GHISLERI, Arcangelo
Giuseppe Sircana
Nacque a Persico, in provincia di Cremona, il 5 sett. 1855 da Luigi, fattore in un'azienda agricola, e da Barbara Lodoli. All'età di 17 anni conseguì a Cremona il [...] economiche e l'anno seguente, lasciato l'impiego in banca, il G. si trasferì a Milano, dove fondò il quotidiano L'Italia del popolo; nel 1904 era di nuovo a Bergamo e nel 1907 si trasferì a Roma, dove dal 1908 diresse La Ragione, organo del ...
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FRESCOBALDI, Lambertuccio
Fabio De Propris
Nacque intorno al 1250 a Firenze da una figlia di Lamberto Belfradelli - il cui nome non è noto - e da Ugolino (Ghino), esponente dell'arte di Calimala. Fu [...] pp. 81, 90, 570 s.; P. Neri, L. F. banchieredi Mainardo II conte del Tirolo, in Atesia Augusta, IV (1942), pp. 116, 131 s.; G. Pampaloni, Firenze al tempo di Dante. Documenti sull'urbanistica fiorentina, Roma 1973, pp. 182 s.; R.W. Kaeuper, Bankers ...
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MANTEGAZZA, Vico
Francesco Guida
Nacque a Milano il 22 genn. 1856 da Carlo e da Giulia Della Croce.
Precocemente indirizzatosi verso la carriera giornalistica, esordì nel 1879 come redattore dei giornali [...] un'offerta tedesca più conveniente e i vertici della Banca commerciale italiana all'inizio del 1913 vollero fare sentire il . Rassegna universale della stampa, che si pubblicò a Roma sotto la direzione di A. Loria dal settembre 1920. Il M., che ...
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LENZI, Lorenzo
Stefano Simoncini
Nacque a Firenze il 23 ott. 1516, da Antonio di Piero e Costanza di Taddeo Gaddi, sorella di monsignor Giovanni e del cardinale Niccolò Gaddi. Suoi fratelli furono Alessandro, [...] , dal toscano Francesco Del Brina (Bologna, Collezione della Banca popolare dell'Emilia Romagna).
La permanenza del L. a pp. 271-274; V. De Brognoli, Studi storici sul regno di s. Pio V, II, Roma 1883, pp. 63-66; H. Fouqueray, Histoire de la ...
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GRIMANI, Filippo
Michele Gottardi
Nacque a Venezia il 4 giugno 1850 da Pietro Luigi del ramo di S. Luca e da Elena Milissinò, nobile padovana, che morì di parto dandolo alla luce, primo maschio dopo [...] illuminazione pubblica di Venezia (che vedeva la compartecipazione della Edison e della Banca Treves) con , L'eredità dell'Ottocento e le origini della politica di massa, in Venezia, a cura di E. Franzina, Roma-Bari 1986, pp. 117-151; E. Brunetta, ...
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DELLE BRACHE
Michele Luzzati
Famiglia di mercanti pisani affermatasi in modo particolare nel secolo XIV.
Ildebrando "de Brachis" fu tra i consiglieri del Comune di Pisa chiamati ad approvare gli accordi [...] l'acquisto di Pisa (1404-106), in Arch. stor. tal., s. 5, XVIII (1896), p. 2 40; R. Sardo, Cronaca di Pisa, a cura di 0. Banti, Roma 1963, ital., XV (1932), pp.64 s.; F. Melis, Note di storia della banca pisana nel Trecento, Pisa 1955, pp. 201 s.; M. ...
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GREPPI, Paolo
Elena Puccinelli
Nacque il 23 sett. 1748 a Cazzano Sant'Andrea, in Val Gandino, ultimo dei cinque figli maschi di Antonio e Laura Cotta giunti all'età adulta. Nella stessa Cazzano, che [...] l'amico F. Manfredini, maggiordomo di corte conosciuto a Vienna, poi a Roma; qui conobbe e frequentò, tra storica, LII (1968), pp. 147-168; B. Caizzi, Industria, commercio e banca in Lombardia nel XVIII secolo, Milano 1968, pp. 157-165, 206-210; ...
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CARINI, Laurea Lanza baronessa di
Roberto Zapperi
Nacque a Palermo nel 1529, da Cesare Lanza, barone di Castania e di Trabia, e da Lucrezia Gaetani.
Il padre apparteneva ad una famiglia di recente nobiltà: [...] Sicilia e riparò a Roma, dove con il tramite di quella ambasciata spagnola chiese di presentarsi personalmente al re di Sicilia, II, Palermo 1924, pp. 276-277; C. Trasselli, Un banco genovese a Palermo nel 1570, in Riv. internaz. di storia della banca ...
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GIUSTINIANI, Andreolo
Enrico Basso
Figlio di Niccolò e di Brancaleona Grimaldi, nacque nell'isola di Chio, allora dominio genovese, secondo alcune fonti nel 1385 e secondo altre nel 1392; in quest'ultimo [...] membro dell'"albergo" Giustiniani, appartenente al ramo dei de Banca.
Il G. si distinse per la passione con la Chiensis, De nobilitate, a cura di L.L. Calzamiglia, Albenga 1984; M. Giustiniani, Gliscrittori liguri, I, Roma 1667, pp. 61-63; G ...
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Il progresso
Giuseppe Bedeschi
Nel Settecento e nell’Ottocento la cultura occidentale ha nutrito, con poche eccezioni, una ferma fede nel progresso: essa ha creduto, cioè, che il cammino della civiltà [...] avrebbe potuto fermarsi tra le rovine di Cartagine, Palmira, Persepoli, Roma, senza essere mosso a considerazioni banca. Queste forze avevano ormai preso il sopravvento nella società, e il loro obiettivo legittimo era quello di dirigerla, ovvero di ...
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via Isonzo
loc. s.le f. Per metonimia topografica, la Consob, che aveva sede in via Isonzo a Roma. ◆ Per [Tommaso] Padoa-Schioppa la Consob potrebbe essere solo una tappa intermedia tra la Banca d’Italia e la Banca centrale europea (Bce) dove...
lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano graficamente i suoni delle vocali...