimento futurista. Opere principali: Il gobbo del califfo (1929), Le astuzie d'amore (1936), Salammbô (1948); [...] compose pezzi per orchestra, balletti, pantomime e negli ultimi anni musiche per film. ...
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Musicista svizzero naturalizzato francese (Ginevra 1915 - Valcros, Var, 1992). Studiò a Parigi con J. Roger-Ducasse. Compositore legato al gruppo della Jeune France, scrisse opere teatrali (tra cui Marion, [...] 1951; Léonidas, 1958), balletti, colonne sonore, musica da camera, sinfonica e vocale. ...
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Impresario e direttore di compagnia di danza (Parigi 1878 - Auschwitz 1942), fratello dell'uomo politico francese L. Blum. Alla morte di S. D. Djagilev (1929), divenne direttore dell'Opera di Monte Carlo. [...] artistico (1934-36). Dopo la rottura con de Basil (1936), fondò una propria compagnia per poi tornare a dirigere i Balletti russi insieme a L. F. Mjasin. Recatosi negli USA all'inizio della seconda guerra mondiale, tornò quindi nel suo paese ...
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ballettare
v. intr. [dim. di ballare] (io ballétto, ecc.; aus. avere). – Camminare saltellando; ballare senza grazia; anche di cose, muoversi rapidamente, saltellare, vibrare e sim.
balletto
ballétto s. m. [dim. di ballo]. – 1. Ballo breve, o fatto per passatempo, per gioco: vogliamo fare un b. insieme?; fece un b. dalla gioia; in un b., in quattro b. (o sim.), in brevissimo tempo, in quattro e quattr’otto. 2. Azione...