CARCANO, Giulio
Renzo Negri
Nato a Milano il 7 ag. 1812 da Vincenzo e da Carolina Stagnoli, dal 1824 al 1830 studiò nel Longone, il vecchio collegio dei nobili milanesi, avendo per maestro di lettere [...] stranieri, se ci furono, si chiamano Lamartine, Bernardin de Saint-Pierre, Goldsmith, piuttosto che Sue, Sand o Balzac, mentre per Zola ha parole sprezzanti).
Mentre trasferiva per primo la narrativa dalla storia alla vita contemporanea, mettendo in ...
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PARETO, Lorenzo Antonio Damaso
, detto Damaso
Stefano Verdino
– Nacque a Genova l’11 dicembre 1801 dal marchese Giovanni Benedetto e da Aurelia dei marchesi Spinola di Roccaforte.
Il padre (1768-1831), [...] Negro – suocero del cognato Agostino Spinola –, abituale ritrovo degli illustri ospiti europei della città. Lì, in particolare, conobbe Honoré de Balzac, che gli dedicò la novella Le Message (Revue des deux mondes, 15 febbraio 1832) e lo citò fra i ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] , in un clima di fervida fiducia nella letteratura e nella sua capacità di incidere sul mondo e cioè diventare mondo. Balzac aveva imposto al romanzo di far concorrenza all'anagrafe, e anche se i suoi successori si accontentano di diventare gli ...
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BROCCHI, Virgilio
Renato Bertacchini
Discendente da nobile e cospicua famiglia di Bassano del Grappa, nacque il 19 genn. 1876 da Ippolito e da Emilia Lanza a Orvinio (Rieti). Studente di ginnasio a [...] la politica e avvivarla della mia fede nella palingenesi sociale. Non è vero: non ho mai né sognato, né preteso di rifare Balzac o Zola o Victor Hugo: non ho scritto romanzi meramente politici o sociali; solo ho voluto studiare come una sincera fede ...
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PEZZI, Giulia Giuseppina
Maria Teresa Mori
PEZZI, Giulia Giuseppina (Giulietta). – Nacque a Milano il 10 febbraio 1810 da Francesco e Giuseppa Quon.
Il padre Francesco (1783-1831), di origine veneziana, [...] » (Donne e passioni del Risorgimento, Milano 1935, p. 245). Tra quelle pagine, autografi di Alessandro Manzoni e Honoré de Balzac, una lettera di Giuseppe Garibaldi e i ritratti di Carlo Cattaneo, George Sand e Giuseppe Verdi. Inoltre: O. Greco ...
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MAFFEI, Andrea
Marta Marri Tonelli
Nacque il 19 apr. 1798 a Molina di Ledro, in Trentino, da Filippo, nobile del Sacro Romano Impero nativo di Cles, e da Maddalena Brocchetti, vedova Colò. Seguendo [...] era tale che ogni illustre ospite straniero, soggiornando in città, non poteva mancare di visitarlo (basti fare i nomi di H. de Balzac, E. Scribe, A. Dumas padre e, tra i musicisti, di F. Liszt e S. Thalberg).
Nel marzo 1842, subito dopo lo ...
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GIULIOTTI, Domenico
Giuseppe Izzi
Nacque a Luciana, frazione di San Casciano Val di Pesa, presso Firenze, il 18 febbr. 1877 da Giuseppa Aretini e da Francesco, fattore presso la tenuta di Verrazzano, [...] 1920, ma il lavoro risale agli anni 1917-18) della Antologia di cattolici francesi del secolo XIX (De Maistre, Bonald, Lamennais, Balzac, D'Aurevilly, Hello, Veuillot, Bloy), e poi, sempre nel 1920, ma a Firenze presso Vallecchi, de L'ora di Barabba ...
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Letteratura e psicoanalisi
Giovanni Bottiroli
Gli scrittori sono i precursori della psicoanalisi, e i suoi migliori alleati. "Probabilmente - dice Freud - attingiamo alle stesse fonti, lavoriamo sopra [...] essere il risultato della combinazione tra più codici (per es. il genere melodrammatico e la scrittura realistica in Gobseck di Balzac), ma, se è governato da regole dello stesso tipo, da regole omogenee, apparirà del tutto accessibile per le scienze ...
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DE MARCHI, Emilio
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la [...] .
Naturalmente sono vive e operanti influenze e reminiscenze letterarie, italiane e straniere, da Manzoni a Fogazzaro, da Maupassant a Balzac, da Dickens a Gogol, da Verga a Bersezio, tutti segnalati di volta in volta dalla critical ed altri se ne ...
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BORSI, Giosuè
Nello Vian
Nacque a Livorno il 1º giugno 1888 da Averardo e da Verdiana (Diana) Fabbri, originari entrambi di Castagneto in Maremma. Il padre, pugnace giornalista di tendenze radicali, [...] , che il B. amò forse per la scioltezza narrativa. Dal francese prese a tradurre Les contes drolatiques del Balzac, per l'editore Formiggini, che intendeva pubblicarli nella sua collezione "I classici del ridere". Del lavoro, assunto specialmente ...
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chimericita
chimericità s. f. inv. Caratteristica di ciò che appare fantastico e irraggiungibile, perché utopistico. ◆ Pubblicato nel 1847, «Il cugino Pons» è la storia di un ingenuo e bruttissimo musicista che ha due sole passioni, le cose...
realismo
s. m. [der. di reale2]. – 1. a. Nella filosofia scolastica, corrente e posizione teorica che, nella valutazione del problema degli universali, attribuisce una realtà oggettiva ai concetti universali (contrapp. a nominalismo e concettualismo):...