Pittore (Stoccarda 1888 - Baden-Baden 1943). A Stoccarda, dopo un breve apprendistato come artigiano (1903-05) seguì i corsi di A. Hölzel all'accademia di belle arti e conobbe W. Baumeister. Nel 1911 soggiornò [...] l'officina di scultura in pietra e, dal 1923 al 1929, l'officina teatrale, che rappresentò il suo contributo più originale (Balletto triadico, 1921-22; Gabinetto delle figure I, 1922-23; Danza spaziale, 1925-27 e Clown musicale II, 1926-29, delle ...
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Ballerina, coreografa e insegnante di danza italiana (Taranto 1914 - Capranica 1980). Studiò con E. Cecchetti e L. Fornaroli alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, diplomandosi nel 1932. [...] Scala in Belkis, regina di Saba, di O. Respighi, coreografia di L. F. Mjasin. Interprete del repertorio classico, nonché dei balletti in voga negli anni Trenta (Vecchia Milano, di F. Vittadini; Il carillon magico, di R. Pick-Mangiagalli), nel 1935 fu ...
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Mimo, danzatore e regista inglese (Liverpool 1938 - Livorno 2018). Nel 1962 fondò la Lindsay Kemp Company; raggiunse la notorietà con Flowers (1969), pantomima ispirata a Notre-Dame-des-Fleurs di J. Genet, [...] nel 2003 le regie di La traviata e Midsummer night's dream di B. Britten e, nella stagione 2005-2006, la partecipazione nel ruolo della strega Carabosse a La bella addormentata del Balletto del Sud, fino a Elizabeth (2006) e Kemp dances (2017). ...
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PICK-MANGIAGALLI, Riccardo
Johannes Streicher
PICK-MANGIAGALLI, Riccardo. – Nato il 10 luglio 1882 a Strakonitz (Strakonice, nell’attuale Repubblica Ceca) da padre boemo e madre italiana.
Nel 1884 la [...] d’oro, favola musicale in un atto coreografata da Joseph Hassreiter (edita da Ricordi).
A detta di Giacomo Puccini, «il balletto di Pick andò bene, specie la musica piacque: è davvero carina; la coreografia è scarna e la composizione scenica fu non ...
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Regista italiano (n. Roma 1932). Nel 1960 si trasferì a Stoccolma, per lavorare al Marionetteatern di Michael Meschke; influenzato dal lavoro sulle macchine cinetiche dello scultore Harry Kramer e dalle [...] favorì la creazione di un linguaggio scenico visuale, refrattario alla psicologia e alla narrazione, votato al gioco e alla ritualità: Balletto a due (1965); Salomè (1966); I viaggi di Gulliver (1966), in cui si servì fra l'altro di proiezioni di ...
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Nome d'arte della danzatrice e insegnante di danza di origine polacca Cyvia Rambam, poi Miriam Ramberg (Varsavia 1888 - Londra 1982). Studiò danza a Varsavia e medicina a Parigi. Attratta dalle teorie [...] insegnante di quella disciplina a Hellerau (Dresda). Nel 1913 fu invitata da S. P. Djagilev nella compagnia dei Balletti russi per assistere V. Nižinskij nell'allestimento della coreografia per Le sacre du printemps di Stravinskij. Trasferitasi a ...
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Danzatore e coreografo russo (Mosca 1896 - Weseke, Renania Settentr.-Vestfalia, 1979), prese la cittadinanza statunitense nel 1944. Diplomatosi alla scuola del Bol´šoj (1912), entrò nei Balletti russi [...] interruzione (1921-24), fino alla sua morte (1929). Danzatore di carattere, di grande potenza espressiva, creò con i Balletti russi spettacoli celebri, in cui si valse anche della collaborazione di artisti dell'avanguardia (Les femmes de bonne-humeur ...
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Danzatrice russa (Pietroburgo 1885 - Beaconsfield, Buckinghamshire, 1978). Sorella di Lev Platonovič, allieva del padre Platon Karsavin, primo ballerino e maestro di ballo del teatro Marinskij, nel 1894 [...] e fu nominata prima ballerina nel 1909, anno in cui S. P. Djagilev la scritturò per la sua compagnia dei Balletti Russi. Con Djagilev, sotto la guida di M. Fokin, creò i più importanti personaggi della sua carriera rivelandosi interprete delicata ...
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FARINEL (Farinelli, Farinello, Farinet)
Michele Francolino
Famiglia di musicisti italiani di origine francese, trasferitasi a Torino, intorno al 1620, al servizio dei Savoia.
Francesco (François) è considerato [...] , ed è questa l'unica testimonianza circa la sua attività di compositore di corte, Francesco compose le musiche per il balletto La primavera trionfante dell'inverno, su libretto di G. Orenzano, un tempo attribuito a Filippo San Martino conte d'Agliè ...
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Heckroth, Hein
Alessandro Cappabianca
Pittore e scenografo tedesco, nato a Giessen il 14 aprile 1901 e morto ad Alkmaar (Paesi Bassi) il 6 luglio 1970. All'inizio la sua attività fu fortemente influenzata [...] sul Meno, lavorò come scenografo teatrale, a partire dal 1922, a Francoforte, Gottinga, Essen e Münster, specialmente per i balletti del grande coreografo Kurt Joos. Lasciata la Germania alla presa del potere di A. Hitler (1933), si recò dapprima in ...
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balletto
ballétto s. m. [dim. di ballo]. – 1. Ballo breve, o fatto per passatempo, per gioco: vogliamo fare un b. insieme?; fece un b. dalla gioia; in un b., in quattro b. (o sim.), in brevissimo tempo, in quattro e quattr’otto. 2. Azione...
ballettare
v. intr. [dim. di ballare] (io ballétto, ecc.; aus. avere). – Camminare saltellando; ballare senza grazia; anche di cose, muoversi rapidamente, saltellare, vibrare e sim.