BUONGUADAGNI (Bonguadagni), Amedeo
Antonio Carile
Proveniente da famiglia originaria di Modena, esplicò l'attività di "notaio imperiale e scrivano ducale" presso la curia ducale veneziana dal 1340 al [...] che il 3 giugno 1347 la Signoria inviò al B., presso la Curia ad Avignone, per conto del banodi Schiavonia, circa l'introduzione dei minoriti in Bosnia, fa pensare che il notaio ducale avesse veste d'incaricato d'affari veneziano presso la Curia. Ad ...
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Dalmazia
Regione costiera della Penisola Balcanica sull’Adriatico, oggi divisa tra diverse repubbliche della ex Iugoslavia.
Età antica
I contatti tra dalmati e greci, con insediamenti greco-illirici, [...] il titolo di doge di D. (Dalmatiae di 100.000 ducati, ottenne da Ladislao, re di Napoli e di Ungheria, la cessione didi D. dall’espansione turca, ma alla caduta della Repubblica dibanodididi battaglia Il Nazionale dididi clima di terrore col di ...
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Famiglia feudale che dominò (secc. 13º-14º) nella Dalmazia continentale. Dalla loro roccaforte di Bribir con Gregorij (1200-34) si estesero ai comuni di Spalato, Sebenico e Traù, per poi rendersi quasi [...] autonomi e divenire (1293-95) bani ereditarî di Croazia e Dalmazia. Con Mladen II (bano dal 1301 al 1322) e Gregorij II (1303-28) estesero il loro potere al retroterra da Scrissa ad Almissa e a parte della Bosnia entrando poi in urto con Venezia e l' ...
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DELLA TORRE, Niccolò
Gino Benzoni
Ultimogenito di Giovanni di Febo e di Caterina Lueger, nacque nel 1489.
Apparteneva al ramo goriziano della famiglia e va, perciò, preventivamente distinto (oltre che, [...] Salona Sasso Kučine. Purtoppo, quando giunge con numeroso contingente il pascià della Bosnia, i suoi soldati fuggono verso le navi ancorate a Salona. Nel 1537 concorre alla difesa di Clissa, nel corso della quale, in un accanito scontro, cade il suo ...
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CAROSINI, Giuseppe
Giuseppe Pierazzi
Suddito savoiardo, commerciante di professione, viaggiò per almeno tre lustri in Italia prima di spingersi in Ungheria dove fu sorpreso dai moti rivoluzionari del [...] A Zagabria s'era manifestata un'opposizione liberale al bano Jelačić, mentre a Belgrado il governo serbo e in Costantinopoli. Egli pensò di rimanere al servizio dell'emigrazione ungherese e di continuare la sua attività in Bosnia. Ben presto tuttavia ...
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