L'interesse per l'a., in Europa e negli Stati Uniti, non solo si è fortemente accentuato nel generale rinnovamento dei metodi di analisi letteraria, ma anche, e soprattutto, è stato coinvolto dalla determinazione [...] 1° vol., 1947, p. 72) e addita tra i "maestri", da un lato, i ritrattisti rinascimentali - H. Holbein e I. de' Barbari -, dall'altro, Plutarco e D. Laerzio fra i classici, F. Villani, V. da Bisticci, N. Machiavelli fra i moderni. Solo la frequenza ...
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ORECCHINO (gr. ἐνώτιον; lat. inauris; fr. boucle d'oreille; sp. pendiente; ted. Ohrring, Ohrschmuck; ingl. ear-ring)
George MONTANDON
Goffredo BENDINELLI Maria ACCASCINA
L'uso di ornamenti agli orecchi [...] modelli classici degli orecchini continuarono ad essere usati nei primi secoli dell'era cristiana e più tardi, presso i barbari. Furono preferiti gli orecchini a pendenti assai semplici, formati da paste vitree, o da lapislazzuli e smeraldi infilati ...
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Storico greco. Nacque a Cime nell'Eolide, forse intorno al 400 a. C. La sua vita ci è quasi ignota. Sappiamo solo che visse a lungo in Atene. Molte testimonianze antiche, a partire da Cicerone, lo dicono [...] storia di Erodoto; è, può dirsi, una storia greca con cenni intorno alla storia o alle vicende di quei popoli barbari che per i Greci avevano particolare interesse. Narrate le vicende antichissime dei Greci a partire dalla migrazione dorica, nei 3 ...
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. Fu eletto re dei Visigoti nel 485, alla morte di suo padre Enrico. Il regno confinava allora, a NE. della Gallia, con il regno franco di Clodoveo. Questi, dopo essersi assai allargato ad E., si propose [...] visigotico dalla quasi sincrona compilazione orientale di Giustiniano (cfr. G. Ferrari, Codificazione giustinianea e leggi romane dei Barbari, in Nuova Antologia, novembre 1926).
Il piano propostosi da A. fu quello di raccogliere le costituzioni ...
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VARCHI, Benedetto
Roberto Palmarocchi
Storico e umanista. Nato a Firenze il 19 marzo 1503, morto nella stessa città il 18 dicembre 1565. Suo padre, ser Giovanni, procuratore dell'arcivescovado, era [...] che di semplice ricordo i Capitoli e Canti carnascialeschi, le tre egloghe, i versi latini, e alcune versioni in metri barbari. In prosa, oltre a diverse Orazioni commemorative, il V. compose Lezioni, che recitò all'Accademia Fiorentina, molte delle ...
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Nacque in Pannonia verso l'anno 200; a 45 anni faceva parte del Senato ed era fra i generali più stimati, sì che l'imperatore Filippo affidò a lui uno dei più importanti comandi sul Danubio. Nel 248 le [...] da porre in inferiorità il governatore Treboniano Gallo che fu assediato in Nicopoli presso l'Emo; e mentre già i barbari scorrazzavano per la penisola balcanica e vacillava la fedeltà del governatore Prisco, D. accorse prontamente a liberarsi del ...
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Città della Francia sud-occidentale, situata a 136 m. s. m., sulle rive del fiume Gers, capitale del dipartimento omonimo. La città, a pianta irregolare, è posta sulla riva sinistra del fiume, su una collina, [...] dopo la battaglia di Vouillé (507), sotto il dominio dei Franchi. La città romana, che aveva resistito alle invasioni dei barbari, fu distrutta dai Saraceni nel 732; gli abitanti si rifugiarono sulla collina dove appunto si venne costituendo la città ...
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SAN BERNARDO, Colli del (A. T., 17-18-19)
Claudia MERLO
Armando TALLONE
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Il Gran San Bernardo. - Il Gran San Bernardo è un valico delle Alpi Occidentali, a oriente del massiccio del M. Bianco. Si [...] settentrionale e i Romani quando si portarono a combatterli entro i loro confini; più tardi fecero altrettanto i barbari discesi alla conquista dell'Italia. Questi probabilmente distrussero il citato rifugio che fu poi ricostruito prima dei tempi ...
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PORTO
Giuseppe Lugli
. I Romani chiamarono per antonomasia con questo nome la città che sorse nell'impero intorno al porto fondato da Claudio e restaurato da Traiano alla foce del Tevere. In origine [...] ebbe una particolare importanza durante le guerre gotiche, quando passò più volte dalle mani degl'imperiali in quelle dei barbari e fu saccheggiata per i suoi ricchi granai, che costituivano l'ultima risorsa di Roma abbandonata dagl'imperatori. Poi ...
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Scrittore russo, nato a Kazan' il 20 agosto 1932. Figlio di Evgenija Ginzburg (1906-1977, autrice di Krutoj maršrut [trad. it. Viaggio nella vertigine, 1979]) e di un dirigente comunista, arrestati entrambi [...] e delle repressioni seguitene, e V poiskach grustnogo baby ("Alla ricerca del baby triste", 1987).
Bibl.: V. Strada, I "nuovi barbari" anglosassoni e i "giovani arrabbiati" sovietici, in Letteratura sovietica 1953-1963, Roma 1964, pp. 79-82; P. Meyer ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...