Mozzoni, Anna Maria
Militante femminista e patriota (Rescaldina, Milano, 1837 - Roma 1920). Nata in una famiglia agiata, di sentimenti patriottici e antiaustriaci, subì però il pregiudizio antifemminile [...] per il conformismo e la spinta a costruirsi un percorso culturale autonomo attingendo alla ricca biblioteca domestica: Plutarco, Balzac, gli illuministi francesi e lombardi, Porta, Mazzini. Nel 1864, all’interno del dibattito nell’area mazziniana e ...
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Fondatore dell'Académie Française, nato a Parigi nel 1603, morto il 29 settembre 1765. Lasciata la carriera finanziaria a cui il padre l'aveva voluto avviare, incominciò presto a radunare intorno a sé [...] consultandolo spesso in questioni di lingua e di buon gusto: qualcuno di essi, come Guez de Balzac gli fu sinceramente amico (Lettres de M. de Balzac à M. Conrart, Parigi 1659). Le sue carte conservate alla Bibliothèque de l'Arsénal contengono un ...
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Letterato, nato a Fourneaux (Savoia) il 25 ottobre 1879; dal 1903 professore di letteratura italiana nell'università di Friburgo (Svizzera). Appartenne (1910) al primo Consiglio centrale del partito nazionalista. [...] . fr. di A. Boulanger, Parigi 1925; Altrove, Milano 1926; Palanche, Milano 1930), di profili biografici (di Parini, Manzoni, Pascal, Balzac, Amiel), di saggi critici (L'arte poetica di P. Metastasio, Milano 1902; Un meccanismo umano: I, L'attività ...
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Mercante d'arte, editore e scrittore (Isola della Riunione 1865 - Parigi 1939); ospitò nella sua galleria le opere dei pittori d'avanguardia, che egli andava man mano scoprendo con intuito eccezionalmente [...] ; Imitation de Jésus-Christ (1903) e Sagesse di Verlaine (1911) illustrati da M. Denis; Le chef-d'oeuvre inconnu di Balzac (1931) e l'Histoire naturelle di Buffon illustrati da Picasso; La Maison Tellier di Maupassant (1931, Degas); Ubu-Roi (1918 ...
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LEVIN, Harry
Critico americano, nato a Minneapolis, Minn., il 18 luglio 1912. Ha studiato presso le università di Harvard e di Syracuse; nella prima è dal 1954 professore di letteratura inglese e comparata. [...] ., 1931), cui fecero seguito: James Joyce: a critical introduction (New York 1941); Toward Stendhal (ivi 1945); Toward Balzac (ivi 1947); Overreacher: a study of Christopher Marlowe (Cambridge, Mass., 1952); Symbolism and fiction (Charlottesville, Va ...
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Colette (propr. Colette, Gabrielle-Sidonie)
Catherine McGilvray
Scrittrice francese, nata a Saint-Sauveur-en-Puisaye (Yonne) il 28 gennaio 1873 e morta a Parigi il 3 agosto 1954. Autrice di romanzi di [...] verità. Il suo essere spregiudicata non fu mero vitalismo o femminismo ante litteram, ma piuttosto un'intuizione alla Balzac, il feroce pudore per una realtà che solo nel romanzo diventa poesia.Iniziò l'attività di scrittrice pubblicando con ...
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Blier, Bernard
Attore teatrale e cinematografico francese, nato a Buenos Aires l'11 gennaio 1916 e morto a Parigi il 29 marzo 1989. Interprete grottesco e divertente nelle commedie e figura ambigua e [...] Asterix per raffigurare il capo della polizia segreta romana. Nel 1973 ebbe un primo importante riconoscimento con il premio Balzac per la sua interpretazione nella pièce teatrale Le faiseur, seguito nel 1986 da un David di Donatello come miglior ...
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Scrittore e critico svizzero (La Chaux-de-Fonds 1901 - Roma 1957). Direttore dal 1942 dei Cahiers du Rhône, rivista della Resistenza antinazista, collaborò a varie riviste e nel 1950 successe a E. Mounier [...] ; L. Bloy, mystique de la douleur, 1948; L'Ève de Péguy, 1948; G. Bernanos, 1949). Tra i suoi scritti critici più notevoli si ricordano la classica monografia su G. de Nerval (1936), Balzac visionnaire (1946) e Poésie de la présence (post., 1958). ...
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ZOLA, Émile
Ferdinando Neri
Nato a Parigi il 2 aprile 1840, ivi morto il 29 settembre 1902. Il padre, Francesco Z., ingegnere veneziano, aveva sposato una francese, Émilie Aubert; la famiglia si stabilì [...] É. Z., ivi 1923; A. Bailot, É. Z.: l'homme, le penseur, le critique, ivi 1925; P. Louis, Les types sociaux chez Balzac et Z., ivi 1925; S. Barlow Brown, La peinture des métiers et des mœurs professionnelles dans les romans de Z., Montpellier 1928; D ...
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Saggista e critico letterario francese, nato a Laroche-sur-Yon il 17 settembre 1847, morto a Parigi il 7 giugno 1916. Fu professore di poesia francese alla Sorbona e dal 1901 membro dell'Accademia.
Sebbene [...] ), e monografie su Voltaire (1894), Flaubert (1899), A. Chénier (1902), Madame de Sévigné (1910), Rousseau (3 diversi voll. 1912), Balzac (1913), La Fontaine (1914), La jeunesse de Sainte-Beuve (1914), ecc., non fu né un critico sistematico, né uno ...
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chimericita
chimericità s. f. inv. Caratteristica di ciò che appare fantastico e irraggiungibile, perché utopistico. ◆ Pubblicato nel 1847, «Il cugino Pons» è la storia di un ingenuo e bruttissimo musicista che ha due sole passioni, le cose...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...