Rappresentazione di un’azione scenica mista di danza e di pantomima, accompagnata dalla musica, in taluni casi anche dal canto e dalla recitazione, e condotta su uno schema precostituito di movimenti, [...] è il discordo.
Nel Rinascimento si hanno inoltre ballimascherati, trionfi, le intromesse nei conviti solenni e nelle di stili che ha dato luogo, nella modern dance, al cosiddetto polistilismo (in primo luogo con M. Graham, e poi con M. Cunninghan, P ...
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Si è disputato se la danza sia stata originariamente profana e da questa poi sia venuta la danza sacra o se, viceversa, dalla danza sacra sia derivata la profana. Certo è che tra i primitivi - e così si [...] a divertimenti fanciulleschi (v. giuoco). Appartiene a questa categoria il ballo dell'orso in cui l'attore camuffato da orso balla al comando del domatore; talvolta invece della maschera agisce un orso reale.
Fra le danze superstiziose a scopo ...
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WIGMANI Mary
Gino TANI
Danzatrice e coreografa nata a Hannover il 13 novembre 1886. È la più grande danzatrice tedesca moderna. Allieva di R. von Laban, ne rinnegò presto ogni astrattezza, traendo dalla [...] spiriti e le forme della sua declamazione plastica opposta al ballo classico-accademico.
Più che un insegnamento, ispirò una specie Die abendlichen Tänze, Visionen, Opfer) seppe, talora inmaschera, conquistare e suggestionare il pubblico, mercé il ...
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CERRITO, Fanny (Francesca)
Alessandra Ascarelli
Nacque l'11 maggio 1817 a Napoli. Il padre Raffaele, secondo luogotenente di un reggimento di fanteria e veterano delle campagne napoleoniche, e la madre [...] il cui successo ebbe un'ulteriore conferma il 14maggio con il nuovo balloin due atti di A. Guerra Le lac des fées. L' nella Vendetta d'Amore il 4 genn. 1845 e in due "divertissements", La festa inmaschera e La vincita al lotto, di cui fu anche ...
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CECCHETTI, Enrico
Alessandra Ascarelli
Nacque a Roma il 21 giugno 1850 da Cesare e da Serafina Casagli, in una famiglia di ballerini, coreografi e maestri di ballo.
Il padre, Cesare, nato a Civitanova [...] in Danimarca, in Norvegia, in Olanda, in Germania e in Austria; nel 1874 venne invitato a Pietroburgo. Al suo ritorno in Italia, ebbe occasione di ballare già fatto promotore bandendo sia l'uso della maschera, sia l'"assurdo, falso pathos del battere ...
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LAMBRANZI, Gregorio
Gloria Giordano
Attivo nei primi decenni del XVIII secolo come coreografo e ballerino, non se ne conoscono i dati anagrafici. Notizie biografiche si ricavano dal frontespizio e dall'introduzione [...] su rame, in vesti sia maschili sia femminili.
La Tantz-Schul, manuale e allo stesso tempo raccolta di balliin cui sono in piccolo): Pulcinella, Arlecchino, Pantalone, Scapino, Mezetino, Dottore, Narcisin, el Matto e Scaramuccia, la maschera ...
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BOCCI, Giuseppe
Daniela Ricci
Nacque a Firenze nel luglio 1782. Dedicatosi presto allo studio della danza, cominciò a ballare all'età di quattordici anni e fu secondo ballerino nei più importanti teatri [...] (Milano, Teatro alla Canobbiana, estate 1824), del ballo comico in tre atti Matrimonio in cantina (ivi, estate 1833) e, infine, contorni del volto" (Ritorni), il B. risultò una maschera scenica "opportuna a rappresentare... caratteri feroci, gravi e ...
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maschera
màschera (ant. o dial. màscara) s. f. [da una voce preindoeur. masca «fuliggine, fantasma nero»]. – 1. a. Finto volto, di cartapesta, plastica, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginarî...
ballo
s. m. [der. di ballare]. – 1. a. L’arte di ballare, cioè di muovere i passi e atteggiare le membra secondo determinate regole e seguendo un ritmo musicale: studiare, imparare il b.; scuola di b.; maestro di ballo. È in genere sinon....