Economista inglese (n. in Austria 1907 - m. 2005), prof. nell'univ. di Hull (1935-46); ricoprì varie cariche nei ministeri dell'Alimentazione, del Tesoro e dell'Agricoltura e rappresentò la Gran Bretagna [...] internazionali; fu anche sottosegretario di stato permanente per gli Affari economici (1964-66) e direttore della Bancad'Inghilterra (1968-77). Tra le opere: An early experiment in industrial organization (1930); About money (1934); History ...
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Nei paesi anglosassoni, ogni centro abitato che svolga funzioni urbane spiccate e di una certa complessità. Nelle isole britanniche, per designazione tradizionale, anche piccolo centro; in questi casi [...] città in epoca romana e forse in epoca più antica. Nella c., che ha un’amministrazione quasi autonoma, hanno sede la Bancad’Inghilterra, le principali banche nazionali e straniere, la borsa, importanti società commerciali e finanziarie e i giornali. ...
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Istituto bancario inglese specializzato in credito immobiliare. È balzato agli onori della cronaca nel 2007, quando ha dovuto ricorrere alla Bancad’Inghilterra per sopperire alle perdite miliardarie provocate [...] contratto, nel febbraio del 2008 N.R. è stata nazionalizzata. Tuttavia, dopo quattro anni il governo britannico ha venduto la banca al gruppo Virgin Money di R. Branson per oltre un miliardo di sterline; Branson si è impegnato a mantenere la sede ...
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Nel linguaggio economico, oro e argento non coniati e tesaurizzati (sotto forma di barre, lingotti e simili).
Con il termine bullionismo alcuni economisti indicano la prima fase (16° e 17° sec.) del mercantilismo [...] .
Controversia bullionista Discussione sulla politica monetaria nata dalla polemica sull’eccessiva emissione di banconote della Bancad’Inghilterra (➔) durante le guerre napoleoniche, con la sospensione della convertibilità delle banconote in oro. ...
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Statista e scrittore (Horton, Northampton shire, 1661 - Londra 1715), allievo e amico di I. Newton; deputato, cancelliere dello Scacchiere (1694), primo ministro (1697). Ideò il primo fondo d'ammortamento [...] del debito pubblico (1692), creò, su progetto di W. Paterson, la Bancad'Inghilterra (1694) e svolse una politica monetaria che servì d'esempio agli stati europei; creò e riordinò (1698 e 1708) anche la Compagnia delle Indie Orientali. Primo lord del ...
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Banchiere scozzese (Newcastle-upon-Tyne 1879 - Holmbury St. Mary, Surrey, 1959). Presidente (dal 1919) della Andrey Yule and Co. Ltd di Calcutta, svolse per 12 anni un'attività di grande rilievo nella [...] barone nel 1936. Diresse quindi in patria imprese assicurative e creditizie, fu consulente finanziario della Tesoreria dal 1940 e quindi (1944-49) governatore della Bancad'Inghilterra, nella fase delicata precedente la sua nazionalizzazione. ...
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Architetto inglese (Cobham, Kent, 1862 - ivi 1946), noto per il suo stile coloniale, adattato alle tradizioni locali, nell'India e nell'Africa del Sud. Eresse le cattedrali di Città del Capo, Salisbury [...] Memorial a Table Mountain. A Nuova Delhi eresse il palazzo del viceré e quello legislativo. A Londra ricostruì (1921-37), alterandola grandemente, la Bancad'Inghilterra, ed eresse, tra l'altro, la South Africa House in Trafalgar Square (1935). ...
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Banchiere e uomo politico inglese (Londra 1796 - ivi 1883), nominato pari (1850) in riconoscimento della sua indiscussa autorità nel campo finanziario. Sostenne sempre con vigore il principio monetario [...] nella disputa circa i criterî con cui regolare l'emissione di biglietti della Bancad'Inghilterra, e il suo prestigio contribuì molto al successo delle teorie ricardiane. Non ha lasciato opere sistematiche e i suoi Tracts and other publications on ...
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Industriale ed economista (Londra 1880 - ivi 1941), direttore (1927-28) delle Imperial chemical industries, presidente (1927-28) della London, Midland and Scottish Railway Co. e membro del consiglio di [...] della Bancad'Inghilterra; fece parte di importanti commissioni d'inchiesta e dei comitati Dawes e Young per le riparazioni di guerra (1925 e 1929); scrisse numerose opere su problemi economici e finanziarî e nel 1938 divenne pari d'Inghilterra col ...
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Economista (Bromley Common, Kent, 1793 - ivi 1882), condirettore della Bancad'Inghilterra. Fu uno dei maggiori sostenitori del cosiddetto principio monetario, soprattutto nell'opera Remarks upon some [...] prevalent errors with respect to currency and banking (1833); sviluppò e difese i principî della legge bancaria di R. Peel (1844) ...
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lìnea s. f. [dal lat. linea, der. di linum «lino2»; propr. «filo di lino»]. – 1. a. Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza, e che può essere matematicamente definito indipendentemente dalla sua materiale esistenza nonché...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...