Africanista (Barzwitz, Pomerania, 1857 - Greifswald 1944), professore (1905) al Seminario orientale di Berlino, poi (1909) all'Istituto coloniale di Amburgo. Dal 1910 direttore della Zeitschrift für Kolonialsprachen [...] (che dal 1918 uscì col titolo Zeitschrift für Eingeborenensprachen). Si occupò soprattutto di lingue bantu, toccando anche problemi di linguistica generale (Entstehung der flektierenden Sprachen). Fondò il laboratorio di fonetica sperimentale di ...
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Glottologo (Nettelrede, Hannover, 1802 - Halle 1887), prof. (dal 1833) nell'univ. di Halle, dalla produzione versatile e vastissima. Si occupò di etimologie (Etymologische Forschungen, 1833 e 1859-76), [...] differenziazione linguistica (Die Ungleichheit der menschlichen Rassen hauptsächlich vom sprachwissenschaftlichen Standpunkte, 1856), delle lingue bantu, dello zingaresco (Die Zigeuner in Europa und Asia, 1845) e del neolatino (Romanische Elemente ...
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(o Lwo) In senso lato, una delle grandi famiglie linguistiche ed etniche in cui si dividono i gruppi nilotici, comprendente popolazioni tra loro differenti e distanti (Acholi, Alur, Anuac, Shilluk-L.).
In [...] i L., propriamente denominati, sono stanziati in Kenya nell’area dei bordi nord-occidentali del Lago Vittoria e circondati da gruppi bantu. Sono agricoltori (grano) e allevatori (bovini, ovini), ma la pesca e in minor misura la caccia hanno una certa ...
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Popolazione insediata nel distretto di Kilimatinde in Tanzania. I S. sono da considerarsi residui di un antichissimo strato etnico di cacciatori di steppa, oggi quasi del tutto scomparso. Di singolare [...] suoni avulsivi (clicks); possiede genere grammaticale abbastanza sviluppato; manca di prefissi, ma ha abbondanza di suffissi. La sintassi si distacca da quella bantu e camitica per avvicinarsi a quella ottentotta, in cui il reggente segue il retto. ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] di irradiazione commerciale e culturale-religiosa che giungerà a Zanzibar e al Madagascar e determinerà importanti scambi con i Boscimani e i Bantu. Al centro dei commerci vi sono l’oro, l’avorio e gli schiavi.
8°-10° sec. Declino del regno di Aksum ...
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Idioma germanico, discendente direttamente da alcuni dialetti nederlandesi parlati nella seconda metà del Seicento, quando un contingente nederlandese si stanziò al Capo di Buona Speranza. Tali dialetti [...] , e per la presenza nel suo lessico di numerosi prestiti, in special modo malesi, portoghesi, inglesi, ottentotti e bantu. Confinato dapprima all’uso familiare, dopo l’avvento britannico al Capo (1806) rimase l’unico idioma rappresentante della ...
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Denominazione di carattere etnico e linguistico derivata dalla Bibbia (discendenti di Cam, figlio di Noè, in riferimento alla tavola dei popoli del cap. 10° della Genesi), per indicare un insieme vasto [...] (➔ Cusciti), comprendente le lingue camitiche dell’Africa Orientale, dalle frontiere d’Egitto alle frontiere del territorio linguistico bantu, con l’Etiopia nel centro.
Al camitico appartengono numerosi linguaggi, parecchi dei quali sono tuttora mal ...
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WOLOF
Carlo Tagliavini
. La lingua wolof rientrerebbe, secondo la classificazione del Delafosse, nel gruppo senegalo-guineense delle lingue centroafricane (cfr. sudanesi: Lingue, XXXII, p. 953). È parlata [...] suffissi gli elementi personali. Il sistema di numerazione è il quinario. Notevoli sono specialmente i contatti del wolof col bantu, territorialmente lontano.
Bibl.: J. B. Rambaud, La langue Wolof, Parigi 1903; A. Kobes, Grammaire de la langue volofe ...
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Fiume dell’Africa occidentale, il cui bacino ricade nel Burkina Faso e nel Ghana. È lungo 1600 km, ed è formato da due rami, il V. Nero e il V. Bianco. Il primo, più importante, ha origine da modesti rilievi [...] costituiscono un gruppo di 53 lingue sudanesi parlate presso il V., secondo alcuni studiosi da considerare come semi-bantu. Possiedono classi nominali, ottenute mediante suffissi. L’affisso di classe distingue il nome dal verbo; in mancanza di ...
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Una delle grandi famiglie etnico-linguistiche dell’Africa, localizzata principalmente nel bacino dell’Alto Nilo (Sud Sudan e Uganda). Tale area, nettamente differenziata nelle tipologie etnologiche degli [...] processi di definizione delle attuali identità etniche dei gruppi nilotici. I gruppi di origine Iwo, entrati in contatto con i Bantu, hanno contribuito alla nascita dei complessi regni dei Grandi Laghi. Presso di loro i clan sono più compatti e forti ...
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bantu
(o bantù) agg. e s. m. e f. [in lingua bantu, plur. di muntu «uomo», quindi propr. «gli uomini»]. – Appartenente a una delle grandi famiglie in cui i Neri africani sono divisi in base a un criterio puramente linguistico, non quindi antropologico...
bantuide
bantüìde (o bantòide) agg. [der. di bantu]. – In antropologia fisica, termine usato per designare il tipo razziale prevalente fra i Bantu merid., per il quale alcuni autori preferiscono la denominazione di cafride. Nella classificazione...