Pseudonimo del pensatore e giornalista francese Émile-Auguste Chartier (Mortagne 1868 - Le Vésinet, Parigi, 1951). È stato uno dei più notevoli moralisti della Francia contemporanea. Di tendenze antintellettuali, [...] anche i suoi saggi su Spinoza (1901), Descartes (1927), Platone (1928), e la sua notevolissima opera di critico: Système des beaux-arts (1920; 2a ed. 1926); Charmes de Paul Valéry avec commentaire d'Alain (1929); Stendhal (1935); Avec Balzac (1937). ...
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Arte e letteratura
Genericamente, la tendenza a riprodurre quanto più fedelmente possibile, nell’opera d’arte, la natura o il reale: lo scrittore tenta di vietare a sé stesso, più o meno radicalmente, [...] ristretto, cioè come designazione propria di un’altra determinata corrente letteraria, che ebbe per esponenti principali H. de Balzac e G. Flaubert). Sotto la spinta del positivismo comtiano e del correlativo culto per le scienze esatte, il ...
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Filosofia
Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, [...] suo centro di irradiazione in Francia, la sua fioritura nel periodo tra il 1830 e il 1870, il suo massimo artista in H. de Balzac, i suoi filosofi in H. Taine e in A. Comte. Borghesi i temi (famiglia, matrimonio, affari) nel teatro di É. Augier, nei ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] che egli ritiene, malgrado tutto, il nuovo mondo, il retaggio più alto della grande cultura borghese: da Goethe a Heine, da Balzac a Tolstoj, da Lessing a Hegel.
I suoi singoli libri sono le tessere di un solo grande mosaico. Il problema centrale è ...
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Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] . 1956); Der russische Realismus in der Weltliteratur (1949); Deutsche Realisten des XIX Jahrhunderts (1951; trad. it. 1963); Balzac und der französische Realismus (1952); Skizze einer Geschichte der neueren deutschen Literatur (1953; trad. it. 1956 ...
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Spiegazione e comprensione
Raymond Boudon
Introduzione
I termini 'spiegazione' e 'comprensione', ai quali si deve aggiungere 'interpretazione', hanno una notevole importanza nel dibattito sulle scienze [...] da Comte, dallo stesso Tocqueville, da Durkheim e da Weber, secondo la quale la modernità comporta ciò che Schiller, Balzac, lo stesso Weber e altri ancora hanno chiamato il 'disincantamento del mondo'. Questa legge è perfettamente fondata, anche se ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Rene Descartes
Jean-Robert Armogathe
René Descartes
Una filosofia del soggetto
Una commedia di Pierre Corneille, Le menteur, rappresentata per la prima [...] la sua lingua forgiando parole e costruzioni linguistiche. Inaugura quello stile di cui il suo pensiero ha bisogno. Guez de Balzac ammira il latino di Descartes: chiaro e preciso, al tempo stesso più elegante e più denso di quello degli scolastici ...
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chimericita
chimericità s. f. inv. Caratteristica di ciò che appare fantastico e irraggiungibile, perché utopistico. ◆ Pubblicato nel 1847, «Il cugino Pons» è la storia di un ingenuo e bruttissimo musicista che ha due sole passioni, le cose...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...