Pseudonimo dello scrittore giapponese Hiraoka Kimitake (Tokyo 1925 - ivi 1970). Radicato nella tradizione classica del suo paese ma anche conoscitore e ammiratore della letteratura occidentale, con particolare [...] ; Utage no ato, 1960, trad. it. Dopo il banchetto, 1963; Utsukushii hoshi "La stella meravigliosa", 1961, con spunti mise fine alla sua esistenza con uno spettacolare suicidio rituale nel quartier generale delle forze di autodifesa (dove aveva ...
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La più importante azione sacra delle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana, celebrata dal sacerdote con la comunità dei fedeli.
La m. nel cristianesimo cattolico
Nella dottrina cattolica (istruzione [...] ).
La struttura della m. con il popolo nel suo svolgimento rituale si articola in tre parti: a) riti d’introduzione, b memoria di lui con l’istituzione del sacrificio e del banchetto pasquale. Si svolge in vari momenti, che corrispondono alle parole ...
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MORTE
Giangiacomo PERRANDO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Giuseppe DE LUCA
Giannetto LONGO
Raffaele CORSO
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Giulio GIANNELLI
Fulvio MAROI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
Rosanna [...] il corpo viene disteso in apposito luogo della casa, e ritualmente separato dal mondo dei vivi per mezzo di tre cerchi tracciatigli , per la festa delle Caristia (o cara cognatio), a solenne banchetto. Le Lemuria ricorrevano il 9, l'11 e il 13 maggio ...
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LITURGIA (λειτουργία, o λῃτουργία)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Umberto CASSUTO
Cuniberto MOHLBERG
Egidio CASPANI
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Nicola TURCHI
Presso i classici significa un servizio (ἔργον) intrapreso a favore del [...] fiaccole; l'estiasi (ἑστίασις), offerta di una banchetto al demo o alla tribù cui il liturgo appartiene e da allora a oggi è rimasto quasi invariato. Il più antico rituale per il battesimo si può desumere già da Tertulliano, principalmente dal suo De ...
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SACRIFIZIO (da sacra facere "compiere l'azione sacra"; ted. Opfer)
Ambrogio BALLINI
Giuseppe RICCIOTTI
Nicola TURCHI
Nella sua più comprensiva accezione il sacrifizio è quell'atto religioso mediante [...] d'iniziazione. Ma se l'offerente è già carico di santità rituale o perché criminale o perché malato, non c'è bisogno di riti dagli dei, cui egli si rivolgeva e che invitava al banchetto, ogni migliore grazia (do ut des): vittoria sui nemici, ...
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LIRICA
Vittorio SANTOLI
Vittorio SANTOLI
Ciò che diciamo lirica fu in origine poesia destinata a essere cantata con l'accompagnamento d'uno strumento, e da uno strumento postomerico, la lira (λύρα), [...] al culto e alle feste dionisiache, l'encomio o canto del banchetto, che si viene poi a confondere con l'epinicio o ode Isillo d'Epidauro, Macedonio, Aristonoo, Filodamo, composero poesie rituali, gravi e opache di fattura e prive d'ispirazione. ...
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LUDI
Gioacchino Mancini
. Si diceva dai Romani ludus una pubblica celebrazione di giuochi tenuta o in un teatro o nel circo, fatta in una ricorrenza religiosa o politica, per il piacere del popolo. [...] resto si praticava per ogni ludo di carattere votivo.
Il rituale da seguirsi nei ludi, specie per ciò che riguarda la Tiberinus.
Ludi plebeii: erano ludi fissi celebrati dopo il banchetto sacrificale in onore di Giove (epulum Iovis) che soleva ...
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TOTEMISMO
George MONTANDON
Alberto PINCHERLE
Gerardus VAN DER LEEUW
Concetto. - Questo termine (per l'origine, v. sotto) designa una certa relazione tra l'uomo e un oggetto della natura, p. es., tra [...] , non viene né ucciso né mangiato; tuttavia in particolari circostanze questa regola subisce deroghe, e persino si prepara un banchetto totemico rituale che deve servire a rendere più intima l'unione del gruppo con i suoi protettori. Si ha in questo ...
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PONTEFICE
Nicola Turchi
. I pontefici, riuniti in collegio ufficiale sotto l'autorità del pontefice massimo, erano in Roma un'accolta di esperti del diritto sacro (fas), i quali avevano il compito di [...] attribuzioni sono sinteticamente elencate da Livio (I, 20): controllo rituale ("quibus hostiis, quibus diebus, ad quae templa sacra fierent"); aveva il primo rango nelle cerimonie ufficiali, e nei banchetti sedeva quinto dopo il rex sacrorum e i tre ...
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GIOVE (Iuppiter)
Giulio Giannelli
Il sommo degli dei, nella religione dei Romani. Esso è per eccellenza la divinità del cielo e della luce, come dice il suo nome, derivato dalla radice indoeuropea di̯eu [...] di divinità della luce si palesa evidentemente così nelle forme del rituale come nella figura del sacerdote addetto al suo culto. A G e, al principio della seminagione, gli offriva un banchetto (daps; donde l'appellativo Iuppiter Dapalis), mentre, ...
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sacramentale
(ant. sagramentale) agg. e s. m. [dal lat. tardo sacramentalis, der. di sacramentum «sacramento»]. – 1. agg. a. Nella religione cattolica, di un sacramento, relativo a un sacramento o derivante da un sacramento: rito s.; confessione...
funebre
fùnebre (poet. funèbre) agg. [dal lat. funĕbris, der. di funus -nĕris «funerale»]. – 1. Che riguarda un defunto o le onoranze che si rendono ai defunti: rito f., in senso ampio, l’insieme delle manifestazioni rituali che si svolgono...