BLASIS, Carlo de (Carlo Blasis)
Vittoria Ottolenghi
Nacque a Napoli, il 4 nov. 1795, da Francesco Antonio de Blasis e Vincenza Coluzzi de Zurla.
Il padre, figlio di un alto ufficiale spagnolo, fu noto [...] ) e in Inghilterra (King's Theatre di Londra), dove nel '27 debuttò in The Slave Of Bagdad di Egville e in due balletti di Viganò (La Vestale e Le Siège de Cythère). Come coreografo, oltre ad alcuni brevi divertissements e passi a due, non creò nulla ...
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Ballerina e coreografa statunitense (New York 1908 - ivi 1993); studiò con Th. Kosloff a Hollywood; nel 1931 membro del Dance Repertory Theatre, lavorò per il Ballet Theatre, il Ballet Rambert, il Ballet [...] l'Agnes De Mille Dance Theatre (1953-54). La sua opera ebbe notevole importanza nello sviluppo della coreografia e del balletto americano che deve alla De M. arditi inserimenti nella danza accademica di spunti folcloristici tipicamente americani e di ...
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Musicista danese (Copenaghen 1843 - ivi 1923). Studiò con N. Gade e poi con H. von Bülow a Berlino e con H. Berlioz a Parigi. Dal 1871 al 1898 visse negli USA, a Baltimora, dove diresse il Peabody Institute [...] sacra, composizioni orchestrali e da camera. Il figlio Ebbe (Copenaghen 1898 - Kattegat 1951) fu compositore e direttore d'orchestra. La sua produzione comprende cinque opere teatrali, un balletto, diversi lavori orchestrali, corali e da camera. ...
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Artista statunitense, nato a Nyack (New York) il 24 dicembre 1903, morto a Flushing (Long Island, New York) il 29 dicembre 1972. Dal 1917 al 1921 studiò presso la Phillips Academy di Andover (Massachusetts) [...] 'arte. Dal 1921 al 1931 fu venditore di tessuti nella zona di Manhattan interessandosi nel frattempo di cinema e balletto. Influenzato dagli scritti di M. Baker Eddy, fondatrice dell'associazione medico-religiosa Christian Science, nel 1925 divenne ...
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SARACINELLI, Ferdinando
Francesca Fantappiè
SARACINELLI, Ferdinando. – Nacque a Orvieto nel 1583 dal capitano Curzio di Marcantonio e da Cinzia Febei, esponenti di antiche casate cittadine.
Fu instradato [...] tra Marte e Amore (sostenuto da altri dèi, tra loro l’immancabile madre Venere), cui seguì un abbattimento e un balletto tra cinque coppie di celebri guerrieri e amanti, tratti da Ludovico Ariosto e da Torquato Tasso. Gli interpreti furono i cantanti ...
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PALLADINO, Emma
Elena Cervellati
PALLADINO, Emma. – Nacque a Milano nel 1861, figlia di un ballerino del teatro alla Scala, Andrea Palladini, di cui scelse di modificare il cognome (Guest, 1992, p. [...] ’operetta di Jacques Offenbach A trip to the moon (Le voyage dans la lune) e nel 1878 fu tra gli interpreti del balletto Les papillons, messo in scena dalla compagnia d’opera diretta da Charles Mapleson per la Brooklyn Academy of music. Rientrò in ...
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Compositore sovietico di origine armena, nato a Tiflis il 6 giugno 1903. Dopo aver studiato alla scuola di musica Gnesin di Mosca dal 1922 al 1929, frequentando contemporaneamente la facoltà di scienze, [...] di cui vengono accusati gli orientamenti più avanzati della musica europea da Schoenberg in poi.
Ha composto per il teatro balletti: Gajane (Molotov, 1942, riv. 1952) e Spartak (Leningrado 1956), oltre a numerose musiche di scena e per film. Per coro ...
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GLIERE, Reinhold (Rejngol′d Moricevič Glier)
Compositore russo, d'origine belga, nato a Kiev il 30 dicembre 1874. Studiò al conservatorio di Mosca con S. Taneev e M. Ippolitov-Ivanov. Fu per parecchi [...] da camera (quartetti e sestetti per archi), liriche vocali, pezzi pianistici, l'opera Scià Senem (Baku 1927) e il balletto Krasnyj mak (Il papavero rosso). È considerato come un virtuoso della forma musicale, facile e abbondante melodista, di gusto ...
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Impresario teatrale russo (Perm´, Novgorod, 1872 - Venezia 1929). Critico d'arte e di musica, fondò a Pietroburgo nel 1899 con A. Benois la società e il giornale Mir Iskusstva ("Il mondo dell'arte"), che [...] ebbero grandissima influenza sull'arte russa. Dal 1907 si occupò solo di teatro, e divenne famoso con la presentazione della sua compagnia di Balletti russi, che ebbe sede a Parigi e poi a Montecarlo, ma girò nei principali centri internazionali. Il ...
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Danzatore e coreografo (Ozora, od. Uzdin, Voivodina, 1906 - Roma 1988). Studiò danza moderna a Berlino con R. von Laban, quindi la danza accademica con V. Gsovsky e si perfezionò in Italia con E. Cecchetti. [...] e Kodaly. Dal 1936 in Italia, dove prese la cittadinanza nel 1960, contribuì alla rinascita e al rinnovamento del balletto italiano, valendosi della collaborazione dei maggiori musicisti e pittori. Fu al San Carlo di Napoli; al Teatro dell'Opera ...
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balletto
ballétto s. m. [dim. di ballo]. – 1. Ballo breve, o fatto per passatempo, per gioco: vogliamo fare un b. insieme?; fece un b. dalla gioia; in un b., in quattro b. (o sim.), in brevissimo tempo, in quattro e quattr’otto. 2. Azione...
ballettare
v. intr. [dim. di ballare] (io ballétto, ecc.; aus. avere). – Camminare saltellando; ballare senza grazia; anche di cose, muoversi rapidamente, saltellare, vibrare e sim.