Gentildonna francese (Roma 1588 - Parigi 1665), figlia di Jean de Vivonne, ambasciatore di Francia, e di Giulia Savelli; sposò (1600) Charles d'Angennes, poi marchese di Rambouillet. Dama di grande eleganza [...] . 17º. Intorno alla gentile Arthénice (anagramma del suo nome trovato da Malherbe) convennero il Corneille, J. Chapelain, J.-L. de Balzac, A. de Vangelas, A. Godeau, Mademoiselle de Scudéry e figura dominante tra questi A. Voiture. Aperto nel 1615, l ...
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MAURIAC, Claude
Paola Ricciulli
Critico e romanziere francese, nato a Parigi il 25 aprile 1914, figlio maggiore di F. Mauriac. Segretario particolare di De Gaulle (1944-49), M. inizia la sua carriera [...] critica con un saggio su Jouhandeau (Introduction à une mystique de l'enfer, 1938) cui fanno seguito Jean Cocteau (1945), Aimer Balzac (1945), Malraux ou le mal du héros (1946), André Breton (1949) che ottenne il Prix Sainte-Beuve, Marcel Proust par ...
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VIAU, Théophile de
Ferdinando Neri
Poeta francese, nato a Clairac, nell'Agenese, nell'aprile 1590, morto a Parigi il 25 settembre 1626. Di famiglia ugonotta, ne derivò uno spirito di opposizione, che [...] ; per brevi periodi provò il mestiere delle armi; viaggiò in Olanda (nel 1615) col suo amico, e poi nemico, J.-L. de Balzac. A Parigi, visse sotto la protezione di ricchi signori, il conte di Candale e il duca di Montmorency, frequentando letterati e ...
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Di famiglia catalana, nato a Curacao (Piccole Antille) il 29 gennaio 1822. Studiò a Barcellona filosofia e diritto; pensionato nella Escuela de Maestros di Madrid (1841), fu nominato professore nella scuola [...] in lingua di Castiglia verso il catalanismo letterario.
La sua fama, più che a una fedele versione prosastica del Vautrin di Balzac (Barcellona 1840), è legata a un piccolo gruppo di ballate di carattere storico e leggendario (La torre de Villalba ...
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Letterato e critico francese, nato a Saint-Dié (Vosgi) il 4 maggio 1871; vivente. Insegnò nelle università di Nancy, Lione, Parigi (donde fu distaccato per tre anni a Strasburgo); e professa tuttora alla [...] littéraire, Le mouvement des idées dans l'Èmigration française, 1789-1815 (2 voll., 1924), Orientations étrangères chez Honoré de Balzac (1927); curò l'edizione completa delle opere di A. de Vigny, e dimostrò vivo interesse per le questioni musicali ...
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Baisers volés
Daniela Angelucci
(Francia 1968, Baci rubati, colore, 90m); regia: François Truffaut; produzione: Les Films du Carrosse, Les Productions Artistes Associés; soggetto: François Truffaut, [...] della formazione di Antoine, cui si allude sin dalla prima scena in cui il giovane legge il romanzo di Honoré de Balzac Le lys dans la vallée (Il giglio della valle), storia in parte autobiografica di un’iniziazione sentimentale. Ormai adulto, ma ...
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Autore drammatico francese, nato a Valenza (Drôme) nel 1820, da un avvocato di provincia, che lo destinava alla sua stessa professione. Sua madre era figlia di Pigault-Lebrun, novelliere e commediografo [...] , quello della società borghese, che già aveva trovato il suo descrittore epico (e solo per eccezione drammatico) in Balzac. Ma Balzac professava di non amare quella borghesia mediocre e affarista, che dipingeva con molte ombre e poche luci. L'Augier ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luciano Bottoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella seconda metà dell’Ottocento la letteratura analizza la realtà, denunciando le [...] in circolo come “quelle che si piangono in alto”. Senza dubbio la miseria dei contadini di Courbet, l’avarizia del balzachiano papà Grandet, la meschinità dell’impiegato del Cappotto di Nikolaj Gogol’, la vita anonima dell’umile serva in Un cuore ...
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Incisore, pittore e scultore, nato a Strasburgo il 6 gennaio 1832, morto a Parigi il 23 gennaio 1883. A sei anni già disegnava e a 15 cominciò a pubblicare disegni nella Caricature. La guerra di Crimea [...] Paul Lacroix lo stesso anno gli affidò l'illustrazione del Rabelais, seguita nel 1855 da 425 disegni per i Contes drôlatiques di Balzac. Queste due opere confermano la sua fama. L'artista, poco adatto al disegno di costumi, alla satira, al genere del ...
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Scrittore cèco, nato a Domažlice il 21 febbraio 1860, morto a Praga il 3 novembre 1927. Giornalista politico e critico d'arte, solo verso i cinquanta anni egli vide riconosciuta e apprezzata la sua opera [...] del Č., nel ventennio seguente, una fisionomia inconfondibile, solo in alcune parti richiamante il pensiero a scrittori stranieri, come Balzac e il russo Saltykov-Sčedrin (cfr. Antonín Vondrejc, 1917-18; La Turbina, 1916, Jindrové, 1920; Vilém Rozkoč ...
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chimericita
chimericità s. f. inv. Caratteristica di ciò che appare fantastico e irraggiungibile, perché utopistico. ◆ Pubblicato nel 1847, «Il cugino Pons» è la storia di un ingenuo e bruttissimo musicista che ha due sole passioni, le cose...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...